DEMI MOORE
IL PUNCTUM DOPPIO
E IL TRUCCO DELLA PROSPETTIVA
IL PUNCTUM DOPPIO
E IL TRUCCO DELLA PROSPETTIVA
1. Il
Punctum e l’Aria indefinibile, l’impensabile Significante Somatico
Demi Moore, nata Demetra Gene Guynes
nel 1962,è l’attrice più pagata di tutti i tempi, le danno qualcosa come 12
milioni di dollari a film. Perché ? Visto che non tutti i film, che ha
interpretato, sono andati a segno, da
La
lettera scarlatta,
111° incasso della stagione Usa ’95, a Striptease
?
Pare che il segreto stia tutto nel
suo soprannome:Gimme môre : “datemi
di più”.
Comunque, a prescindere dalla
riuscita interpretativa e dal successo al botteghino, le sue performances danno
sempre, se non altro, qualcosa “di più”, visto con quanta disinvoltura passa
dal ruolo di moglie squillo(Proposta
indecente) a quello di manager d’assalto anche a letto(Rivelazioni), fino ad approdare al nudo effettivo in Striptease e all’eroina d’azione con Soldato Jane.
Gimme
môre, insomma,
innalza, anche così, il tasso di Polisemia e di Complessità, tanto che, tra
ambiguità connotativa e quantità di informazione, riesce a dare alla sua
immagine livelli espressivi molto alti.
Ma, per somatizzare l’immagine della
Moore, bisogna fermare le sequenze, estrarre dei fotogrammi, studiare le pose.
Bisogna ottenere il noema della fotografia, bloccando la posa che, altrimenti,
sarebbe travolta e negata dal continuo susseguirsi delle immagini nel film.
Se, come scrive Barthes, «il cinema mescola due pose: lo “è stato” dell’attore e quello del ruolo»[1], queste due pose contribuiscono all’accrescimento
della Polisemia e della Complessità del corpo-simulacro, tanto che il reale passato (:è stato), che costituisce la posa nella fotografia, si sdoppia in
fantasmi che possono, appunto, dare, alla Polisemia, un tasso alto e, al
Significante Somatico, correlazioni diversificate e complesse.
Quando si parla del Significante
Somatico, si pensa subito alla Tavola pubblicata a pagina 90 in Oggetti d’amore[2],
in cui c’è la correlazione con determinati effetti morfologici del viso.
Se, invece, provate a definire l’ Aria che fa la bellezza, tra le 12 Arie
di Baudelaire, non ne troverete una che possa darle senso e significato: non è sazia, né annoiata, né svanita, né impudente, né fredda, né introspettiva,
né volitiva, né cattiva, forse forse ha un po’ l’aria da gatto, a volte anche un po’ puerile, noncurante e maliziosa, insieme. Forse. Due tipi di aria
che, come potete vedere nella Tavola delle Corrispondenze[3],
dovrebbero essere imputabili a un’opposizione caratteriale
Nervosa/Amorfa/Sentimentale .
Perciò, andando a spulciare nella
citata Tavola del Significante Somatico, potremmo trovarle, come S.S. appunto,
un paio di gambe di notevole fattura e un’andatura che un po’ ammicca
all’indifferenza e all’impaccio e un po’ ha l’incanto e la malìa che ha
l’emozione quando è irreprimibile.
Di pari passo, se univocizziamo
l’opposizione Nervosa/Sentimentale, le dovremo dare, come Significante
Somatico, quel gran culo forte, profondo e intenso che la sequenza-base di Striptease mostra in tutta la sua salda
espressione[4].
Cioè, dovremmo darle un Significante
Somatico che, a guardarle il viso da cerbiatta o a pensare a certe sue immagini più ectomorfe e lievi, sarebbe
stato impossibile, anche in misura limitata, poter presupporre.
Questa variazione caratteriale e
morfologica di Demi Moore, attuata tra le opposizioni Nervosa/Sentimentale e
Nervosa/Amorfa, può dare i lineamenti sensuali e “muscolosi”, cioè mesomorfi,
del corpo esibito in Striptease, ma
può dare anche la leggerezza somatica, quella cioè in cui la componente
ectomorfa è alta, mostrata in altri film; vertendo su almeno due assi(il primo
è l’asse Primarietà/Secondarietà; il secondo, Emotività/Non-emotività), la
variazione la dota di un punctum
indefinibile.
Ma non come avviene per Sabrina
Ferilli, il cui punctum
introvabile segnala il fallo implosivo, e lo segnala perché il
corpo dell’attrice italiana è correlato all’opposizione Sanguigna/Sentimentale,
paradigma dell’opulenza visibile, il “punctum introvabile” di Demi Moore non è
come un “sentimento estroverso”, come un’”emozione contenuta” o una “sensazione-slancio”,
non è cioè il punctum di quella che abbiamo definito “bellezza intensiva”[5].
Il “punctum introvabile” di Demi
Moore è quello che “carica” il sensuale
o l’irresistibile con un artificio,
una malizia, una manovra, un maneggio: è il punctum
della bellezza maliziosa, opportunista, ma anche insinuante e simulatrice,
interessata.
Attenti, però: il punctum doppio di Demi Moore non
corrisponde alla misura doppia del senso
che abbiamo rilevato in Naomi Campbell [6]
: nel “Vento Nero” la misura doppia
astrae la compattezza somatica dello stato mesomorfo nell’inafferrabilità
dell’ectomorfismo; in Gimme môre il punctum doppio, non andando in
passerella e non avendo un “passo-vento”, è come se fosse articolato da una
prospettiva particolare, studiata.
Non sto dicendo che il manierismo di
Demi Moore sia una trappola per adescare o impapocchiare, anche perché, se ci
fa vedere la luna nel pozzo, con le sue pose-illusione che dovrebbero
uccellarci, finisce con l’ordire un armeggio le cui potenzialità, in chi le
sente, hanno sempre pulsioni, se non da “orgoglio peyronico”, almeno da 3°
grado, quello che lo psicoterapeuta americano Eric Berne definiva “grilletto
facile” [7].
Il punctum doppio, se «il
punctum fa fantasmaticamente uscire il personaggio(…) dalla fotografia [e] dota
questa foto d’un campo cieco»[8] , dinamizza il campo cieco
dell’immagine, e perciò ne aumenta l’effetto erotico: un po’ come avviene per
la pensosità cinematografica della
Rossellini che si converte in pensosità
erotica nelle foto utilizzate per la campagna pubblicitaria della Damiani
nel ’96 [9],
il punctum doppio invoca allo stesso
modo l ‘ effrazione del senso, come
se la disponibilità dell’attrice,
non solo per quanto connotano spesso
i suoi ruoli, fosse quel pieno di
dispendio che, se nella Rossellini è operato dall’accessorio, qui pulsa non
solo come agio somatico ma anche come
allusione allo sciupìo vistoso,
costituito dall’altissima remunerazione delle performances dell’attrice.
Insomma, nel cerchio semico dell’immagine di Demi Moore c’è Gimme môre, “datemi di più”: il punctum
doppio, che è introvabile, è forse già nel suo nome, “diamole di più” perché è dal suo
corpo-simulacro che lo sciupìo vistoso
rende pieno il dispendio, “diamole di
più” perché il cinema è anche la macchina del dispendio pieno e vuoto; la
finzione delle prospettive, che è il cinema, ha una tresca con chi irretisce
truccando l’aspetto e la prospettiva: se il cinema illude e alimenta sogni,
prende al laccio e ci fa il doppio gioco; Demi Moore, con il punctum doppio ci getta l’amo e ci mette
nel sacco, ci abbindola e ci tromba, ci adesca e ci manipola.
La posa costituisce la natura della
fotografia: c’è una posa, la foto in Italia è distribuita da Olympia, in cui il
porsi della Moore condensa ed esprime
il concetto di punctum doppio: è una
foto che ha una carica erotica notevole, in cui la Pregnanza, creata
dall’angolo, formato dalle natiche dell’attrice e dai vertici, sinistro e
destro, dello sfondo, si “specchia” nel suo viso e nel suo sguardo, ingenui e
candidi come quelli delle eroine dei fumetti giapponesi.
L’ emanazione erotica di questa foto, che vidi pubblicata da “Il
Giornale” almeno tre anni fa (esattamente il 9 dicembre 1994), invoca, con la
sua “pensosità erotica”, che l’ occhio
creativo e sensuale del lettore
adescato si dia quel gaudium atteso e
desiderato.
L’immagine, dal “punctum doppio”,
sospende sempre il senso: il Significante, su cui l’ occhio sensuale dovrebbe meditare, non è definito, non perché non
sia lì, evidente, ma perché, essendo sospeso, non può che sollecitare l’ occhio creativo a dedicargli tutta
l’attenzione di una delectatio morosa
estesa nel tempo[10].
Il punctum doppio si costituisce
nella posa studiata, ostentata, artificiosa, ma anche in quella sfuggente,
obliqua, opportuna,viziata. Potremmo definirlo, nel noema della fotografia, come
trucco della prospettiva: il porsi è un farsi-vedere,
un ostentare, ma anche un simulare, un atteggiarsi, un inscenare.
Teatrale il trucco della prospettiva, in Demi Moore si fa cinematografico
perché blandisce la Polisemia e la Complessità; fosse stato teatrale, il trucco
avrebbe artefatto l’Iconicità e la Pregnanza.
Fotografico, il trucco della prospettiva mi ricorda il trucco iconico di Carmela Russo, in arte Carmen[11]
, Bilancia nata a Genova nel ’59, felicemente documentato in quel servizio con
cui Playmen, sul finire degli anni
settanta o un po’ dopo, le immortalò l’ostensione
del deretano.
Fu tanto “iconizzato” quel culo in
quell’immagine che un “amico”-bigotto mi sottrasse quel prezioso numero di Playmen per farne falò al “Dio del Fallo
Moscio” in piazza Carignano a Torino!
Il tasso dell’Iconicità di Carmen
Russo, nonostante fosse una brevilinea, è stato tenuto sempre alto grazie a tutti gli accorgimenti inerenti il
contrasto della figura con il fondo, ottenuti
Con o senza trucco
della prospettiva,Carmen Russo, come ogni bona monosemica brevilinea, alta meno di 1” di Passion, è dotata
del tipo di sedere così definito dalla determinatezza delle natiche che
un’inchiesta americana degli anni settantadenominò “sexy”.
Non a caso,questo tipo di sedere non è raro nelle normobrevilinee mesomorfe:
forse in ragione dell’opposizione caratteriale Amorfo/Sanguigna. Difatti,quel che non si vede,negli esempi che
la riguardano,è che all’abbondanza
estroversa primaria(=Sanguigna)delle natiche di Passion corrisponde un viso
“non emotivo, non attivo, primario”(=amorfo).
anche con prospettive particolari in
relazione al suo “aspetto”: insomma, l’occhio che la guarda si pone in una
posizione, in cui l’aspetto dell’oggetto si ingrandisce,
si espande, rende ottuse o convesse le parti esposte.
Corpi-simulacro
|
Iconicità
|
Complessità
|
Pregnanza
|
Polisemia
|
Tasso
generale Sex-appeal
|
DEMI MOORE
|
=(6)*
|
X(9)
|
=(6)
|
X(9)
|
7½
|
CARMEN
RUSSO
|
X(9½)
|
=-(5=)
|
+(7½)
|
=-(5=)
|
6½
|
DEMETRA
HAMPTON
|
X(9½)
|
=-(5=)
|
+(7½)
|
=-(5=)
|
6½
|
MICHELLE
PFEIFFER
|
=-(5=)
|
X(9½)
|
=-(5=)
|
X(9½)
|
7+
|
Tavola
A
Gli Indicatori Globali di Demi Moore
- E’ evidente che la Demi Moore “palestrata” di Striptease(1996), in fatto di Iconicità e Pregnanza abbia un tasso elevato, ma, reciprocamente, si è avuto un abbassamento del tasso di Polisemia e Complessità: pertanto,il tasso generale del sex-appeal, ad occhio e croce,non dovrebbe subire variazioni. Il ruolo, che determina un Significante Somatico così iconico(schiena, seni e zona pubica posteriore), corrisponderebbe a una opposizione caratteriale Collerica/Sanguigna, e non potrebbe essere diversamente visto il ruolo impudente: l’aria impudente di Baudelaire è data proprio da quell’opposizione.
OGGETTI
D’AMORE
|
TIPO
MORFOLOGICO
|
POLISEMIA
|
OPPOSIZIONE
|
ARIA
|
SIGNIFICANTE
SOMATICO
|
PIACE
ALL’OCCHIO
|
DEMI MOORE
|
Normolongili-
neo mesomorfo
|
Alta
|
Nervoso/Sentimentale
Nervoso/Amorfo
|
G
IM
|
Gambe e culo emozionante
Andatura
|
Sensuale
Creativo
|
CARMEN
RUSSO
|
Brevilineo
Mesomorfo
|
Bassa
|
Sanguigno/Amorfo
|
S
|
Andatura effervescente
Culo possente
|
Esploratore
|
DEMETRA
HAMPTON
|
Normolineo
Mesomorfo
|
Bassa
|
Collerico/Passionale
|
V
G
|
Culo ampio e pieno
|
Esploratore
|
MICHELLE
PFEIFFER
|
Normolineo
Ectomorfo
|
Alta
|
Flemmatico/Apatico
Nervoso/Sentimentale
|
F
G
|
Andatura magistralmente
Temperata
|
Sensuale
|
Tavola
B
Tipo, polisemia, opposizione, aria,
significante somatico,occhio:
Demi Moore a confronto
LEGENDA
Aria
F = Fredda G = da gatto S = Svanita V = volitiva IM
= ingenua e maliziosa insieme
Nel
riquadro, Demi Moore in Soldato Jane: dall’aria
ingenua e maliziosa insieme a quella volitiva.
Note
[1]
Roland Barthes, La camera chiara,
trad. it. Einaudi, Torino 1980: pag. 80. Le “due pose” che accrescono Polisemia
e Complessità, fanno in modo che lo è
stato del ruolo, ad esempio di Sharon Stone in Basic Istinct o di Kim Basinger in ) settimane e ½, divenga, poi,
nell’immaginario del lettore, il Significante del Desiderio costitutivo di quel
corpo-simulacro, cioè, nel nostro esempio, di Sharon Stone o di Kim Basinger. E
non è un caso che un definito è stato(un
ruolo) possa far considerare,anche a distanza di anni, queste due attrici le
più sexy: tanto è stato rilevato da una ricerca commissionata da Ciak
a fine giugno ’98. A titolo di curiosità, per questo campione italiano di
uomini da 15 a 40 anni,Demi Moore è al 3° posto( al 5° per il campione con età
15/25, preceduta da Julia Roberts e Winona Rider).
[2]
V.S.Gaudio, Oggetti d’amore, Somatologia
dell’immagine e del sex-appeal, Bootleg Scipioni editori, Viterbo 1998.
[3]
V.S.Gaudio, op.cit.
[6] Cfr.
anche quanto si riferisce alla nota 2. in : Naomi
Campbell, la misura doppia del Vento Nero.
[7] Cfr.
Eric Berne, Fare l’amore, trad.it.
Bompiani, Milano 1971.
[8] Roland Barthes, op.cit.: pag. 58.
[9]
«Tanto basta per poter dire che la pensosità
cinematografica dell’immagine, nel sospendere il senso ed essendo il
carattere essenziale dell’ineffabile, ha la forma breve e vuota dello haiku e la verità dello
zen»:qui: Isabella Rossellini,l’immagine-zen e il trofeo di Thorstein Veblen.
[10] Cfr.
quanto scrive su gli osservatori
V.S.Gaudio in I corpi e l’occhio, Modi
di lettura e altre considerazioni sul sex-appeal, in “Fermenti”, n.
171-173, Roma 1986; cfr. anche nota 3. in: NaomiCampbell, la misura doppia del Vento Nero, qui.
[11] Per
la prospettiva studiata o opportuna, questo ricordo inerente
Carmen Russo potrebbe sembrare calcolato, visto il nesso che collega “Carmela”
con “Demetra”: dal “giardino”, che è il Carmelo, al “campo”, a cui si deve
pensare quando c’è Demetra, la dea greca delle messi. L’abbondanza, che è il sema fatalistico di Gimme Moore, in quanto Demetra mi dà l’opportunità di tirare in
ballo DEMETRA HAMPTON, che, all’epoca in cui le fecero,inopportunamente, fare
la Valentina di Crepax, non era mica
male come oggetto d’amore, specie se in alcune immagini il normomesomorfo, con
l’indice del pondus alto, che era, la qualificava come una moderna Demetra,
dalla compattezza terrestre e generosa.
Sempre in campo fotografico,
l’ostensione del deretano di Carmen
Russo, di fine anni settanta,mi fa trovare una felice comparazione, visti i
dati rilevati per una nostra inchiesta di cui trattiamo altrove, con una
modella del circuito Web Seamsfamiliar,
che, inizialmente, tra i dati fotografici raccolti, non aveva sollecitato la
nostra attenzione e che,ora,all’inizio del 2003, quando facciamo questa nota
aggiuntiva, dopo aver rilevato dati in un suo "pesronale” sito, ci ha fatto
correggere il tiro.
La modella in questione, una
normolinea mesomorfa bassa, quindi molto vicina alla struttura brevilinea di
Carmen Russo, nella Tavola dei Tipi Morfologici, elaborata per le Modelle del
circuito Seamsfamiliar e quindi per
le immagini in esso presentate, era stata dotata di una Polisemia irrilevante e
di un indice del pondus medio-alto,
ragione per cui il pondus erotico(5½)
non la poneva tra le stars di quella vetrina.
Dopo aver acquisito, come
dicevamo, altro materiale sia con nuove fotografie nel febbraio di quest’anno
sul sito Seamsfamiliar, sia con una
ricognizione sul suo sito Passionuk,
il suo indice Costituzionale(53.51), da perfetta normolinea mesomorfa, essendo
però, come abbiamo detto,una normobrevilinea, e quindi come se fosse dotata di
una “doppia misura”, pare che proietti un tasso di Iconicità veramente elevato.
Insomma, data sempre per
scontata l’insufficiente Polisemia e Complessità(come per Carmen Russo e
Demetra Hampton), il suo impatto iconico, essendo, lo ripetiamo, mesomorfa tra il limite normolineo e brevilineo, ha un assetto attrattivo che rende ferma
l’effervescenza e costante la
mobilità, o viceversa.
A mo’ di esempio, visti i
riferimenti al film Striptease di
Demi Moore, ve la mostriamo in questo documento alla sbarra verticale.
Gli Indicatori Globali di
PASSION, per un paragone non solo con la Demi Moore di Striptease ma anche con le altre donne in Tavola, sono:
ICONICITA’:X(9½)
COMPLESSITA’ : -(4)
PREGNANZA : +X(8½)
POLISEMIA: -(4)
TASSO GENERALE SEX-APPEAL: 6½/7- (specialmente in
certe pose e con un determinato abbigliamento intimo, molto curato dal suo
sceneggiatore e fotografo).
L’ Indice del Pondus ( 162.56
– (88+52= )140= 22.56), essendo al primo grado del livello medio-alto(che va da 21 a 26) e quindi al confine con l’alto( che va da 12 a 20), le dà, essendo
una normobrevilinea, questo delizioso culo iconico
da amorfo/sanguigna, l’opposizione
caratteriale che più di ogni altra dà sempre le chiappe così
delineate,definite,determinate e primarie e un’andatura tesa ed effervescente:
insomma , un deretano che ha un
effetto-seduzione di vero limite o
confine naturale dello spostamento oppure margine invalicabile dello slancio.
In questo compatto insieme
di Passion è condensato il consistente limite mesomorfo delle chiappe e quindi
la fermezza espressiva della normolinea e, allo stesso tempo, c’è la debordante
curva dell’effervescenza brevilinea e,quindi, la dinamica espressiva che essa
ha.