Se è letizia o tempo d’acqua
9, 10 gennaio 1986
Se è letizia o tempo d’acqua è apparso per la prima volta
in “Galleria”, anno XXXVII, n.1, Roma-Caltanissetta, gennaio-aprile 1987,
Salvatore Sciascia editore;
per il testo La letizia del tempo atteso,
vedi anche: “Anterem” n.46,Verona I semestre 1993.
1.
se è letizia e finge
seduta tranquilla
nel toccarla
quanto pesa al tatto
fianco a fianco o isola
tempo che si ferma
e sbuffa, né va in mezzo
unghia o suono
acqua tenera d’ombra
2.
se spia nel fondo
una notte così
fibra del diavolo, deseo
che brucia agli orli
spezza secondi
spruzza colori
toccami
3.
nell’angolo così vago
se piovesse
acqua sui fianchi
o bocca per amore inghiotti
traccia punti, retina
rovescia ombre scivola
occhio, coricati
4.
balza goccia
chiudi
se un attimo è immobile
sfilaccia emozioni
carica sogni
questa notte scalcia sul lastrico
cavità o affanno
cinghia, stringi
sostieni soave grazia
5.
non salta né sorride
se va giù
onda o crepuscolo
piega senza fine
o foglia
6.
peluza se palpo
giuntura che si fa
candore o nodo
bocciolo di sentimento
ombra del ventre o miele
e anche solco in quel cantuccio
in cui c’è il senno del tempo
la grigia stagione
la parete dell’ansia
7.
se sbianca breccia
o catena o cielo
da cui l’anima la mano
mi tiene masticando gelo
se potessi salire
verticale e felice, di lato
intanto strofina
con terra e aria, soffia
alita voglia, colmami
8.
se pende il sole
non c’è una linea che tocchi
il fondo o splende
se al mattino palpita
il silenzio o germoglia
sottovento fischia
e prende o porge filo
canna, acqua o tierna carnecilla
9.
non passa l’ombra
strappo del pendio
zucchero dell’occhio, gamba
o sorriso del fianco
se rovesci lo schermo
prodigio si fa la scena
e di voglia in voglia
il passaggio è trapezio
o tuorlo o tamburo
è febbre e ferve, e aspetta
10.
su, viaggia in dentro
a salti allegri, tromba
o tuono, giallo tunnel
avanza, ritorna, brezza di sale
accarezzami
11.
se l’acqua passa di notte
azzurra il ponte esplora
guizza in alto vento di polvere
estremità di legno, specchio
che ci rallegra con questa pioggia
ora stiamo in un calice
onda che va o viene
si piega un altro tempo
adesso non raggiunge il vertice
il verde vissuto, perle di grandine
12.
spalla di finta calma
che medita o sogna
tace o vigila
se giunge dal mar
non è bianca luce che brilla
assopita perla o pupilla
che dal sentier verso l’occhio
ha nostalgia di sole
scintilla flotta e balza
tempo d’acqua, polpa
e pomo lievito azzurro
o alba che trionfa se
tenera ottiene la luce, voglia
se grida e scalpita, se marcia