alain bonheur
Oggi, mentre facevo la mia passeggiata di mezzogiorno, ho avuto ancora dei pensieri morbosi. Che cosa c’è nello scimpanzé, che è in questa campagna fotografica o pubblicitaria che sia[Üvanityfair:laetitia-casta-scimpanze-servizio-fotografico], con Laetitia Casta che mi turba tanto?
Probabilmente il fatto che assomigli tanto a Chimpo, lo scimpanzé
di Sandra Ogilvie nel fumetto di Hermann della serie “Jeremiah”.
Ogilvie stessa dice che l’animale è insostituibile e
continuerà a essere il suo oggetto a,
anche dopo che si è separato dal suo Dasein(=Esserci),
ma se il mio oggetto a esistesse
senza il mio corpo sono convinto che i jeans che di solito indossa Laetitia
Casta, sempre quando fa pubblicità, gli starebbero dannatamente a quel modo lì,
un po’ corso e un po’ corsaro, a cozz’a’mmûmmula.
Comunque, lasciamo perdere.
Laetitia Casta adesso entra nella mia Stimmung con Hermann[ Übarebacked-love
] e, anziché sulle scale del ponte Alexandre III a Paris, è sulla palafitta dove
abitava Sandra Ogilvie e dice a Chimpo, il suo scimpanzé, che l’anima è
immortale e continua a vivere anche dopo la separazione dal corpo, specialmente
se è vestita come lei sul ponte Alexandre III a Paris.
D’altronde, parlando della bellezza di una donna, Bataille
che faceva?
Evitava di parlare genericamente della bellezza, giungeva ad
ammettere che vi sono animali più o meno belli a seconda della rispondenza, più
o meno valida, attribuita all’ideale delle forme della specie.
Non per questo la bellezza cessa di essere soggettiva; il
valore erotico è legato alla scomparsa di quella pesantezza naturale che
ricorda l’impiego materiale delle membra e la necessità di un’ossatura.
Comunque, detto questo, “la bellezza della donna
desiderabile preannuncia le sue parti vergognose: ossia le sue parti pelose, le
sue parti animali.(…)La bellezza negatrice dell’animalità, che risveglia il
desiderio, sfocia nell’esasperazione del desiderio stesso, nell’esaltazione
delle parti animali!”[i]
Da qui all’occhio dello scimpanzé, che fotografa Laetitia, c’è
l’irredentismo di Jean Baudrillard, o tutto questo pelo della bestia, seppur in
calzoncini, c’est-ça la pataphisique corse et chaste du Bonheur?
Ça,
la chastité corse du patagonisme?
"I jeans al mio oggetto a gli starebbero a quel modo lì, un po' corso e un po' corsaro, a cozz’a’mmûmmula" |
[i]
Georges Bataille, La contrapposizione di
purezza e sozzura nella bellezza, in: Idem, L’erotismo, trad. it. Mondadori, Milano 1970: pag.153.