di Massimo
Sannelli │
Ci fu chi chiese – e ottenne – il potere di far fallire le feste, perché
era il re dei mondani. Tutto sommato, Jep Gambardella è il migliore di tutti, a
modo suo.
Ci fu chi volle essere un idolo, ma volle restare su una scala piccola: l'idolo del quartiere o di un gruppo ristretto, a Macerata-maceria, a Milano-l'animo o a Genova-nuova, e anche a Roma-ladrona. Ma l'idolo deve essere grosso: nazionale e non tribale, come minimo. Almeno nazionale: ma più è esteso, meglio è. Ci fu anche il cacciatore della fauna d'arte, ma era più fauna che arte, e sapete che è una delusione. Lo so anch'io, da qualche anno. La performer con il male di vivere è una smentita naturale della serietà. Intanto appariva papa Francesco e qualcuno iniziò a dubitare (guardiamo da una specie di soggettiva, al passato, come se ci fosse Francesco, nei primi 30 minuti del film): Francesco era religioso, Francesco era una brava persona, ma probabilmente non era cattolico. E vi scandalizza, un papa non cattolico? La direttrice-nana è un grande personaggio: il piatto caldo e la scopata, che c'è di meglio? Di meglio c'è solo la solitudine (ma attiva). Altri cominciarono ad esplorare la spazzatura e allora INCIPIT ZARATHUSTRA. Cioè qualcuno trovò l'anima – angelica e ambiziosa – nei rifiuti. Qualcuno si caricò di anticorpi e di lietezza, sapete? Ma non poteva essere del tutto santo, perché aveva l'ambizione: diventare un self-made qualcosa, un self-made qualcuno. Il lusso di essere mistico fu vietato dall'origine umile & dignitosa, e – come dice Stalin – le condizioni esterne esistono realmente. In realtà una sola persona ha capito il trucco, fino ad oggi: chi ama apparire impone agli altri di parlare come vuole lui; e quindi impone una parola sotto condizione; quello che appare di più, quello è il più misterioso, davvero: la sua essenza è completamente segreta, anche se l'apparenza è pubblica. Sono sottigliezze da disperati, da centauri in corsa continua, nel solco del disperatamente Bene, il sommo Bene.
Ci fu chi volle essere un idolo, ma volle restare su una scala piccola: l'idolo del quartiere o di un gruppo ristretto, a Macerata-maceria, a Milano-l'animo o a Genova-nuova, e anche a Roma-ladrona. Ma l'idolo deve essere grosso: nazionale e non tribale, come minimo. Almeno nazionale: ma più è esteso, meglio è. Ci fu anche il cacciatore della fauna d'arte, ma era più fauna che arte, e sapete che è una delusione. Lo so anch'io, da qualche anno. La performer con il male di vivere è una smentita naturale della serietà. Intanto appariva papa Francesco e qualcuno iniziò a dubitare (guardiamo da una specie di soggettiva, al passato, come se ci fosse Francesco, nei primi 30 minuti del film): Francesco era religioso, Francesco era una brava persona, ma probabilmente non era cattolico. E vi scandalizza, un papa non cattolico? La direttrice-nana è un grande personaggio: il piatto caldo e la scopata, che c'è di meglio? Di meglio c'è solo la solitudine (ma attiva). Altri cominciarono ad esplorare la spazzatura e allora INCIPIT ZARATHUSTRA. Cioè qualcuno trovò l'anima – angelica e ambiziosa – nei rifiuti. Qualcuno si caricò di anticorpi e di lietezza, sapete? Ma non poteva essere del tutto santo, perché aveva l'ambizione: diventare un self-made qualcosa, un self-made qualcuno. Il lusso di essere mistico fu vietato dall'origine umile & dignitosa, e – come dice Stalin – le condizioni esterne esistono realmente. In realtà una sola persona ha capito il trucco, fino ad oggi: chi ama apparire impone agli altri di parlare come vuole lui; e quindi impone una parola sotto condizione; quello che appare di più, quello è il più misterioso, davvero: la sua essenza è completamente segreta, anche se l'apparenza è pubblica. Sono sottigliezze da disperati, da centauri in corsa continua, nel solco del disperatamente Bene, il sommo Bene.
Amelia Rosselli lo ha scritto come può scriverlo solo Amelia Rosselli:
"Io
non sono quello che apparo – e nel bestiame
d'una bestiale giornata a freddo
chiamo
voi a recitare".
Nella stessa poesia: "Non
puoi più
mentire a te stessa!".
E chi mente, ormai? Non ci sono segreti.
Negli anticorpi e nella lietezza fioriva la vita nuova. Un momento. Rumore e stridore, voce sgradevole. La voce si esprime così: "Tu preferisci muoverti".
Negli anticorpi e nella lietezza fioriva la vita nuova. Un momento. Rumore e stridore, voce sgradevole. La voce si esprime così: "Tu preferisci muoverti".
Ha parlato una signora borghese, a Genova-nuova.
Sì, io preferisco muovermi, e tanto, e nello spazio, tanto. Sempre. Sempre significa sempre, capito? Bisogna esagerare e moltiplicare le opere e le azioni. Bisogna vendicarsi gentilmente e senza sangue, ma vendicarsi. E muoversi, che non basta mai.
Questa non è una recensione, ma uno scherzo, fatto leggermente. Sì, io preferisco muovermi, e tanto, e nello spazio, tanto. Sempre. Sempre significa sempre, capito? Bisogna esagerare e moltiplicare le opere e le azioni. Bisogna vendicarsi gentilmente e senza sangue, ma vendicarsi. E muoversi, che non basta mai.
O una specie di vendetta, ma leggermente.
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