CORNUTI ATTANTI DI PAESE ▌
Lebenswelt con la Settantasei
della Centuria di Giorgio Manganelli
e il Test dei Cornuti di Vuesse
Gaudio
In questo paese, vicino
al passaggio a livello, sullo stesso corso principale intitolato al re
d’Italia, abita l’Assassino, proprio di fronte abita il Ladro, poco oltre il
Poeta e, proprio in fondo, vive, da sola, la Puttana.
L’Assassino, come
quello della Settantasei della Centuria
di Manganelli[i],
è un uomo tranquillo, che sarebbe benevolo e amico, se non gli fosse toccata quella
professione che egli, per altro ama. Naturalmente, non ha mai ucciso nessuno,
anzi non va nemmeno a caccia, pur essendo associato all’Ordine di Sant’Uberto;
ma la sua giornata è interamente dedicata alla progettazione di efferati
omicidi e di interminabili battute di caccia nei boschi e nei pantani della
Sibaritide, e nella sua casa ha raccolto armi d’ogni tipo, che non sa
maneggiare. Il fatto di essere Assassino gli consente alcune esperienze che
altrimenti gli sarebbero negate: i sensi di colpa, la paura di essere scoperto,
il bisogno di cancellare ogni traccia, il pentimento e la speranza in un
ravvedimento finale. Esce solo di notte, quando è certo che nessuno sia per
strada; ama le notti di pioggia. La moglie si affida così alla cortesia del
Ladro, che non ha mai rubato nulla, ma che è pronto a soddisfare tutte le
richieste che la moglie dell’Assassino gli fa. Il Ladro, come in Manganelli, è
magro, delicato, sommesso, tenero, attivato dalla pulsione “e”,
come la intende Leopold Szondi[ii], ha scrupoli etici e
accumula affetti brutali, la moglie
dell’Assassino crede che sia aviatore o ferroviere, invece avrebbe voluto fare
una professione esplosiva, è silenzioso, anche quando fotte la signora, quando
viene la pulsione uretrale gli permette risoluzioni orgasmiche tra l’epilessia
essenziale e l’enuresi; le sue mani sono precise, eleganti, efficienti:
l’ideale per l’erotismo anale della moglie dell’Assassino, che è depressa e
feticista, lavora in banca ma avrebbe voluto fare l’insegnante di matematica specialmente
quando è ipocondriaca e catatonica. Il Ladro è costantemente pronto alla fuga,
ma è coraggioso e altero come un cavaliere. Sa aprire ogni serratura, anche nei
paesi più ammašcati, ma se uno lascia la porta socchiusa lui avvisa il padrone
di casa. Il Poeta ama sua moglie più di ogni altra donna al mondo, ma nel
contempo ama andare a fottere di notte la moglie del Ladro e di giorno la
moglie dell’Assassino; la moglie del Ladro ha un bellissimo abito di nozze con
cui riceve il Poeta, che le legge delicate poesie se non perversi poemi, lei
sospira e non conta gli orgasmi, ha orecchio per il ritmo ed è attenta alla
rete paradigmatica del testo; per Leopold Szondi è attiva in questa donna la
pulsione “hy”, tra l’esibizionismo e il voyeurismo, tra civetteria e
tendenze spettacolari alla luce del sole ma, all’interno nello spazio e nella
prossemica della celebrazione meridianica del (-φ) del Poeta, la sua pseudologia
fantastica la rende modella e indossatrice, tenuta tra ansietà, pudore, fobie
del passo e delle posizioni, tanto che la pulsione “p” del Poeta fa implodere
la sua libido tra mitologia, mistica, psicologia dell’oggetto “a”
così doviziosamente interpretato dalla moglie del Ladro.
Talvolta il Ladro, l’Assassino,lo
Straniero di passaggio e il Poeta si
trovano in una pizzeria e ognuno parla del proprio tradimento; tutti hanno un
grande rispetto non solo della Puttana ma soprattutto della moglie del Poeta:
nessuno, difatti, osa pronunciare sia il nome dell’una che dell’altra, come la
Regina di Cuori, ma anche quella di
Denari e di Bastoni, hanno tutti un grande rispetto di questa patagonica
signorilità, anche se è risaputo nel paese tutto e anche negli altri paesi più o meno
limitrofi, che la signora sia l’amante del Ladro, dell’Assassino e dello
Straniero di passaggio che chiede della
Puttana Invisibile. L’Assassino, come nel micro romanzo Settantasei
della Centuria di Manganelli, si
considera il suo Esercito se non la sua macchina da guerra: la moglie del Poeta
ama il feticismo, nell’armatura d’uso, della ginocchiera e della barda del
cavallo, è splendida cavalcatura con le sue groppiere, i suoi fiancali, le
staffe e le selle. Il Ladro si considera il suo Ministro: tra effrazione e
violazione di domicilio, tra appropriazione indebita e spoliazione, tra trafugamento
e fottimento, ha schemi verbali e azioni
irripetibili: frega, abbranca, raspa, asporta, fotte, vuota, scassina,
scardina, saccheggia, a volte, quando c’è lo straniero di passaggio, fa anche
il palo e poi divide la torta; anche con l’Assassino, lavora di mano, nel senso
che mentre quello la cannoneggia, questi
fa allungare le mani alla signora. Il Poeta , è naturale, si considera
il suo Principe consorte: dignitoso, titolato, blasonato, con tanto di stemma e
forse con la particella nobiliare, de o di che possa essere, quindi marcato da
una moglie così signorilmente di marca. Lo Straniero si considera di volta in volta il suo viandante, il suo
passante, il semplice pedone, l’utente, l’automobilista, il camionista,
l’autostoppista, il pellegrino, il
viaggiatore, il nomade, il passeggero, il pendolare, l’escursionista,
l’esploratore, o l’ospite invisibile, a cazzo, che non si sa da dove cazzo
viene purché sia del genere appropriato e sia dotato dello spirito erettile di
cui anche alla tigre in sanscrito[iii]. La moglie dello
Straniero di passaggio, che è ancor più signorile, o forse non è mai esistita,
della Puttana Invisibile e della Moglie del Poeta, per l’impossibilità di
stabilire dove vive e che tipo di zoccola sia, sarebbe la nobiltà perfetta;
alcuni viaggiatori narrano, non solo all’orecchio del Poeta, che la moglie
dello Straniero è in realtà la Regina di Spade o di Picche: per il bisogni di
aggressività e di ratto,non le si è potuto non attribuire la pulsione
dell’erotismo sadico, e quindi la socializzazione del carattere freddo, duro,
una zoccola brutale, con molto spirito d’iniziativa, sicura di sé, caparbia,
alcuni dissero che era addirittura una macellaia o una manicure, se non una
chirurga o una passa ferri; altri dissero che era una domatrice, una guardiano
allo zoo se non alle latrine della stazione ferroviaria; infine gli ultimi
vennero a dire che era professoressa di ginnastica, come qui lo era la moglie
del pretore, se non cacciatrice, autista, soldata, colona dell’umanesimo di
stato, con strane sintomatologie tra la pederastia, il metatropismo e
l’omicidio sadico, che fece sobbalzare di botto al quarto grado l’erezione
dell’Assassino.
"Che cornuto sei o saresti": "Linus" n. 9- settembre 1993 |
Fu così che in una sera
d’estate, in cui ci si sente ancora più inutili e cornuti, decisero, in quella
famosa pizzeria, tra un bicchiere e l’altro, di farsi, ognuno, il Test dei Cornuti, che il Poeta aveva
adocchiato in edicola all’interno di “Linus”[iv]. Per far vedere come si
faceva, cominciò il più avvezzo alla lettura e alle corna, il Poeta.
Ottenne 7* , 6 & e 3$, quindi era considerato un Cornuto Grandioso, almeno per i primi due simboli più diffusi: “non ti addolori né ti compiaci delle corna che intravedi. Mantieni una calma invidiabile. Ma puoi essere anche un Cornuto Disdegnoso. Tua moglie è talmente onorata del fatto di avere te come marito che non potrebbe nemmeno pensare di dare ascolto ai galanti. E, infatti, i galanti, per la tua negligenza, procedono più rapidi”[v].
Ottenne 7* , 6 & e 3$, quindi era considerato un Cornuto Grandioso, almeno per i primi due simboli più diffusi: “non ti addolori né ti compiaci delle corna che intravedi. Mantieni una calma invidiabile. Ma puoi essere anche un Cornuto Disdegnoso. Tua moglie è talmente onorata del fatto di avere te come marito che non potrebbe nemmeno pensare di dare ascolto ai galanti. E, infatti, i galanti, per la tua negligenza, procedono più rapidi”[v].
All’Assassino, che
rispose alle sedici domande del test, vennero fuori come simboli dominanti &/$, ragion per cui era, non
c’erano dubbi, un Cornuto Smaliziato o Misantropo:”Dopo aver creduto
ostinatamente alla virtù di tua moglie, alla fine sei disincantato. L’evento ti
fa aprire gli occhi un po’ tardi e passi tristemente nelle file degli smaliziati,
dopo aver figurato tra gli “stregati”. Se hai totalizzato anche molti ° (come
testimoniano le risposte D alla 1, C
alla 7, D alla 11 e B alla 14[vi], tendi ad essere un
Cornuto Misantropo: scoperta una tresca della tua partner, prendi a odiare il mondo,
assicuri che il secolo è perverso e che i costumi degenerano”[vii].
Il Ladro ottenne un
risultato incredibile, quasi l’80% delle risposte a simbolo &, per cui, è inevitabile, era un
Cornuto Ortodosso o Abbarbicato: “Sei il catecumeno del mestiere, quello che ha
la fede, che crede ai principi e ai buoni costumi, pensi come la gente per bene
e che in realtà i libertini ne dicono più di quante ne facciano, che restano
più donne oneste di quel che si pensi e che non bisogna credere con leggerezza
ai cattivi discorsi. Insomma, hai riposto ogni tua speranza nella naturale
bontà di tua moglie e nella morale. Col tempo, finisci con il rappresentare il
secondo tipo: non vieni scoraggiato da nessun affronto o oltraggio; qualunque
scandalo abbia commesso tua moglie, vai a implorarla con umiltà. Se tua moglie
scappa venti volte, venti volte vai a riprendertela, versando lacrime di gioia.
Cornuto di vocazione”[viii].
"Linus" n.9-1993: qui è visibile il cornuto Cosmopolita... |
Allo Straniero uscirono
in modo assoluto come dominanti il simbolo
° e il simbolo *: era, di
base, un Cornuto Beffardo ma, infine, si
sarebbe affermato come Cornuto Cosmopolita: “Come Cornuto Beffardo scherzi sui
confratelli e li consideri imbecilli degni della loro sorte. Quelli che ti
ascoltano si guardano sorridendo e si rincuorano evangelicamente a vicenda(“Vede
la pagliuzza nel nostro occhio e non vede la trave che sta nel suo”).Come
Cornuto Cosmopolita: la tua casa assomiglia a un albergo per il gran numero di
ammiratori che tua moglie vi raccoglie
da ogni paese. Hai amici di tutti i luoghi, che condividono con te le gioie
della tua metà, e trovano a casa tua(si fa per dire) una buona tavola e un
morbido letto. Quantitativo.”[ix].▌
by
Gaudio
Malaguzzi
[i] Giorgio Manganelli, Centuria.
Cento piccoli romanzi fiume, Rizzoli
Editore, Milano 1979-
[ii] Cfr. Leopold Szondi, Introduction à l’Analyse du
Destin, Editions Nauwelaerts, Louvain 1972.
[iii] Come Vyāghra, sostantivo, è “tigre”, che si può dire anche con śārdula.
L’aggettivo “vyagra” vale:
“distratto”, “agitato”, “eccitato”, “intento a”. Come avverbio equivale a: “in
modo agitato”.
[iv] Vuesse Gaudio, Il Test dei Cornuti,
“Linus” n. 342, RCS Rizzoli Periodici Spa, Milano settembre 1993.
[v] Cfr. in “Che Cornuto sei o
saresti”, in “Linus”, num. cit. pag.50.
[vi] Demi Moore per l’attrice
che rappresenta la tua donna ideale:D/1; Ornella Muti la nuova Penelope per un
remake di “Proposta indecente”: C/7; il seno come parte del suo corpo che ti
piace di più:D/11; “te ne importerebbe poco” se ti capitasse di tradire la
partner: B/14.
[vii] Cfr. in “Che Cornuto sei
o saresti”, in “Linus” num.cit. pag.51.
[viii] Ibidem: pag.52.
[ix] Ibidem:pag.51.