L’ellisse
della BEF e la partita del gaudio di
ELISE
I. In questa storia che avrebbe potuto
costituirsi come piacere singolare
alla Harry Mathews, in un determinato luogo del mondo, ad Adelaide, a Praga, a
Torino,se non a Palermo o sull’isola di S. Pietro, a Barcelona o a Madrid, a
Marseille se non a Ghawdesh o a Gozo, che dir si voglia, anche a nord dello stretto di Bering o nello
stretto di Malacca, che passò in un’altra
Lebenswelt dell’Aurélia Steiner del poeta[i], una giovane donna
festeggia il compleanno sfidando la sua amica bionda a bigliardo per la prima o
la millesima volta. Ma non è quella ventunenne di Sevilla, che, inginocchiata a
un confessionale della cattedrale della città spagnola, sta dichiarando la sua
inveterata abitudine a masturbarsi. [ii]. La giovane donna, che è
nel piacere singolare del poeta, che non è quell’uomo che si masturba
contemplando una poesia di Wang Wei, finemente ideogrammata, seduto su una
stuoia di paglia nella sua soffitta di Mukden.[iii] La centaura con la
passione del biliardo di sicuro si è già
masturbata , la prima o la millesima volta, facendo colazione con una
speciale marmellata connessa a quella che è la passione, secondo Fourier, correlata al suo segno zodiacale, quello
solare, per quanto è dato sapere al poeta. Il poeta è ormai nel contro-freudismo: il sentimento non è la
trasformazione sublimante di una mancanza ma al contrario l’effusione panica di
un appagamento. Anzi è nel piacere unico di Fourier: come l’utopista francese è
solo contro tutti, soprattutto contro tutti i Poeti, e anche i Filosofi, contro
tutte le Biblioteche e anche le case editrici, egli solo ha ragione, la ragione
del piacere, che è Unico e ha quindi una sorta di carattere incendiario:
parlarne brucia, prende, spaventa, non si può rivelare troppo bruscamente il
piacere, fosse anche un lieve svelamento di questa possibile passione per la
marmellata di arance e del biliardo, e allora come Fourier, il poeta prova come
una sorta di obbligo profilattico di freddezza.
II.
Ma ha i numeri costituzionali, per il calcolo del
piacere, prima li ignora volutamente i numeri della
giovane donna, e, poi, se ne serve per il piccolo calcolo del piacere, dopo
che lei ha svelato al poeta di essere dentro l’oralità della sensualità fourierista; Fourier, lo sapete, l’abbiamo
già detto, rivendica i diritti della
libertà erotica e non la descrive sensualmente; la ragazza, con quella bocca
mercuriana che si ritrova, e il bordo sottonasale, ha invece un’oralità seria, gaudiana, oserei dire,
con alterigia, quella del senso delle distanze, quella di chi ha un eccezionale
concetto di se stesso, avrebbe detto Moricand a Henry Miller,quando era suo
ospite[iv]: la preoccupazione
costante di farsi notare si traduce
perfino nel modo di camminare, che, riportato qui, per il nostro oggetto
d’amore, sembra una banalità, invece, ancora riprendendo dalle qualità e dai
difetti, per chi nasce sotto il segno del Leone: guardatela: è mansueta, che
dignità che ha, ed è insolente e istrionica, una natura fiera, appassionata,
col gusto delle maiuscole e degli estremi, che superba briccona, che ha il dono
di sublimare tutto, ed è eroica ed è capace di dedizione, purché, facendosi mia
devota, questa dedizione abbia stile e superbia, monomania di grandezza e
mistica possessività, con quel portamento e la voce, lo zelo e l’entusiasmo
quasi religioso del suo culo, per come crede che nella vita ci siano delle
missioni speciali, ha qualcosa della mia amica torinese C.G. e presumo lo
stesso pelo, pari allo splendore dello sguardo e del naso, e anche allo stile
nello svelare al poeta, a tavola, tra i tanti convitati, che non porta le
mutande o, se le porta, è per togliersele, almeno quando gioca a biliardo, e ha
chiuso le tende a chi stava giocando, e scommettendo, a somma zero[v].
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IV.
Dandole l’altezza pari a 178 cm, e non a quella
corrispondente a 5’10½”, con Bust a 32”, waist a 23 e hips
pari a 35”, più o meno 89 centimetri, l’indice
costituzionale potrebbe essere nella esattezza assoluta del limite della longilinea
ectomorfa/mesomorfa:50! Questo è il calcolo: 89 x 100=
8900 diviso altezza 178= 50.[vii] Con l’altezza pari a
179, avremmo un I.C. pari a 49.72, e lo stato
costituzionale di Elise Crombez sarebbe quello di una longilinea ectomorfa, che, non ci sono dubbi, è lo stato in cui si
è trovata quando ancora non era trentenne. Ci sono delle schede che le danno un
peso medio di 52 chilogrammi, che, anche in questo caso, dovrebbe essere quello
formalizzato per le schede di Elise ventenne: a guardarla in quello stato
somatico, è questo l’indice del pondus:
178 – (peso 52+ hips 89=)141= I. P. 37,
che è da lì che comincia l’indice denominato “Basso”. Se, invece, guardiamo meglio alcune immagini di quegli
anni, vediamo che dovrebbe pesare, con quell’altezza, almeno 55, 56 chili, e
allora l’indice del pondus sarebbe
piuttosto questo: 178- (peso 56+ hips 89=)145= 33, che è compreso nel valore denominato “debole”[il valore va da 36 a 32, più
decresce più si avvicina al valore “medio”(31→27)]. Il visionatore attuale, l’autore dei nuovi oggetti d’amore,
adesso, per come è messa anche nella campagna dell’Agent Provocateur, le dà un peso di 65 chili, che è formalmente compatibile con l’Indice costituzionale
pari a 50, che, l’abbiamo visto, sarebbe
proprio al limite tra lo stato ectomorfo
e quello mesomorfo: tra
l’inafferrabilità e l’incostanza ectomorfa e l’impassibilità e la superbia
mesomorfa longilinea; se fosse proprio così, l’indice del pondus di Elise Crombez come “Briccona equinoziale fourierista” sarebbe questo: 178 – (peso 65 +
hips 89=)154= 24, che è “medio-alto”(il valore è compreso tra 26 e 21). Nell’alfabeto
mnemonico, con questo indice, avremmo la combinazione tra N e R, per cui potremmo ottenere il sostantivo-archetipo “NoyeR”,
che è la “noce”, e al poeta-visionatore gli prende un colpo: il nuovo oggetto
d’amore, nello zodiaco celtico, sarebbe nata sotto il segno dell’albero Noce, che, per come è connesso anche alla
costellazione del Piccolo Cane, ha un abbinamento mitologico in cui tra il dio Llyr,
quello che regna sull’Oceano, sui fiumi e sui torrenti, e la sua bella amante infedele e ninfomane,
trasformata per questo in un Piccolo Cane[viii], abbiamo il
correlato somatico della sensualità fourierista, fisiognomicamente espresso dal
naso e dal bordo sottonasale e che ha come significante somatico il pondus da Indice 24, in diffrazione di 12” con la
vita[ix] e di 3”
con il busto, l’allure e il culo della Briccona
Equinoziale fourierista.
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V. Insomma, l’indice del pondus, supporto somatico come passaggio,
misto, transizione, neutro, banalità, ambiguo, o, semplicemente supplemento,
l’ottavo, la parte legale dell’errore, che, nella Civiltà, rappresenta le
persone felici. La nocepesca, scrisse
Barthes, nel sistema fourierano, è una di queste transizioni, ammortizza
l’opposizione della susina e della pesca , come la cotogna ammortizza quella
della pera e della mela: fanno parte dell’ottavo di questi frutti, un po’ come la
melarancia, o la clementina, insomma ha il pondus e il segno della noce, spazio
del Neutro, in cui viene anche la marmellata di arance, per via del segno
occidentale del Leone[x], e
quindi con questo 24, questo supplemento di classificazione, Elise combina i regni, le passioni e i
caratteri, nella duplicità dei contrari, congiunzione di estremi, e può in tal
modo prendere per forma emblematica l’ellisse,
che ha un fuoco duplice, ma guardatela, avete visto come cammina e come si
mette piegata con la stecca sul biliardo, ha un fuoco duplice, nella duplicità
di contrari: il poeta-visionatore, da una parte, che è dello stesso segno
solare, e della stessa marmellata, e dello stesso segno del Piccolo Cane-Noce,
“iracondo e lussurioso, e se prenderà una donna a lui affine sarà ancora più
lussurioso”, dice il Livre d’Arcandam
e aggiunge: “La fanciulla nata sotto questo segno avrà il petto largo e grande,
le cosce snelle e minute, ciò che è indice di grande cuore”[xi], cosa
che andrebbe riformulata per via dei 32” di petto, che non è largo e grande,
minuto e ectomorfo, e il grande cuore le verrà alla nostra fanciulla del Leone
dall’entusiasmo religioso e dallo zelo della sua allure e dei suoi fianchi, e
con questa inversione sintagmatica, la sintassi per questo può produrre la
massima immoralità, Elise Crombrez è dall’altra parte del fuoco duplice, e allo
stesso tempo è lei che alimenta il fuoco duplice, il poeta fa il piccolo
calcolo di Fourier, che fa largo alla fantasmagoria del dettaglio adorabile. L’indice
costituzionale, 50, essendo
pari a L=5 e S=0, questi supplementi attiva:
innanzitutto, lo stesso nome della modella ELISE, che è 50, e quindi il sintagma potrebbe contenere Elise e Noce, e quindi la leggenda celtica del Piccolo Cane e del Dio Llyr;
e se tiriamo dentro un altro ottavo,
o supplemento che sia, con il 24 come “NieR”, che è lo schema verbale di
“negare”, o con il 24 come
schema verbale “Noyer”,
“affogare”, “annegare”, e anche “ingolfare”, avremmo da amare una scena in cui
ingolfare Elise o anche una proairesi in cui negare, annegare, affogare Elise.
Altri passaggi: il 50 di Elise è anche il 50 di “Laisse”,
“guinzaglio”, che, abbinato con la “noce”, che è “noyer”, 24, rinvia
al segno celtico e quindi al guinzaglio per il Piccolo Cane, che, in questo
fuoco duplice, è anche il segno del poeta-visionatore, e quindi il guinzaglio
potrebbe essere per chi guarda e fa largo alla fantasmagoria del dettaglio
adorabile; 50 è anche
“Luxe”, che è
alla base della lussuria e alla modalità espressiva della modella e del suo
segno solare, e anche del sibaritismo che afferisce anche al poeta. L’ellisse,
che è il geroglifico geometrico dell’amore, scrive Barthes[xii], ma
anche delle erezioni del (-phi) del poeta,
aggiungo io, per Elise Crombrez, potrebbe essere il geroglifico geometrico della sua allure equinoziale da
briccona fourierista: il significante /noce/
combinato con il significante /piccolo
cane/ e il significante /luxe/
con il significante /elise/, e anche
il significante /laisse/, per un
fuoco, se non /Alizé/, “aliseo”, e il
significante /noir/ con /noyer/ “ingolfare” o “annegare”, per
l’altro fuoco, questo geroglifico
dell’ellisse di Elise è il geroglifico
del lussismo (che in Fourier raccoglie le passioni sensitive, una per ognuno dei cinque sensi, e, nel sistema
della moda, si fa presto a esaltare la passione dello straripamento tra tatto e
vista, che, quando è esaltante, è sensuale e sublime, o superba per via
dell’allure del nostro oggetto d’amore, che demoltiplica la passione standard,
nel sistema della moda, che è essenzialmente romantica come la Composita fourieriana) o del sibaritismo dell’erotica saracena del
poeta.
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VI. La partita, che è come la partouze,
se non una partizione, qui al
biliardo nel video della campagna di Agent
provocateur, è come il party in Sade
e Fourier: se guarda il poeta, è la forma più alta del gaudio sadiano, possiede
questo triplice carattere: è una cerimonia pseudomondana, una pratica erotica,
un atto sociale per un piacere singolare. Il primo carattere serve per la prima
fase dell’erezione secondo la scala di Eric Berne: il primo grado di turgidità,
quando in società l’attante “può appena accorgersi di essere eccitato, e non si
sente imbarazzato perché di solito il rigonfiamento non può essere notato da
chi gli sta intorno. Questa condizione può essere definita ‘eccitazione
mondana’”[xiii]; il secondo combina la
pulsione del poeta-visionatore con la pulsione dell’attrice, come se stessero
realizzando in quel momento della presa in visione la proairetica del dettaglio o supplemento
passionale dell’attrice combinato con il dettaglio passionale del visionatore; il terzo, come nel party
fourierista, conosce due chiusure, quella del tempo e quella del luogo: è
socialmente liquida, nella rete, è singolarmente liquida, il piacere singolare
bagna o annega la traccia del luogo originale, quella sala col biliardo, che
diventa un luogo chiuso come lo è quando c’è il cosiddetto “amore” o,
semplicemente, il party del gaudio,
dove si completano, si sigillano le unioni abbozzate in baccanali, salve di
natura semplice o sedute di abbordaggio.
VII. L’ellisse della BEF, che è Elise Crombez che si fa in questa partouze del biliardo e con questa partita la beffeggiatrice del
poeta-visionatore che odia tutti i giochi a somma zero, figuriamoci il
biliardo, tanto che possa essere fatta in quanto Briccona equinoziale fourierista, lei che è nata a cavallo del
solleone,e a cavallo del poeta, è il geroglifico di Elise che fa Bef al (-phi) del poeta-visionatore, come se fosse il doppio della “Bifle”[xiv] e
perciò meno liquida, e anche meno solare, la Briccona equinoziale, non
dimentichiamo che ha ben tre pianeti in Bilancia, segno dell’equinozio, che
possono fare il mezzopunto con la Luna, che è in Vergine,quasi lo stesso punto in cui l’altra Briccona
Fourierista, la BED, ha il sole della
marmellata dei fichi, tanto che quel mezzopunto tra Luna(in Vergine) e
Saturno/Marte/Plutone(in Bilancia), a cavallo tra l’estate che se ne sta
andando e l’autunno che è già venuto, che cosa potrebbe essere se non il mezzopunto della BEF, come se facesse
con il mezzopunto di tre marmellate: quella di arance, per Mercurio e Sole in
Leone; quella di fichi, per la Luna in Vergine; quella d’uva, per il trittico
in Bilancia[xv], tra vanità, equilibrio e
tenerezza, zucchero dell’allure, l’ellisse del lussibaritismo, geroglifico che, per contrasto,
collegamento e progressione, anche per quel significante fisiognomico del bordo
sottonasale, che è quello della sensualità fourierista che è soprattutto orale,
insomma la BEF come una contro-Bifle, non ha e non pone quelli
che possono essere i diritti di una semantica barocca, fa una bifle
più lenta e zuccherata, meno liquida, più mansueta e istrionica, più
appassionata e meno orale, più callipigia. E’ la Bifle a pelle di culo (e
anche a pelo, che, per l’idioma della
BEF[xvi],essendo
poil , allittera più largo) ; d’altra parte, anche per la BED, anzi
è da essa che è derivata la fenomenologia per l’elogio della pelle( e del
pelo, è naturale) del culo dell’attante
che si fa,nel passaggio al meridiano del visionatore, analemma esponenziale del
suo oggetto “a”.
│→V.S.Gaudio ▐ I
nuovi oggetti d’amore ▬ L’ottavo della passione dell’agent
provocateur Elise Crombez.
[i] Sulla base dell’Aurélia Steiner di Marguerite Duras.
[ii] Cfr. Harry Mathews, Piaceri singolari, trad. it. ES, Milano 1993: pag. 40.
[iii] Ibidem. pag. 41.
[iv]
Cfr. V.S.Gaudio, Miroir d’Hétérotopie.L’esotopia
di Henry Miller, in: A.Gaudio, Il
limite di Schönberg. Ricerche estetiche con testi di
V.S.Gaudio, Prova d’Autore di Nives Levan, Catania 2013: pagg. 89-97.
[v]
Elise Crombez, con l’avversaria bionda nell’Agent Provocateur, chiude le tende
su questo gioco a somma zero e scompiglia il copione del team Ecate, facendosi,
perciò, “nuovo oggetto d’amore” del poeta-visionatore: “Il team Ecate ne aveva
ben donde di arrabbiarsi. Accade infatti con una certa frequenza che perfino
fra i più incalliti giocatori a somma zero ve ne siano alcuni che si stancano
della loro ideologia e passano al nemico”: Paul Watzlawich, Giochi a somma diversa da zero, in:
Idem, Di bene in peggio. Istruzioni
per un successo catastrofico, trad. it. Feltrinelli, Milano 1987.
[vi] Cfr. Il calcolo del piacere, in: Roland Barthes, Fourier, in: Idem, Sade,Fourier,Loyola,
trad.it. Einaudi, Torino 1977:pag.71.
[vii]
Cfr. V.S. Gaudio, Come si calcola
l’Indice Costituzione e l’Indice del Pondus, in: Idem, Oggetti d’amore. Somatologia dell’immagine, Bootleg Scipioni,
Viterbo 1998: pagg.71-77.
[viii]
Cfr. Carol Carnac, Il Piccolo Cane-Noce,
in: Idem, L’Astrologie Celtique,
Editions Sand, Paris 1986.
[x]
Cfr. La
marmellata vanitosa, in: Marisa G. Aino & Vuesse Gaudio, Lo Zodiaco delle Marmellate, small-book
allegato a “Cip & Ciop” n.35, The Walt Disney Company Italia, Milano
settembre 1992.
[xi]
Max Jacob-Claude Valence, Specchio
d’astrologia, trad. it. Adelphi, Milano 1978 : part. LEONE, pagg.81-82.
[xii] Cfr. Roland Barthes, Il geroglifico, in : Idem, Sade,
Fourier, Loyola, trad. it. Einaudi, Torino 1977: pag.86.
[xiii]
Eric Berne, La potenza virile, in:
Idem, Fare l’amore, trad. it.
Bompiani, Milano 1971.
[xiv] Contraction des mots “ bite ” et “ gifle ”, ce terme
poétique et fleuri désigne une pratique qui consiste à gifler son (ou sa)
partenaire avec sa bite, ou du moins à imprimer un mouvement de tamponnage sur
la joue avec le gland. Si est la « biffle » : e doublement
du “f” est là pour caractériser la vitesse d’exécution.
[xv]
Cfr. Marisa G.Aino & Vuesse Gaudio, Lo
Zodiaco delle Marmellate, The Walt Disney Company Italia, ed.cit.
[xvi] La BEF, per il suo
idioma di provenienza, essendo nata nell’Hainaut, potrà darsi come FEF,
Friponne Equinoxiale Fourieriste, che, sempre per via di quel certo
incantamento ainico, quello che chiamammo il “bagliore ainico”, allittera sotto
sotto lo schema verbale Fèer,
“fatare”, “incantare”, ma anche il sostantivo-archetipo Feu, “fuoco”, “luce”, “fanale”, “faro”; e anche il
sostantivo-archetipo Fève, “fava”:
nell’alfabeto mnemonico la “f” è equiparata alla “v”.