Agatha
Christie e la scala del diavolo ♦
Vanessa Redgrave come demone dell’english
billiards, in quanto Agatha Christie o, meglio, Theresa Neele[i], ha la frattalità delle
scale diaboliche di Besicovitch e la polvere di Cantor; la denominazione
matematica della funzione di Lebesgue della polvere di Cantor y=f1(x)
in cui ciascuna delle intermissioni f(x) è costante va da sé che, se
riferita o percepita in una fotografia per un fotogramma reso immobile,
dovrebbe essere, quanto meno nella parte che formalizza una identità o un
luogo, commutata in una formula che, con la sua costante e nell’intervallo di
tempo Dx “avvisi” del passaggio al meridiano del
visionatore di questo fantasma o analemma esponenziale in cui Dy , che sarebbe l’energia di un rumore durante l’intervallo
di tempo Dx nella scala del diavolo, qui, quando l’oggetto a che è
Theresa Neele nel fotogramma immobilizzato nella scena del biliardo o della
piscina, passa al meridiano del visionatore che è il poeta.
Un risultato numerico, lo sappiamo,
dipende dai rapporti tra oggetto e osservatore, ad esempio là dove un
visionatore distingue una zona ben separata da quelle circostanti, e
caratterizzata da una dimensione ben precisa, un secondo visionatore vedrà invece
soltanto una zona di transizione graduale, che può non meritare l’interesse
della sua losanga desiderativa.
Un risultato numerico, riferito ad
esempio alla somma dei tre cicli del bioritmo dell’attrice corrispondente alla
data in cui il visionatore la vede nel film per farla entrare nella sua losanga
desiderativa e riferito al fotogramma immobile, è possibile ottenerlo inserendo
la scena fantasmata che passa al meridiano del visionatore in un grafico
Ebertin: si può ottenere, volendo, una scala del diavolo, o la si potrà
intravedere come si frattalizza sull’asse che congiunge due gradi del
cosmogramma dell’attrice, che, a seconda del fotogramma, si distribuisce lungo
la verticale somatica, e dall’altro lato il paraparallelo più lungo, nella
scala del diavolo, è quello del vettore
fallico (-j) dell’osservatore, la cui dimensione frattale aumenta
quanto più ci si allontana dalla scala di Cantor.
Anche con un rapportatore Aquino si ottiene un sorprendente risultato numerico, che è utile per determinare il Dx in cui questo analemma esponenziale passa al meridiano del visionatore sollecitando un’altra visionatura viscosa e frattale delle scale diaboliche di Th. Neele.
Anche con un rapportatore Aquino si ottiene un sorprendente risultato numerico, che è utile per determinare il Dx in cui questo analemma esponenziale passa al meridiano del visionatore sollecitando un’altra visionatura viscosa e frattale delle scale diaboliche di Th. Neele.
Come abbiamo già rivelato in Swimming Pollis ou Bil-ludivine?[ii], il gioco del biliardo in
cui chi vince prende tutto, lo specchio del desiderio, tra pool e pollis, che è
dentro la polvere di Cantor, prende tutta la posta in palio, si vede che il
gioco è suo, di Theresa Neele e di Agatha Christie; e che, di pari passo, il
personaggio che le sta accanto , che è Dustin Hoffman, si capisce che a un
certo punto non avrà più, come fallo(-j),
i colpi della scala del diavolo di Agatha Christie, né fisicamente, né
mentalmente: avrebbe da dividere la posta-pool
tra l’effettiva Agatha e la speculare, inesistente, Theresa[iii], quando si fa pool, che è lo specchio del desiderio,
le palle connettono le losanghe nel fotogramma fantasmatico di Theresa-Agatha,
e sono le bilie con cui il visionatore-poeta ha giocato e giocherà a biliardo
italiano, invece al coprotagonista, nel film, gli è saltata fuori la palla dal
biliardo inglese[iv].
[i]
“Il segreto di Agatha Christie”, con Vanessa Redgrave e Dustin Hoffman; regia
di Michael Apted, 1979.
[ii] Riferito al film “Swimming
pool” di Ozon, Francia 2003, con Ludivine Sagnier, nella parte di Julie, e
Charlotte Rampling, che è Sarah Morton, scrittrice di gialli.
[iii] Incredibile il determinismo dell’analemma esponenziale che ci fa postare – senza che all’atto ci si renda conto, la bozza era lì con l’impianto iconografico da qualche anno, il film fu visto in tv tra il 2009 e il 2010 – il testo inerente Agatha-Theresa il giorno dell’onomastico di Theresa!
[iv] Il salto fuori dal biliardo , dal pool o dallo swimming pool, perché questo è il gioco del billard anglais mouillé(non è un caso che Agatha Christie si autodenomina “Neele” che allittera l’acqua del “Nile”), fa perdere un occhio(in Swimming, Julie aveva l’ecchimosi sotto l’occhio), fa perdere un occhio e quindi l’oggetto “a” non è visibile, non è inquadrabile; e, a proposito delle palle e della losanga di Lacan, le proiezioni fatte sull’Ebertin e sull’Aquino per Ludivine Sagnier-Julie non sono più disponibili, in quando sono saltate fuori dalla chiavetta in cui l’autore le aveva registrate. Fuori dal gioco.
[iii] Incredibile il determinismo dell’analemma esponenziale che ci fa postare – senza che all’atto ci si renda conto, la bozza era lì con l’impianto iconografico da qualche anno, il film fu visto in tv tra il 2009 e il 2010 – il testo inerente Agatha-Theresa il giorno dell’onomastico di Theresa!
[iv] Il salto fuori dal biliardo , dal pool o dallo swimming pool, perché questo è il gioco del billard anglais mouillé(non è un caso che Agatha Christie si autodenomina “Neele” che allittera l’acqua del “Nile”), fa perdere un occhio(in Swimming, Julie aveva l’ecchimosi sotto l’occhio), fa perdere un occhio e quindi l’oggetto “a” non è visibile, non è inquadrabile; e, a proposito delle palle e della losanga di Lacan, le proiezioni fatte sull’Ebertin e sull’Aquino per Ludivine Sagnier-Julie non sono più disponibili, in quando sono saltate fuori dalla chiavetta in cui l’autore le aveva registrate. Fuori dal gioco.