Non sapevamo che ci fosse
Elmore Leonard, il “Dickens di Detroit”, dietro la trama del treno per Yuma:
gli dedichiamo in memoria questo “Poetry-Song” del gaudia 2.0
del 21 ottobre 2012 in cui passava, appunto, il treno per Yuma e…per
Taranto.
domenica 21 ottobre 2012
V.S.Gaudio • J'menfoutiste e il treno per Yuma di Françou e Mia Nonna dello Zen
La giovinezza di Mia Nonna se la svigna
col treno per Taranto
col treno per Taranto
La maturità di una persona non si misura dall’età ma dal modo in cui reagisce svegliandosi in pieno centro, o anche nel boschetto del pantano, con le mutande di mia nonna.
Che importanza ha allora la giovinezza, specialmente se avete l’equo canone nel paese dove siete nati e dove tutto, dico tutto, è più o meno vostro e voi pagate l’affitto agli ombroni che, con la scusa della carbonella, vi hanno tolto tutto, dico tutto, l’intero paese?
Se poi la giovinezza se la svigna, fout le camp, peggio per lei, anche perché avrebbe fatto meglio a spegnere la luce, perché la giovinezza non lo sa ma Equitalia, anche a prescrizione avvenuta, pure quando è proprio morta e sepolta, quella la scova e non le chiede: “Beh, dopo tutto te la sei goduta…e allora com’era?”
Non le chiede nemmeno se si era lavati i capelli il giorno prima, figuriamoci se sta a sentire la giovinezza che, poi, dopotutto, nonostante fosse sempre in fuga, i denti se li era lavati sempre regolarmente.
Considerate allora: è veramente così terribile il tempo?
E dunque perché se il tempo non è poi così terribile la giovinezza fout le camp(1)?
Mia Nonna, quella dello Zen [non quella del petrolio della Val d’Agri, che non mi ha lasciato un cazzo, s’è fregato tutto Manolio che gli aveva fottuto la figlia piccola, che, poi, mentre mia madre era proprietaria dell’uliveto a Santo Brancato, lei, invece, della particella contigua, era solo livellaria(sic!) di Scardaccione], quando la giovinezza se la svignò, e lei fu così che dall’oggi al domani, tornando la sera prima dall’ aranceto dello Zen, dove ogni giorno andava ad ammonticchiare le pietre del Saraceno, divenne mia nonna, non si chiese mai se ci fosse un rimedio contro l’assalto degli anni, oppure come mai in centro a Milano non c’era un negozio d’alimentari più che decente; se prendeva il treno, quella buona donna pensava ancora che prima o poi quello fosse il treno per Yuma(2) e forse fu così che la sua giovinezza se la svignò.
Una volta che era in meditazione sotto il nespolo mi disse che la cosa migliore è di comportarsi in modo consono alla propria età. E se la giovinezza se la svigna, si la jeunesse fout le camp, le chiesi? L’importante è che non passi il treno per Yuma, né per Metaponto e Taranto. Perché la giovinezza quando se la svigna, in America va ad ovest, qui si fotte come un mezzo vento, tra est e nord, un po’ si leva e un po’ è una freddissima tramontana.
(1)La jeunesse, c’est de la fichaise, ce n’est rien et la fichaise=foutaise=bagatelle.
In argot, se ficher=se moquer=se foutre, ma anche fichtre la jeunesse. E se lefoutre=sperme, « la jeunesse qui fout le camp » è… « una sborrata » ?
Mia Nonna dello Zen, che, va da sé, poteva anche essere la nonna di Françoise Hardy, e la stessa Françou come stavano a « foutaise » ? Erano delle “foutistes”?
J’menfoutiste è l’individuo indifferente a tutto ciò che si consuma e passa. Mia Nonna chese fout du monde e Françou qui fout le camp, se ne va, se la svigna dal mio fantasma, non farà più il mio oggetto a : fout le camp de mon objet a?
(2) Quel Treno Per Yuma AKA "3:10 to Yuma", 2007di James Mangold con Chiristian Bale, Peter Fonda , Russel Crowe e Gretchen Mol. E' il remake di un film western con Glenn Ford. Vedi il trailer.Un quadro dell'orario dei treni della linea 91 del secolo scorso: da Catanzaro Lido a Taranto |