• La parte maledetta della giovinezza


L’indicibilità dell’amore 
e la parte maledetta della giovinezza

Se il fine della diade seduttiva deve essere coperto almeno fino alla fase della risoluzione, e perciò le intenzioni vanno debitamente mascherate, la sollecitazione al cambiamento, affinché non produca uno stato di disagio e induca una relativa resistenza, verrà fatta sottentrare con l’inserimento di un’altra coppia ma questa volta composta da individui asimmetrici; in Pornografia, ciò avviene in modo parallelo, la madre[adulta] di Alberto, che è il fidanzato ufficiale di Enrichetta, viene uccisa da un altro ragazzo, complicazione che è parallela alla tecnica manipolatoria della coppia adulta base, in modo che la coppia simmetrica dei ragazzi deputata alla seduzione agisca di propria iniziativa, uccidendo un adulto e, quasi fisiologicamente, l’ostacolo a che la loro seduzione vada in atto.
Risoluzione che addirittura va oltre le prospettive relazionali presupposte dalla coppia manipolatrice:
tra diffidenze e astuzie, ritorsioni, preterizioni, concessioni, pseudoargomentazioni, trappole, strategie dell’obliquità, quello che passa e non appare è la parte maledetta, che, in un gioco come I Show up for You people Adults, è talmente al livello dell’apparenza che è costantemente invisibile.
La parte maledetta, che è fisiologica nella giovinezza, è quel senso ottuso che c’è in un programma in cui non c’è posto per l’amore, e forse nemmeno per il piacere: qui non si tratta dell’apparenza virtuosa sul piano pubblico e della realtà dissoluta sul piano privato di Mme de Merteuil, ma di una sorta di sentimento di sé fisiologico che, in un personaggio giovane, le dà sempre quell’aria un po’ niaise e un po’ radicalmente ottusa , che è paradigma quasi somatico della sentimentale infinitista.
Che ha, tra gli impliciti e i non detti, che siano sottintesi,allusioni, omissioni, presupposizioni tendenziose, sempre un qualcosa che è un indicatore intenzionale,cioè un connotatore ridotto allo stato di indicazione che può significare soltanto l’ intenzione significante, e quindi l’ esibizione dell’attributo connotato[i]: che, essendo segno verbale e non verbale, viene a significarsi come punctum, quel qualcosa che trapela nel messaggio stesso e ne investe il significato, tanto che l’autore non possa non esclamare sedotto “Però, la briccona!”[ii].
Perché è questo che c’è tra livello dell’essere e livello dell’apparire, una infrazione dell’ordine,che, rendendo possibile la storia, mette in scena l’ indicibilità dell’amore: l’amore, in Pornografia, si dice solo per ciò che non è, che non è tanto nel suo opposto, come negazione o perdita, ostacolo, gelosia, rivalità,morte, o nei suoi limiti tra matrimonio e consuetudine, istituzioni e regole del sociale.
Il non detto è tutto nel silenzio dell’istante, in tutto quel disastro, in cui “loro due e noi due ci guardammo negli occhi”: l’indicatore intenzionale – che finalmente è lo sguardo che unifica le due coppie, quella manipolatoria e quella manipolata – fa luce sul non detto, su quello che resta senza risposta ma che è già stato scritto, prima nel copione di Enrichetta, poi nel suo gioco, e che si rivela nel suo test, in cui, essendo una “sentimentale infinitista”,lancia ora una sfida al lettore dopo aver manipolato e sedotto l’autore.
Perché, come in Laclos, anche in Gombrowicz i modi della comunicazione tra i personaggi sono omologhi a quelli della comunicazione tra lettore e narratore. Il quale, sembra riproporre al lettore “gli stessi giochi, le stesse sfide che i personaggi si lanciano tra loro. Per far fronte a queste sfide, per individuare il codice di soluzione, chi legge deve cercarlo appunto in questo parallelismo: deve scoprire le analogie tra i giochi ambigui di copertura della propria identità che svolgono i protagonisti del racconto, e lo stesso gioco che fa il narratore; tra il rapporto di potere che intercorre tra personaggi e il rapporto di soggezione che l’autore cerca di stabilire attraverso l’enigma del testo”[iii].
La prospettiva relazionale di una sentimentale infinitista ha sempre un attraversamento tra autoinganno e disamore, ed è per questa ragione comportamentale che la conflittualità nella coppia è spesso espressa in modo obliquo, indiretto, attraverso pretesti, impliciti, non detti e semidetti, “che ha la funzione, per chi parla, di richiedere senza mettersi a rischio, o di colpire in modo che l’atto appaia casuale e le conseguenze siano evitate”[iv].




[i] Cfr. Marina Mizzau, Storie come vere, Feltrinelli, Milano 1998: pag.49.
[ii] Cfr. Witold Gombrowicz, Pornografia, trad. it. Bompiani, Milano 1972: pag. 59.
[iii] Marina Mizzau, ibidem: pag.56.
[iv] Marina Mizzau, I pericoli del linguaggio dell’amore, in : Idem, op. cit.:pag. 63.





· feminae semipondus, 3 - continua ·
( da: v.s.gaudio, feminae semipondus. 
la semidissertazione su "pornografia" 
di witold gombrowicz© 2007