Quel suo caro amore con la faccia insolente: disegno di Salvatore Toma 20.10.1983, da "pensionante de' saraceni" lecce, luglio 1984 |
Il nageur
grigio e l’indice costituzionale di Nadia Campana e Milly Carlucci.
La Stimmung
di V.S.Gaudio con Salvatore Toma sul suo caro amore con la faccia
insolente
ÂIn
memoria di Salvatore
Toma, che nel mese di maggio era nato,
e
di Nadia
Campana,per quell’infelice ultimo mese di maggio
□
Certo che non era mica per lei che
andavi al mare in bicicletta o in
autostop
e quando la lessi, credimi, sul Pensionante de’ Saraceni
del luglio ’84 e pensai che se avessi
rivisto
Nadiella Campana, erano anni che non ne
sapevo
più niente, da quando col libro Passio Laetitiae et Felicitatis
di Testori mi avevano rubato anche quella
sua
fotografia in cui era sulla spiaggia di
Rimini
d’inverno, le avrei letto la tua poesia
e le avrei detto che non ero un tipo da
spiaggia
e che nonostante il mio indice
costituzionale
longilineo preferivo stare sotto l’ombrellone
magari in calzoncini e con la canottiera
come se fossi un parente di Salvatore
Giuliano
e che avrei voluto vederla in un nageur
della Maison
Lejaby che, forse, allora
non li faceva ancora, non rosso, come
quei suoi pantaloni rossi, ma blu, no,
nemmeno blu, grigio su quella spiaggia
di Rimini che è grigia, ma forse le avrei
detto che avrei voluto vederla con quel
nageur grigio sulla spiaggia di Milano
Marittima che se ne stava sdraiata
a prendere il sole, non le avrei detto
che la faceva più bella, il sole che
illumina il tuo culo:questo le avrei
detto:
e
lei mi avrebbe guardato di traverso
da quel suo modo di sdraiarsi sulla
sabbia
che solo una che aveva l’indice
costituzionale
di Nadiella ed era nata a Cesena
poteva avere stando sdraiata sulla sabbia
di Milano Marittima e io che non andavo
in bicicletta, per via dell’Angelus di Millet
come lo intendeva Salvador Dalí, ma li
stai contando i Salvatore che entrano
in questa Stimmung, ci credi che la
seconda
consonante del mio acronimo possa
equivalere a Salvatore? E che una volta
Nadiella, in via Barberia a Bologna, con
la Passio Laetitiae
et Felicitatis di Testori
voleva darmi da leggere una plaquette di
Antonio Salvadori, con cui, forse, aveva
fatto il liceo vicino alla Biblioteca
Malatestiana
del quarto d’ora di Lucrezia Borgia e
quattro secoli
dopo di V.S.Gaudio?
Nadiella, in quella sua fotografia sulla
spiaggia di Rimini d’inverno, non aveva
la faccia insolente e nemmeno l’aria da
padrona perché di certo non aveva lo
zio di quello strano zio del tuo amore
che non era mica per lei che andavi
al mare in bicicletta o in autostop,
i treni, manco a parlarne, qui da noi,
o un motorino a 48 di cilindrata come
quello di quell’altro mio zio strano
che, quando ero fanciullo e stavamo
a Cervia, mi portava a giocare a flipper
in una grandissima sala giochi di Milano
Marittima
e una volta incontrammo Gino Paoli
accompagnato da uno che prendeva
i gettoni e glieli metteva nelle
macchinette
e lui, il cantautore del Cielo in una
stanza,
giocava e lui sì che aveva la faccia da
padrone
e che non andava al mare in bicicletta
o in autostop e non guardava nessuno
di traverso,e non era arrivato in treno,
ed era già pelato e quel mio zio strano
non faceva che dirmi “Ammazza se è
loffio!”,
adesso quando ripenso a Nadiella in
quella sua fotografia ed era d’inverno
e aveva una sciarpa, e a guardarla
quella sua foto adesso che me l’hanno
fregata e già allora quando uscì questa
tua poesia sul Pensionante de’Saraceni
e che avrei voluto farle leggere, oppure
no, perché avrei dovuto farle leggere
questa tua poesia, non era mica per lei
che andavo al mare e figurati se ci
andavo
in bicicletta o in autostop, e nemmeno in
treno? E metti che l’avrei rivista a
Milano
dove c’eravamo conosciuti e a Milano non
c’è il mare e come faceva a sdraiarsi
sulla sabbia,
oppure metti che se ne stava al bar in
camicetta bianca un po’ scollata
e il bar era di un tipo strano della ‘ndrangheta
che mi guardava di traverso
per via del fatto che ero già “una
colonna
della Disney” come mi diceva Elisa Penna
e c’era la luna e a Milano, hai visto mai
le notti chiare a Milano? E le dicevo:
sono venuto per questo tuo modo
di sederti, ragazza mia ricordo il tuo
pondus rosso in via Barberia ma anche
in grigio sei sempre un portento da
indice
del pondus
16, per come lo calcolo
io, e che per la tenerezza con cui guardi
il mondo non sarà mai un indice insolente
anche se vai in bicicletta, e, se fosse
accaduto,
e se tu non fossi andato al mare in
bicicletta,
per la sua faccia insolente di chi sa
di essere amata con certezza
e per le scosse luminose delle alghe
per la fuga del granchio
per la speranza di avvistare
in lontananza una sirena,
adesso questa Stimmung non l’avrei
scritta[i]
perché sareste vivi?
Questa è la cover della cartella dal titolo TOMA Le rane hanno il pancino chiaro curata per le edizioni Dopopensionante da Maurizio Nocera e Antonio Verri e tirata in 199 esemplari nel 1988 |
[i] La verità è che l’avrei scritta lo stesso, per via di una
connessione che fa da analemma esponenziale di quello che potremmo chiamare il
mio oggetto “a” fondamentale:nel paginone centrale di quel Pensionante de’Saraceni,
uscito a Lecce nel luglio 1984, un anno prima del suicidio di Nadiella Campana (che aveva fatto la tesi su Antonio Porta),
c’erano a destra 8 poesie, tra cui la numero 5 su cui è stata fatta questa
Stimmung, di Salvatore Toma, che morirà suicida nel marzo '87 (dopo che Antonio Porta lo aveva pubblicato su "Alfabeta"), e, a sinistra, c’era un testo,
estratto dai miei Oggetti d’amore,
quello su Milly Carlucci, che,
vai a vedere, è nata 10 giorni prima di Nadiella
Campana, e che, a misure fatte, poteva avere, all’epoca, come appariva in una
fotografia pubblicata su “Eva Express”(n.48/1980),
lo stesso indice del pondus 16 di
Nadia Campana, che, è sicuro, a differenza della soubrette, aveva letto Michel
Foucault: questo mio testo era illustrato da un disegno di Salvatore Toma,
della stessa serie con cui illustrarono le sue poesie a fianco. L’indice del
pondus 16 è alto: “Nella Tavola dei Tipi
Morfologici, [Milly Carlucci] è una longilinea
mesomorfa al pari di Christie Brinkley e di Simona Ventura, di Sofia Loren
e di Lorella Cuccarini. Nella Tavola del Pondus Erotico, ha un indice del
Pondus alto che viene incrinato dalla
insufficiente polisemia. Nella Tavola del
Significante Somatico, l’opposizione Primarietà/Secondarietà
certifica questo gran culo della Milly Carlucci ventiseienne, documentato da “Eva Express”: V.S.Gaudio, Milly Carlucci, splendida ragazza mass-media e il profilattico di Michel
Foucault, in: Idem, Oggetti d’amore. Somatologia dell’immagine
e del sex-appeal, Bootleg Scipioni, Viterbo 1998: pagina 46.
Il disegno di Salvatore Toma per il testo su Milly Carlucci nel pensionante de' saracenidel luglio 1984 |
Non abbiamo rinvenuto la foto di cui al 48-1980 di "Eva Express": abbiamo la cover di "TV sorrisi e canzoni" n.32-1980 |