da: Di Lama e di Luna Anterem edizioni Verona 2002: pagina 37 |
Aida
Maria Zoppetti
Il tempo arrivò mano a mano alla palude
o
Peggio che
andar di notte
e poi
pioveva
Il respiro
affannato dei suoi passi
spaccò il
secondo, quello della luna
Per
Nietzsche!
e il tempo
se ne andava via
giunse in
ritardo al ramo di betulla
Si guardò
intorno. Non vedeva nulla
Si guardò
intorno. Non vedeva nulla
o
“C’è nessuno?...”
Si guarda
in terra, poi si guarda in torno,
siede nell’erba
senza far rumore.
“Zitti!
Silenzio!”(nota dell’autore)
Incrocia
le ali, sfila la maglietta;
ancora non
l’ho scritto, ma era estate:
le parole
erano ormai tutte spogliate.
o
Ma
Seguendo l’indicazione
del percorso
ma dubitando
della congiunzione
arrivò
mano a mano alla palude
Mai
esprimeva dubbio o negazione
tra due
elementi della stessa frase
“mai
arrivava ma mai a destinazione”
Era
giunta, ma per rafforzare l’espressione
usò “ma
certo, però, bensì, oppure”
Fu l’inizio
del periodo, ne fu la conclusione:
lei si
affrettò ad inghiottire il rospo
e ma
divenne soltanto un’obiezione.
è aida maria zoppetti □ di lama e di luna
□ anterem edizioni verona 2002
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