Tutto ci riconduce al nulla. E dopo?
Ossi di miliardi d’uomini mummificati
calcificati
pietrificati;
pietre sgretolate in polvere anemonica
fluttuante
genitale;
geni gracili, rovelli di scintille spastiche
traslucide
vaporose:
il tutto ha finalmente i suoi confini.
vollero gli eretici sul rogo.
L’immortale creatore di Dio
bruciò la sua passione col suo corpo.
Cordoni insufflatori
di meteore
avvolgono eccentrici
la terraalla ricerca della verità nel Cosmo.
creando nel contempo un ordine nuovo. E dopo?
e spenti i vulcani, e modificato il corso delle stelle,
sarà felice l’uomo?
al suo dominio del mondo, dopo il nulla.
l’uomo è lanciato nella corsa contro il tempo
per conoscerne le leggi, per modificarne il corso,
per sedersi su trono dell’Universo. E dopo?
Quando le meteore
grandineranno fiotti di lava
e il fuoco
sanguinerà i bacilli della ionosferalarve di cellule atrofiche cospargeranno gli oceani,
ma già l’uomo avrà inebriato gli spazi.
Atomi di stelle
senza fine
gravitano
nell’universo senza metenel disordine caotico della natura astrale.
Giambi totemizzati raucano angosciose parodie feline,
rullii estatici, o violenti di paura.
Giurano i sacerdoti anni di luce,
predicano la fedeltà cosparsa di bugie – piene di coro;
ed amano le creature il loro amplesso
sospese ad una ragnatela di lussuria
da cui plagano nella materia amorfa.
Argani di diluvi scompongono il creato
ed io lo cerco per possederlo tutto,
per non avere fine.
░ da: Ignazio
Apolloni│ La Grandezza dell’uomo│©
1972 ▪ Uh-Book in preparazione │ a cura di Alessandro Gaudio│ con una divagazione ziffiana di V.S.Gaudio