La capacità ironica, unita alla coscienza politica del fare poetico
che contrasta l’universo poetico borghese e neoborghese, sarebbe,
secondo Sarenco, una caratteristica peculiare di tutta la Nuova
Poesia; sigla che, sin dal 1963, comprende, oltre alla Poesia Visiva,
anche la Poesia Concreta e la Scrittura Simbiotica: a distinguersi in
questi tre campi, a parte il già citato Verdi, non è possibile non
citare l’austriaco Heinz Gappmayr e Rolando Mignani, cui è dedicato
il quarto fascicolo di factotumbook(13), nonché lo stesso Sarenco
che, sempre nel ’63, a soli diciotto anni e mentre nasceva a Palermo il
Gruppo 63, si avvicinò già a una prima (quasi inconsapevole) intuizione
della parola visiva.
(...)
$Leggi tutto: