LE OPERE CELEBRI
( 2009 – 20…)
Alla vigilia dell’avvento di Hitler l’autore, sotto falso
nome, si aggira per la città con una macchina fotografica mettendo a nudo la
vita di sei persone. Retorico nell’eleganza e abilità del costrutto formale e
dei dialoghi.
Addio alle armi, E.
Hemingway, 1929
L’Adolescente, F. Dostoevskij, 1875
Arkadij è figlio illegittimo di un ricco proprietario e di
una serva, strappata da quest’ultimo al buon marito. Arkadij ha una sorella,
Lisa, che vive con la madre, mente lui è stato messo a pensione da un francese
cattivo. Conscio della sua condizione di bastardo, comincia a risparmiare come
un disperato. Ma il suo obiettivo, riscattarsi socialmente con il danaro, inizia
a cedere quando spende la metà dei risparmi per salvare una neonata moribonda
trovata, guarda caso, davanti a casa. Continua a risparmiare per contrastare la
figura paterna che odia e ammira, mentre il padre Versilov adesso ama sia la
ricca Katerina che la povera Sofja. Spunta un compagno di scuola, il crudele
Lambert, muore il marito di Sofja, Katerina si fidanza con il barone Rioring,
Versilov impazzisce, così anche il marito della sorella di Arkadij,
imprigionato per truffa, la figlia legittima di Versilov, Anna, sposa per
interesse un vecchio principe.
Intreccione incredibile anche nei lunghi inverni siberiani.
Gli sposi Eduard e Charlotte sono felici. Arrivano al
castello i giovani Ottilie e il Capitano. C’è un intreccio d’amore tra le due
coppie, mentre ai due sposi nasce un figlio che muore annegato per colpa di
Ottilie che vuole ritornare in collegio. Eduard la dissuade, ma Ottlilie
lentamente muore. Poco dopo muore anche Eduard. I due amanti vengono sepolti
nella cappella del castello.
Storia di un adulterio che qualcuno legge ancora ed
inutilmente per la fama dell’autore che se avesse scritto in inglese o
italiano, sarebbe in una nota a piè di
pagina.
Un po’complesso, ma da leggere.
Agostino, A. Moravia, 1944
Non serve più.
Alice nel paese delle
meraviglie, L. Carroll, 1865
Da leggere. Se si salta qualche pagina non preoccuparsi.
Sceneggiato per Hollywood diventerebbe un film da cassetta e
a Pinesecola Creek sarebbe un cult.
Storia di un adulterio. Lui, Sir Clifford mutilato di guerra
è impotente; lei, Connie, cede alla passione per il guardiacaccia Mellors, uomo
mediocre, con cui fugge. Maschilista ed indifferente, l’autore scrive bene di
sesso e ma rimane prevedibile e prolisso. L’allegoria con la sterilità della
cultura europea è tutto da dimostrare come “intenzione dell’autore”.
“La storia-trama” è intelligentemente soppiantata dal modo
narrativo: il “punto di vista concentrico”. Uno scrittore precubista. Può
insegnare a non diventare uno sceneggiatore televisivo.
Il sedicenne Rossmann viene mandato dai genitori in America
per fargli dimenticare una domestica che ha messo in cinta. Viene ben accolto,
prima, da uno zio, ma poi allontanato senza ragione. Si unisce a due vagabondi,
li lascia per fare l’ascensorista nell’hotel “Alberto Occidentale”; si riunisce
a loro quando, viene licenziato dall’albergo, senza ragione. Viene assunto dal
“Grande teatro” di Ohlahoma. – Interruzione -
Viene da sospettare che l’autore abbia scritto per allenare
o prendere in giro gli psicanalisti. Snervato come quasi tutti le opere del XX
secolo mitteleuropee e sudamericane.
Conviene leggere dell’altro.
Stupisce e anticipa sul piano del pensiero estetico, la
teorizzazione dell’amore assoluto, monogamico che è detto stupefacente,
insolito, creativo, stimolo verso il mistero. Il tutto se si riesce ad andare
avanti.
Una gran scrittura, dove l’autore pensa e fa pensare. Bello
il finale dove l’alter ego di Andrea, il protagonista, Scaramozo si uccide per
liberare l’amore di questo per Maria-Marquita. Tra sanità e malattia,
premanniana. A leggerlo ci si guadagna.
Tralasciare.
©│photostimmung
by blue amorosi
|