Uh Magazine ricorda E.L.Doctorow
con questo testo, estratto da LOON DROP. La
Stimmung di V.S.Gaudio con E.L. Doctorow del 2009 ▼
Clara Lukács
at Loon Lake
In memoria di
E.L.Doctorow
Maria Sharapova
è un po’ Clara Lukács
nella Stimmung con E.L. Doctorow
non solo per via del suo drop □
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per poi emergere in un vortice d’acqua tenace
un indiano che le udiva la notte nei loro tuffi
ne udiva le strida non come trionfo o furore
o la folle compatibilità con la terra
attribuita ai rapaci
ma come protesta contro quel cadere
quel dover cadere nell’acqua nera
e poi risollevarsi lottando ancora a spruzzo
risollevarsi aerodinamica alla luna
l’acqua che bacia e stringe e sussurra
la presunzione terribile dell’acqua
che sprizza gli occhi dal capo
della strolaga librata nell’esilarante sforzo
che l’indiano vede eguale alla morte
nello spazio nero alcuni tragitti ferroviari
sopra le Adirondacks
nell’estate fredda in alto su questi monti dell’Est
quando arrivò nel ritiro d’un uomo ricco
certa gente nella notte più chiara nei cieli
per portarla il primo mattino dopo giù dal monte
e farla correre nel suo più bel motoscafo
che scuoteva rumorosamente le relazioni simmetriche
e uno degli uomini che tra le labbra
teneva una sigaretta spenta
se la sentì frustare via dal vento
si voltò vedendola volare sopra la scia
dove una strolaga comparve dal nulla
e la colse prima che toccasse l’acqua
in un volo asimmetrico come è giusto che sia
quando l’oggetto a riascende al cielo sopra la montagna
levandosi le scarpe, sganciandosi le calze
Gesù disse udendo la separazione morbida
Insieme a grugniti ringhi guaiti
carne azzannata e strappata da un corpo
Jesuve, risollevandosi aerodinamica alla luna
ed io all’unisono con lei, vivo in quell’attimo dal fuoco acceso
Gesù, m’ero premuto a ragazze come lei negli androni
le avevo piegato all’indietro contro le ringhiere,
avevo tirato loro i capelli alzato le sottane abbassato i jeans
le avevo strofinato finché non s’erano sciolte nelle mutandine
Gesù era proprio lei la mia rivelazione che i poeti dicevano
di riconoscerla, però io conoscevo il suo accento, era figlia
dell’Est industriale e del Sud dei terroni, era uscita da strade come
le mie strade era nata dall’infima classe degli anonimi lavoratori
la mia propria esclusiva classe ammašcata,
se il poeta poteva averla alle condizioni poste da lei e il ricco alle sue
io potevo averla alle mie, potevo poeta sapere quel che lei
non poteva ascoltare sempre, di già al mattino Clara s’era seduta
sulle ginocchia del padrone del Lago delle Strolaghe e con le nuvole
addirittura sotto di noi sul lago che scorrevano via tra gli alberi
dei monti, aveva detto “Secondo me le nuvole dovrebbero restarsene
in cielo che è il loro posto”, com’è implacabile nei suoi umori,
ognuna delle sue emozioni così intensa e vera per se stessa
se non che dandosi come oggetto a se ne fece resto oscurandosi
e illuminandosi come i momenti della giornata
(…)
da à v.s.gaudio□ LOON DROP.La Stimmung con E.L.Doctorow sul gioco eterotopico
di Clara Lukács│© 18-20 luglio 2009