Fernando Acitelli | Diego Armando Maradona▐ La scheda del P.M. da "L'Assassinio dei Poeti come una delle Belle Arti"
(Roma, 1958; vive ivi col patentino di
fuochista accendendo e revisionando caldaie per il riscaldamento, anche se è
laureato in Lettere).
Titoli: Gli amplessi di Saint-Just, Pescara; La solitudine dell’ala destra, Torino 1998.
ma anche:
▐ DIEGO ARMANDO MARADONA
(Lanus, Argentina, 30 ottobre 1960;
interno, m 1,68 x 70 kg, brevilineo mesoendomorfo con indice costituzionale
negativo | peso/altezza +1.029 |; visse a Napoli).
Titoli: El Pibe de Oro; La mano de
Dios; El Oro de Equitalia; El Poeta de la Patada.
Inizialmente
si suppose che l’Assassino di Acitelli, non essendo costui né nella Tavola
dell’Arma, né nella Carta dei Porti Poetici, né negli Elenchi dei Lirici, dei
Contestativi o degli Epifanici, fosse da cercare nell’ambito dei piromani o,
quantomeno, estendendo la correlazione analogica, tra i produttori di
acciarini, accendini, accendigas, zolfanelli, cerini e minerve, e tra i
venditori di legna, carbone, carbonella, lignite, antracite, gasolio, kerosene,
gas naturale, metano, butano, ma anche tra chi faceva camini e caminetti, alari
e soffietti, canne fumarie e impianti di riscaldamento, caldaie, termosifoni,
radiatori, stufe. Si arrivò addirittura a congetturare che tra l’Assassino e la
Carboneria non c’era alcuna contrazione energetica, tant’è vero che il Poeta fu
rinvenuto da un tabaccaio o da un tabagista, non fu chiaro, se non da un
fumatore o un pipatore se non un contrabbandiere con ancora l’accendisigari
azionato.
Il Poeta,
che Stefano Giovanardi conosceva da molto tempo da quando ancora studente gli
si “parò davanti con un mazzetto di poesie dattiloscritte”[i],
sospettosissimo nei confronti di qualsiasi forma di canto libero, non fumava la
pipa ricurva né quella di Sherlock Holmes, né amava il tabacco trinciato o
quello turco, se mai lo zenziglio da naso, o il macuba forse?, né ebbe mai a
che ridire su un tabaccaio né su una tabaccheria. Insomma, si fece molto fumo
all’inizio e non solo per via del mozzicone trovato accanto all’accendisigari.
L’effetto termoelettrico o l’effetto Seebeck e la linea isotermica raggiunsero
un punto critico anche perché, per via della sua ultima raccolta di poesie, si innescò il
mendace teatrino del poeta-fuochista che sul tavolo in un bar con Totocalcio
scriveva versi sui suoi idoli della
domenica sperando che qualche giornale glieli pubblicasse.
Così, vista
l’innegabile connessione dell’Assassino e del Poeta con i calderai,
considerando che se un fuochista dedica un canzoniere al calcio usi non il
fuoco dei calderai ma il linguaggio o la lingua-gergo dei calderai, seppur per
suggestioni atletiche, si consultò John Trumper, l’irlandese, o gallese che fosse, autore di Una
lingua nascosta, saggio sul linguaggio dei quadarari[ii],
che, stupefatto per l’epica dei versi di Acitelli[iii],
ebbe a dire che, sì, i quadarari hanno gerghi che vanno dall’ar(a)baresco di
Isili in Sardegna all’arvâr di Tramonti in Friuli, dall’ammašcante di Dipignano
in Calabria al vecchio ciàmbrico del Lazio e che hanno anche per i loro
figlioli stipendiato maestri come i dottori di leggi e notai tra gli otto
professionisti(Dottori fisici, speziali, dottori di legge, notai ed un
“apprezzatore”), e che pertanto si differenziano dai proprietari terrieri e dai
contadini piccoli proprietari.
Sentito
questo, e senza aver consultato né Ageno, né Ascoli, né Biondelli sulle lingue
furbesche, né Ferrero, né Guiraud, né Pellis, né Cesare Battisti, né
Caldognetto, né Solinas, né G.Sanga[iv],
il P.M. vide subito fumo( sullazzijò,
come se stesse fumando una sigaretta) e, perciò, pensò al fuoco( ruffu, russu, gli suggerì Trumper) per informare tutti i Poeti che avevano
un cognome con l’elemento del fuoco che erano indagati: Ruffato, Ottavio Rossani,
Amelia Rosselli, per via anche dei Rosselli che facevano i fiammiferi, Tiziano Rossi[v], Roberto Rossi Precerutti, Ruffilli, Antonino Russo, Gian Paolo
Roffi[vi], Pino Ruffo, Silvio Raffo, ma anche Lucia
Sollazzo e V.S.Gaudio (per via
del godimento con cui si “sullazzijava”).
Naturalmente,
finché questa supposizione fu sul fuoco fu fatta bollire: fu allora che dalla
fornace o dalla forgia del calderaio si passò al pallone, che era il tema del
canzoniere di Acitelli.
Il P.M.
cominciò dall’alto, da Saba(la
Triestina), continuò con Sereni(la
partita tra prigionieri), con Raboni(la
“zona Cesarini”), con Cucchi(l’Inter
anni cinquanta), e qui, poi, l’indagine si estese anche ai radiocronisti di
“Tutto il calcio minuto per minuto” per via del fatto che al Poeta Maurizio Cucchi fece seguito il
giornalista della radio Riccardo Cucchi.
Si stava pensando all’escussione di tutti i calciatori, dai grandi del passato
fino a quelli in servizio, cui Acitelli aveva dedicato i suoi versi, quando il
P.M. venne a capo di un curioso episodio:
Diego Armando Maradona, che, nel
1986, compose alcune poesie per “Tango”
e che quindi fu il pioniere del genere della Poesia del Pallone, amareggiato
per averle dovuto tenere nel cassetto perché Staino disse che erano poco argentine, inviò una lettera alla
Procura in cui si autoaccusava dell’omicidio di quell’ex calciatore dilettante
e poeta-fuochista per i tipi dell’editore Ainaudi(così
scrisse l’argentino: “Aìnaudi”, rendendo “Ein” foneticamente alla tedesca forse
per via di quei famosi forni). Naturalmente, el Pibe accluse sue composizioni
che, nella redazione e traduzione di V.S.Gaudio, sono state acquisite agli atti[vii].
[i] “L’Espresso”, 16 aprile 1998.
[ii] Rubbettino editore, Soveria
Mannelli 1992.
[iii]
Ad esempio:
“Dino
Zoff”: Con criteri di
ragionevolezza,/placido voli senza esultare./Educato alla scuola del
Cadorna,/ogni sortita è un’epistola morale.
“Giancarlo Antognoni”: Figliolo di
città-fazione,/d’un campanile ricco di notari,/messeri, pictori et speziali.
[iv] Sono autori e linguisti che hanno
compiuto studi sui gerghi e la loro funzione; nello specifico, Ageno si è
occupato del furbesco antico, Guiraud dell’argot, Ferrero dei gerghi della
malavita dal ‘500 ad oggi, U.Pellis del gergo di Tramonti, di Claut e di Isili,
Cesare Battisti del Taròn, E.Caldagnotto ha dato un contributo ad un dizionario
gergale italiano con la sua tesi di laurea inedita, G.Sanga si è occupato del gergo
dei pastori bergamaschi e dei calderai di Castelponzone, G.Solinas ha curato un
glossario del gergo della malavita veronese nel 1950.
[v] Tiziano Rossi, Quasi costellazione, Milano 1984.
[vi] Gian Paolo Roffi, Madrigali, Reggio Emilia 1986.
[vii] La raccolta si intitolava EL
POETA DE LA PATADA: comprendeva: 1) LA PIEL HERMOSA; 2) LA BOLA DE LA
ANGUSTIA; 3) EL PELUDO DE TEOR; 4) EL VALOR DE LA VIDA; 5) A LA TARDE,ESTE
ESTADIO VACIO; 6) LOS FUTBOLISTAS; 7) PELOTA. C’era anche una nota critica del
traduttore che, qui di seguito, trascriviamo: “La poesia di Maradona è
trasparente. C’è la stessa luce che brilla nel suo gioco, e quell’ondosità di
metafore(che toglie il respiro) così selvatica, così fantastica ed elementare,
allo stesso tempo. Poeta vago, concreto
e malinconico, metafisico. Triste e ludico, gioioso e assente. Una grande
prova, all’altezza dei Poemas di Borges e di La
destrucción o el Amor di Vicente Aleixandre(Nobel 1977). Sempre grande
el pibe, sia di piede che di testa”.
Riproduciamo
tre poesie:
● LA PIEL HERMOSA.
Cuánta tristeza en una flor de la primavera
Cuánta vacilación de la pluma o de la pera.
El gesto de un cuello, el color de la rosa
Tu
mano que se aparta como el día
El sol delicado tiene una quietud nadería
Pero la piel hermosa de Heater es una otra cosa.
|Quanta tristezza in un fiore della
primavera
Quanta esitazione della piuma o
della pera.
Il gesto di un collo, il color della
rosa
La tua mano che si allontana come il
giorno
Il sole delicato ha una quieta
nullità
Però la bella pelle di Heater(Parisi,ndt)
è un’altra cosa.|
● EL
PELUDO DE TEOR.
El
universo tiene la vastedad
El cuerpo es una musica
Un tango-sombra o pasion de amor
Una fabula del tiempo o una ciudad
La pelota es Napoli, el peludo es Collovati de
Teor.
|E’ vasto l’universo
È una musica il corpo
Un tango-ombra o passione d’amore
Una favola del tempo o una città
Il pallone è Napoli, il peloso è
Collovati da Teor.|
● LA BOLA DE LA ANGUSTIA.
Las
mariposas vuelan sobre los lagos
Cuando
canta la selva y el sol quema
Punto
invisible, o azules besos
En
la bola de futbol angustia suprema.
|Volano le farfalle sui laghi
Quando la foresta canta e brucia il
sole
Punto invisibile, o azzurri baci
C’è nel pallone una suprema
angoscia.|
Manu Chau | Si yo fuera Maradona (La vida Tombola) | by Kusturica
dal Fascicolo del P.M. la Scheda di Fernando
Acitelli / Diego Armando Maradona in:
Anonimo del Gaud, L’Assassinio dei Poeti come una delle
Belle arti, © 1999-2003.