La portiera nel "rombo di Lacan" del poeta-visionatore ◊



è raffigurata anche in >   questa shutterstock 
riguardante Laura Giuliani, portiere della Nazionale
che para a terra, è di Bagu Blanco : 
nel pacchetto da 25 immagini vi verrebbe 90 euro; 
singola, la danno a 175 euro: cfr. la nota iv

Il portiere femminile della cosiddétta 

Nazionale di calcio|
L’inventore del portiere femminile in una squadra di calcio, ancorché non sia la squadra della cosiddétta “Nazionale”, è un uomo malinconico, che di rado si toglie il cappotto, anche durante gli allenamenti, e desidera vivere in un universo possibilmente più gentile, rispetto ai campi di calcio praticati dall’altro genere della razza umana. Per questo ha scelto la zebra, animale elegante, taciturno, saturnino e uranico, e le ha aggiunto il fascino di un fidanzamento putativo se non platonico[i]. Egli considera la zebra una delle sue invenzioni più felici, e la portiera lo compensa guardandolo da lontano con gli occhi colmi di tutto il suo assetto mesomorfico, nel suo completo nero, quando non è del tutto verde chiaro o rosso quando difende la cosiddétta porta della Nazionale: c’è comunque in tutto questo esserci lo sguardo colmo di una malinconia quasi affettuosa se non bagnata. Nei pomeriggi di nebbia, il signore malinconico, che a volte è anche il poeta-visionatore, viene quasi a bordo campo, se non sul campo stesso, e aspetta con tenera ansia l’apparizione dell’unica zebra nera esistente. Non bada al fatto che potrebbe esserci, da qualche parte, seduto e attento, guardingo, anche quel cosiddétto fidanzato, che, pur essendo nel paradigma platonico del procuratore degli interessi di visione dell’immagine di quel cosiddétto portiere femminile, e quindi sarebbe un cosiddétto fidanzato tanto per dire acciocché possa così restare nell’area di apparizione della stessa portiera senza che, per questo, si possa immaginare alcuna vicenda amorosa se non carnale. E però, il visionatore è incerto se abbassare lo sguardo o guardare altri ruoli già in campo e azionati in spazi lontani da quello occupato dalla porta difesa da quel cosiddétto portiere, su cui, è inutile negarlo, il suo (-phi) si erge continuamente al meridiano lungo l’asse stesso e quindi lo stesso grado patagonico e immenso in cui fanno il punctum cosiddétto fisico Marte della portiera e Mercurio/Plutone del cosiddétto poeta-visionatore. E’ questo il cosiddétto punctum della zebra nera, la portiera con quel suo indice del pondus pari ineffabilmente a 17 essendo il suo indice costituzionale superiore, per questa immane potenza e compattezza mesomorfa del pondus, a 53, quasi al grado più colmo del cosiddetto stato paralongilineo mesomorfo[ii], che è anche speculare al grado del suo Plutone nel grafico a 90 gradi di Ebertin.
La portiera in rosso
Lontana e prossima, inaccessibile e corposa, l’intera materia del corpo e dell’Esserci, in cui i concetti del dentro e del fuori sembrano che siano implosi prima che quell’uomo malinconico si sia appena accorto che era tempo di mettersi il cappotto, anche durante gli allenamenti, un conto è prenderne le misure dalle immagini che man mano Getty Images e Alamy calano e vendono nella rete, un conto è prendere la misura del proprio (-phi) senza che il procuratore a bordo campo se non a margine della rete stessa se ne avveda. Un altro: è possibile che intanto anche Shutterstock abbia postato addirittura un video di almeno dieci secondi che possa essere di conforto e di resistenza non al genere umano dei guardoni stravaccati dinanzi alla tv del Grande Fratello e delle partite trasmesse dalla cosiddetta televisione di stato ma solo e soltanto al poeta-visionatore, nel languore solitario, lo stesso del portiere, della coscienza e del corpo che esiste, invisibile e irraggiungibile, ambiguo anche e binario, che alterna e mescola malizia, potenza del tergo e infelicità dell’Esserci e del mondo, acque lontane e silenziose, pomeriggi infiniti dello shummulo reciproco, deposito temibile e dolcissimo, anche sonnolento nella penombra della controra, ora nel suo mutar di calzoncini, casacca e calzettoni dal verde al rosso stesi e logorati lungo il meridiano di Marte Mercurio e Plutone fino al nero della Zebra, al suo patafisico indice costituzionale mai così pieno nel paradigma del tergo e della carne di Merleau-Ponty.
La portiera in nero
from Laura Giuliani,
Italy vs Belgium women's, Ferrara 2018-04-
10 08.jpg - Wikipedia

Tale siffatto e anche cosiddetto  portiere femminile di una squadra di calcio pare che non sia del tutto o anche parzialmente un essere umano; l’inventore stesso di questo esemplare raro cosiddétto della Zebra riferisce, quando riesce a dire qualche parola, che, per crearne il prototipo, dovette far capo a nozioni vaghe, tramandate da vecchi anatomisti, o inventate da fantacronisti, se non mercanti, geografi, falsificatori di fotografie, e documentaristi di cose inesistenti, anche di luoghi, come i campi sportivi, che non sono, è risaputo, luoghi propriamente umani[iii]. Molti, che hanno un livello di cultura relativamente inesistente per quanto possono essere stati chiamati a fare seminari anche sulle portiere di qualsiasi specie a una locale scuola universitaria dello sport e della cosiddétta comunicazione, specialmente nei luoghi più inumani e più abitati da automobilisti dotati di macchine cosiddétte diesel pur avendo il più basso livello di reddito negli ultimi quarant’anni non solo della nazione in cui fa la portiera quella della Zebra ma anche della  cosiddétta Africa e anche della Moldavia, molti di questi non credono all’esistenza dei portieri femminili, dicono che si tratta di una vecchia e abbastanza sciocca superstizione, e in verità la convinzione che esistano le portiere è soprattutto diffusa tra le classi inferiori, cioè i poeti-visionatori e gli stessi procuratori delle stesse. Anche altre donne credono all’esistenza dei cosiddétti portieri femminili, e pertanto è nata una fitta favolistica che ha per protagoniste le portiere. In queste favole, specialmente narrate alla cosiddétta tv di stato che si paga a Torino accendendo la luce a Potenza, e le cosiddétte agenzie delle entrate sono due e non sono nemmeno quelle degli spettatori che accendono la luce nelle altre 106 cosiddétte province, ammesso che il digitale, appena s’alza il vento, non vada a farsi fottere, le portiere fanno parate buffe e tuttavia, a loro modo, anche spettacolari; tessono prossemiche e parate irragionevoli, razionali e anche patagoniche. Ma l’industria più singolare e vivace nata attorno a questa creatura di quell’uomo malinconico col cappotto è quella delle fotografie della Shutterstock e di Getty Images, che, anche se la portiera sta passeggiando in area, può arrivare a costare anche 475 euro[iv], e questi oggetti di pregio vengono prodotti e venduti anche per diletto nei piaceri singolari, se non per ornare case e palazzi di poeti e visionatori per come siano caduti nella rete del loro oggetto “a” tenuto all’amo non solo da questo prototipo della portiera così improvvisamente apparsa nel proprio televisore; anche nelle case di coloro che, avendo studiato anche materie come l’antropologia culturale di Edward T.Hall, non credono nell’esistenza dei campi di calcio e, figuriamoci, se delle cosiddétte portiere della Nazionale[v]! Queste fotografie, però, riproducono le fattezze di un portiere femminile, anche se molti visionatori non l’avevano mai vista, e che forse non esiste. I poeti e i seguaci dei piaceri singolari alla Harry Mathews[vi], che è gente che ha una certa cosiddétta immaginazione, vedendo queste fotografie anche della Shutterstock, grazie alla fantasia, fantasmizzano la cosiddétta portiera nell’area e nella porta del proprio rombo di Lacan; tanto che taluni suppongono che le portiere, e in maggior misura questa cosiddétta portiera della Zebra, siano immortali e quindi prolungano per stagioni lunghissime queste cosiddétte partite 5 vs 1, si va financo ai tiri di rigore a notte inoltrata; e se la giudicano, infine, imperfetta o irrispettosa, o mancante in una parata anche del tutto banale, le fanno un cooling-break e vanno esausti a dormire, questi sgherri di forma tonda o quadrata, teste piatte o ovali, vagheggiatori di portiere inesistenti e falsificate in fotografie a prezzo ragguardevole per l’immaginario esausto di coglioni imbrigliati nella cosiddétta rete che è il Dasein effettivo del patafisico prototipo del portiere femminile della cosiddétta Nazionale. 
 Nell’entropia che è l’energia surrettizia che regolamenta ogni piacere singolare del poeta-visionatore nel bel mondo digitalizzato tra la superficialità assoluta e la totale insensatezza degli uomini e delle donne, fossero anche cosiddétti poeti e tali e quali portiere, l’istinto, l’ebbrezza, l’angoscia, l’avidità che vanno in campo, come se fossero nella cosiddétta area, il rombo, o la losanga che sia, di Lacan, anche la lusinga si immobilizza in una posizione che, a seconda del bioritmo di chi osserva e pratica il gioco del 5 vs 1, è innegabile: nel digitale, si tratta sempre e comunque della cifra, l’inglese digit, e comunque sia la fotografia che l’immagine digitalizzata  non hanno sbalzi d’umore, e quindi nemmeno bioritmi, per questo sono assolutamente inumane:
1. la zebra nera è inumana;
1. la zebra verde chiaro è inumana;
1. la zebra rossa è inumana;
per questo, il visionatore le usa a mo’ di ipersoluzione in ognuno dei suoi piaceri singolari, secondo i suoi bisogni, o quella maledetta pulsione che, come un pallone, viene calciato da una parte all’altra all’interno del suo rombo di Lacan, e anche nell’area della zebra, tra un colore e l’altro, quello della “triste domenica” : le portiere, che hanno raccolto una volta di più il pallone nella propria rete, non disperano mai dell’universo, a ciascuno secondo i suoi bisogni, da ciascuno secondo le sue possibilità, non si meraviglia di che cosa sia in grado di fare adesso per il suo poeta-visionatore, e in quale posizione vorrà vincolarsi al suo oggetto “a”, sempre una volta, un goal, di più, tanto lei lo sa che è proprio lui il colpito, l’interessato; poi, se nel futuro, perde interesse, sicuramente sta osservando altrove o semplicemente quel suo oggetto “a”, nel suo rombo di Lacan, se l’è fatta addosso, è imploso, è scoppiato, collassato, non sta più nella triade di Grillparzer, tra umanità, divinità e bestialità.
In una di queste patagoniche prese, o parate a terra, metti che sia quella dellaShutterstock, in cui lei è la Zebra Verde che, come quella famosa Tigre Bianca nel Fang-Pi-Shu, “salta”: la portiera par che sia posta a quattro piedi con la testa prima curva e poi tira e stende il piede sinistro e solleva la testa; come quell’Asino di tre anni, la Zebra Verde sembra che si metta a quattro mani sul verde del terreno, il poeta così a voler fare il visionatore starebbe anche in piedi, e non è detto che stia guardando verso la cosiddetta Porta della rete, a vederla così è la Zebra Verde del 26?
Nell’altra foto di Gettyimages, la portiera si è messa supina: potrebbe fare, di volta in volta, per il poeta visionatore a secondo del piacere singolare:
la Zebra Selvaggia che giuoca: il poeta così le solleva le gambe e appoggia i piedi della portiera…;
la Zebra Galoppante: il poeta si siede sui talloni, con la sx attira verso di sé la testa del portiere e con la dx le solleva i piedi;
la Zebra che scalpita: la portiera è sempre supina; il poeta le solleva un piede mentre l’altro piede del portiere si muove liberamente;
la Zebra Volante, in cui le gambe sono poggiate sugli avambracci del poeta, da sotto le mani del poeta…
| by Gaudio Malaguzziv


[i] Sembra di essere nella Centuria Novantré di Giorgio Manganelli, e quindi si può pensare che si stia narrando come se fossimo in una Lebenswelt di V.S. Gaudio.
[ii] Cfr. V.S. Gaudio, Come calcolare l’Indice del Pondus( e l’indice Costituzionale) in: Idem, Oggetti d’amore. Somatologia dell’immagine, Scipioni Bootleg, Viterbo 1998.
[iii] Qui sembra che si stia facendo il verso alla Centuria Cinquantatré, che, per quanto sia stato costituito come indice costituzionale del siffatto portiere femminile, pare una connessione del tutto numericamente logica.
[iv]Si tratta di una serie Getty Images large: 4226 x 2817 px (35.78 x 23.85 cm) 300 dpi 11.9 MP : ognuna con questo formato 475 euro. Un pacchetto Shutterstock da 25 immagini di questi tempi dopo l’apparizione in tv si vende a 2239 euro. C’è una immagine di Bagu Blanco che, vista la patafisica della foto e l’estensione in pixel, che non si vende nemmeno cara, solo 179 euro! Alamy vende a seconda dell’uso tra sito editoriale , riviste e libri,e addirittura presentazione e newsletter:  da 10 a 50 euro, il formato è meno grande, però.


Il portiere Laura Giuliani in forza alla Juventus(→ Unionesarda.it)
[v]In termini di spazio, nella cosiddétta "Mappa della Cultura" di Edward T.Hall, il campo di calcio, anche al femminile, deriverebbe dalla territorialità ricreativa, ha in quella mappa il numero 47. Lo stesso poeta-visionatore, nella commutazione cosmologica, fece corrispondere questa combinazione degli SMP di Hall a Marte(=la territorialità, che è 4) e a Urano(=la Ricreazione, i Giochi, lo Sport, che è 7); d'altro canto la potenza patagonica di questo cosiddétto portiere femminile che sottentra nella narrazione di Gaudio Malaguzzi è messa in rilievo dal suo Marte in Leone, l'identità fisica o sensoriale che si fa potenza patafisica dell'Esserci quasi spettacolarizzato.
[vi] Cfr. Harry Mathews, Singular Pleasures, P.O.L. éditeur  Paris 1983.
Guarda qui la portiera stesa in > questa gettyimages 30x20