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Quando ti porto in piazza
con te spaesatala sospensione
del disagio terrestre
è niente da consumare
che non tocchi il cuore.
[31 luglio 1985]
Sandro Gastaldi
Palestina e la distinzione dei giocattoli
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In quei benedetti secoli
fu fatta la distinzione, bene o
male,delle classi e anche dei giocattoli:
ammassati sul pavimento, nelle ceste
rigidamente divisi in classi
i giocattoli con cui si arrangia, digiuna,
che prende per usarli con ironia libera
certamente lontana da un’idea
di violenza imposta per consuetudine
e verso cui, con sofferenza, parla,
con gli occhietti che stridono, e parlano,
come fare, e con quale velocità
imposta
da me che intanto con funzioni essenziali
mi riferisco a persone inerti
senza aspirazioni, nemiche
per indole
(e intanto, oggi, aggiorniamo con dolore
la scheda di Calvino).
[agosto – 19 settembre 1985]
■ Palestina I
Questo vento divideva le foglie?
mentre tu ricoprivi le immaginicon la mano e mi dicevi:
- Ma che gioco è questo
dello spargimento dei liquidi,
delle voci, della ripetuta, ormai,
strage di sangue presente? –
[22-29 gennaio 1987]
■ Palestina II
Lasciano le tracce della presenza
in pareti dai colori vivacicon testimonianze sconsiderate,
inutili, diffuse e attendibili,
senza perdere i propri caratteri:
reperti di insediamenti umili,
di strutture abitative e chiese
ai margini di età recentissime
in ambienti rettangolari collegati
con strade asfaltate e aperte.
trovati opposti, di unità abitative
differenziate e in ordine, nel luogo
dove materiali rovinati
sono inevitabili per supporre
vie d’uscita, analisi, benessere:
poiché indizi locali senza origine
piangono le componenti sconosciute
di un artigianato modello,
di una forma di vita, di un amore.
[5 marzo 1987]
■ da: Sandro Gastaldi
□ Incanti ordinari Ó 1995 ■