Giancarlo Pavanello ⁞ Graffiti mentali


“Finalmente decido di riproporre una parte delle mie poesie giovanili, pubblicate molto tempo fa e quindi ormai “introvabili”. Il più delle volte, poi, le ho giudicate io stesso quasi da scartare, ne ero scontento, eppure da anni e anni mi ripromettevo di farne un remake con minime varianti, considerandole pre-testi. L’idea di fondo è questa: se erano state scritte con autenticità, se davvero ero spinto da una vera necessità lirica o riflessiva, per una poesia esistenziale o concettosa o civile o d’altro genere, non posso non continuare a trovarmi negli stessi stati d’animo o simili, nella medesima atmosfera, al di là delle scelte stilistiche, al di là del linguaggio adottato[parlato, basso, spesso mimeticamente volgare, scurrile, in sintonia con l’epoca], al di là di una versificazione acerba o di una tecnica zoppicante e spigolosa, ma via via più consapevole e definitiva.”
Giancarlo Pavanello´ dalla quarta di copertina di graffiti mentali, edizioni Simple, Macerata 2019
Carlo Pava
graffiti mentali
[dado tutto bianco]
Edizioni SIMPLE
Macerata 2019
6
A pagina 7 l’introduzione di Alessandro Gaudio´ come un corpo svuotato
note sulla parola e altri rifiuti nei “graffiti mentali” di Giancarlo Pavanello
a pagina 17 ´la finestra a ghigliottina [guanda 1978, introvabile e nascosto anche nelle cosiddette biblioteche centrali per via della catalogazione di “stato” a cazzo; non hanno mai capito che la collana(“I quaderni della Fenice”: direttore Giovanni Raboni) era sempre e comunque…un periodico…e potevano starci i numeri doppi, e tripli…e quindi giancarlo pavanello non poteva essere omesso per via di un altro autore che ha la lettera iniziale del cognome più in alto nell’alfabeto e a cui i "catalogatori di stato"(e a seguire il cosiddetto sistema "opac" e altri) attribuiscono la scheda*!..]
a pagina 61 ´eclissi[ixidem 1980]
a pagina 85 ´graffiti mentali[poesie più recenti: da “steve” n.52(2018) e 53(2019), in cui c’era il testo di Alessandro Gaudio in postfazione, qui riproposto come introduzione]

*Narra l’Anonimo del Gaud, nella scheda del P.M. de L’Assassinio dei Poeti come una delle Belle Arti, © 1999-2003, che con questo sistema Valerio Magrelli poté aggiudicarsi non si sa quante “opera prima” nei vari premi predisposti per le cosiddette, da Sebastiano Vassalli,  “Famiglie della(cosiddétta) Poesia”.