La Maestra della Dottrina del Ponte.


ph. by Thomas Whitehouse
Sutta della Maestra della Dottrina del Ponte per il poeta-visionatoreD
1. A vederla così quella volta con l’indice della mano destra a farmi da indicatore deittico, e quel muso, lo sguardo, quel naso, la fascia e il taglio della faccia, il poeta-visionatore non poté non pensare al triangolo tra Mercurio e Plutone e all’angolo piatto tra Lilith e Venere e al suo podice 17x54, e allora il suo (-phi) fu afferrato dal suo Marte teso lungo il meridiano del poeta, fu dentro la decima disgrazia che come piacere singolare manca solo un grado per il Medio Cielo del gaudio.
2. Sono venuto per interrogarti, essendo libera dal desiderio, ti prego, dimmelo se posso andare solitario come un rinoceronte solo a vederti  sublime con quel muso e la faccia che è un vasto oceano silenzioso o un lago ricolmo.
3. Mi insegnerai la condizione ascetica, come se fossi la custodia di un rasoio, chi, premendo la lingua contro il palato, cosa stringe, la mente aperta, il ventre, l’immaginazione, il distacco, quale condizione di perfetta purezza perduta?
4. Il poeta-visionatore alla vita in solitudine si allena e nella solitudine egli troverà tanto diletto fino al gaudio,  che con quella sua deissi lei irradierà nelle dieci direzioni.
5. Essendo la Maestra della Dottrina del Ponte, così regolata com'è la sua condotta e la chiara visione che ne prende il poeta, a questo visionatore: 
Ti insegnerò l’ardua, difficile condizione ascetica nella lunga ascesa al meridiano; ecco, io te la espongo, dalla faccia e dal muso, lo sguardo e il naso, con il dito teso te la indico: mantieniti saldo, sii forte.
6. Preserva la mente da distrazioni, procedi calmo e non arrogante, bada che non passino donne ad allettarti, vincola il tuo desiderio tra il mio dito, la faccia  e il muso.
7. Dedicandoti con fermezza alla pratica, trascorsa la notte, non esultare a casaccio, osserva il silenzio e non andare con la scodella fra le mani, accontentati di poco, tra l’ingordigia e il desiderio, estingui l’avidità, lungo il meridiano il (-phi) avrà la continuità e la lunghezza fino al crepuscolo.