Questa è la pioggia.La Stimmung con Giusi Verbaro Cipollina*
nella sua voce è questo il luogo antico
l’impronta delle mani il punto d’arrivo
tra le ossa dei passeri e la grazia galattica
della sera improvvisa
qui puoi levarti la maschera e salvare il cielo
larghi spazi di attesa il liquido denso che è la sera
con le misteriose cifre segnate sulle piume
di uccelli tropicali che traversano la diagonale
tra tramonto e alba e possono essere semplicemente
qualcosa di noi destinato a restare il remo d’Ulisse
il volo delle cornacchie l’eternità contro le coordinate
del mistero sordo alla memoria
tempo che il remo annodi i fili tra ragione
e inquietudine e c’è questa pioggia
il seme che frammento di cellula dentro il sogno
chissà se si potrà ancora afferrargli la briglia
la bella maschera rende grazia e saggezza
avevi ragione, e apre le vele al vento
la memoria è così che entro spazi improvvisi
confonde le carte ed è proprio quando è l’ultima
partita da giocare il volo è una linea segnata
da un dio pietoso e io sto qui a guardare
stagione per stagione il patto d’alleanza
tra gli eucalipti e le cornacchie per un posto
in prima fila a guardar passare treni che non ci sono
più il tragico equilibrio che permette
funambolici passi lungo la linea elettrica
la parola sta sul cuore del mondo e non è paziente
né sconcertata nemmeno ossessiva
recupera assenze e consuetudini, i cavi portanti
sente che arriva la stagione delle piogge
l’inventario fa storia e il senso della terra
fa tempo, il cielo inventa canti e drappi di luce
questa è la pioggia e gli altri ti guarderanno dietro i vetri
lenta la sera si abbruna sugli androni
questo dicevi che cade sui girasoli, sull’agave e anche sui tigli
la stagione dei muschi umidi sulla porta tra il pantano
e la mappa degli aranceti che ho perduto
quando c’è vento poi il passaggio è rivelato
e non ha carte né passaporti e nemmeno grafici di stelle
♦ by v.s.gaudio