Marina Mizzau │4 │ da "L'Assassinio dei Poeti come una delle Belle Arti"™


Testimoniaza di Lamberto Pignotti

L’equivoco, e il conseguente assassinio inutile epperciò ancor più mirabile, che Marina Mizzau fosse poetessa nasce dalla mia antologia “La Micronarrazione”[i].

Avendola pubblicata come numero monografico di una rivista di poesia, la Mizzau è stata evidentemente ritenuta dall’Accademia per l’Assassinio dei Poeti una poetessa al pari degli altri micronarratori, tutti poeti acclarati, esclusi forse Gianni Celati, Roberto di Marco, Gian Maria Molli, Franco Riberto, Piero Sanavio, Carla Vasio.

 

Testimonianza di Umberto Eco


L’equivoco che Marina Mizzau fosse poetessa nasce dalla mia nota a “Come i delfini”[ii].

Come ogni Accademia che si rispetti, l’Accademia per l’Assassinio dei Poeti ha frainteso la mia collocazione di Marina Mizzau tra narratività naturale e narratività artificiale. Non conoscendo la psicologia transazionale di Eric Berne e di Erving Goffman e avendo dato per dato di fatto l’impossibilità di classificare le sue pagine come narratività naturale o come narratività artificiale, aveva deliberato che, perciò, non essendo una narratrice, Marina Mizzau non poteva che essere poetessa.




[i]
La Micronnarazione.Nuovi progetti di narratori italiani, antologia a cura di Carlo Marcello Conti e Lamberto Pignotti, in “Zeta”, n.10, Campanotto, Udine 1988. I micro narratori sono: Gianni Celati, Armando Adolgiso, Cristina Annino, Marilla Battilana, Angelo Bozzolla, Domenico Cadoresi, Ginestra Calzolari, Marosia Castaldi, Franco Cavallo, Ultimo Bruno Conte, Carlo M.Conti, Marisa Di Iorio, Roberto di Marco, Claudio Di Scalzo, Stefano Docimo, Erms Dorigo, Flavio Ermini, Franco Falasca, Patrizia Fergnani, Nicolò Ferjancic, Luigi Fontanella, V.S. Gaudio, Luigi Grazioli, Paolo Guzzi, Stefano Lanuzza, Mario Lunetta, Marina Mizzau, Gian Maria Molli, Luciano Morandini, Giuseppe Neri, Lamberto Pignotti, Daniele Pinni, Franco Riberto, Piero Sanavio, Achille Serrao, Sandro Sproccati, Pietro Terminelli, Massimo Tommasi, Carla Vasio, Ciro Vitiello, Giorgio Weiss. Il racconto transazionale minimo di Marina Mizzau incluso nell’antologia è “Per gratitudine”: è compreso nella parte “Tavola per due” nel volume Come i delfini, Bompiani 1995:pag.135. Questo volume è stato acquisito agli atti in forma di copia fotostatica, inviato dalla stessa autrice al referente dell’Anonimo del Gaud, essendo il volume andato esaurito, anche come copia degli esemplari d’obbligo di cui  alla relativa legge del 1939 ancora in vigore nel 1995.
[ii] Cfr. Umberto Eco, Fare i conti con l’altro, “L’Espresso”, 1 maggio 1988; riprodotta, poi, come nota introduttiva, nell’edizione per “i Grandi Tascabili”, di Come i delfini, Bompiani 1995. Questo volume è stato acquisito agli atti in forma di copia fotostatica, inviato dalla stessa autrice al referente dell’Anonimo del Gaud, essendo il volume andato esaurito,anche copia degli esemplari d’obboigo di cui alla relativa legge del 1939 ancora in vigore nel 1995.