Il plexiglass e il virus di Wuhan ☶


SIGMAPOST 24

Lo spirito aspro del Dasein
IL PLEXIGLASS E IL VIRUS DI WUHAN
I cinesi non hanno più il plexiglass dall’anno scorso
Non c’è dubbio che ci sia un mondo invisibile, disse De Gaudio citando senza saperlo Woody Allen[i]. Il problema, ormai, non è quanto dista dal centro storico e nemmeno l’orario di chiusura, aggiunse Gaudio. 
Di avvenimenti inspiegabili, non ne potè fare a meno, ne succedono di continuo. Basta stare a casa e guardare la tv, che paghi nella bolletta della luce, che va a Potenza. E la tv, la paghi a Torino. Un uomo vede gli spiriti, un altro “Amici” e chi l’ha vinto. Non c’è dubbio: è la fine dell’Economia Politica, e anche, per accendere il fuoco in campagna, abbiamo problemi. C’è qualcuno che sente delle voci. Lavorano nel bosco, magari, finita l’emergenza, esce fuori una serie di palazzi che manco a Milano 2, oppure una giostra come quella in agro di Segrate. La sognavamo l’estinzione dell’Economia Politica con Marx, nell’estinzione della divisione in classi, secondo la logica ineluttabile che, dopo quelli della Fiat e della civiltà delle macchine, che li facevano poeti alla Mondadori e altri da Einaudi romanzieri, chi poteva pensare che veniva fuori uno come il palazzinaro dello spettacolo di Milano 2, nessuno a pensare che, tirando su case per quelli della Mondadori, innanzitutto, poi, vedi la giostra oggi vedi la giostra domani, cazzo, che spettacolo, è una forma affascinante al giorno d’oggi, altro che liberazione sessuale, aids, cancro e travestitismo, qui ci vuole la potenza virale della tv, peggio di quella di stato, deve essere tutto trasparente e leggero, e simultaneo, e contagioso. E’ l’irradiazione dei corpi, De Gaudio a Gaudio: e delle menti grazie ai segnali e alle immagini. E al plexiglass. Dio, se la Tv produce il grande fratello, come stupirsi se un partecipante divenga giornalista professionista, secondo la stessa legge del 1963 ancora in vigore?
Tu pensi che sia questa la deriva genetica? O il passaggio alla fase estetica dell’Economia Politica anche dei palazzinari che si trasformano in padroni dell’editoria e con essa producono i virus più micidiali? – disse Gaudio tra sé e sé.
E l’altro: l’aids, il ghb, i virus elettronici, le mafie del sud tutte al nord, all’interno di ogni sistema, e passano, anche i virus informatici, da un sistema all’altro; è lo stato endemico, eccolo che arriva il crack, e le piraterie e gli incidenti elettronici, la violazione assoluta della privacy secondo la sua stessa legge, i tuoi dati sensibili ce li ha ogni commerciante, anche i cinesi che sai quanto plexiglass dovrebbero avere?
E non ne hanno? – domandòDe Gaudio.
Sarà che attraverso esso, il mondo si è fatto davvero più invisibile, ti ricordi come abbiamo vissuto l’aids, una catastrofe!
E adesso, dov’è finito l’aids? Istituito il matrimonio tra gay, l’aids non può “ingravidarti” più, e allora fanno il giochetto tra gli uffici territoriali del governo e lo stato civile dei comuni, che a quegli uffici afferiscono, è la cosiddetta area II, quella che, oplà, e ti cambiano il cognome, che era già stato cambiato quando sei nato, senza timbro, senza marca da bollo e senza gazzetta ufficiale,manco la firma intera del funzionario addetto(solo il nome: "Francesca", come se fosse mia cognata o forse quell'altra mia zia!...), mica dobbiamo pigliare gli appalti della mascherina antivirus di Wuhan con la partita iva dell’agricoltura all’Inps!
𐰷Per fortuna, fece De Gaudio: ci sono questi avvenimenti soprannaturali che…hai sentito quell’esperienza bizzarra di quei due fratelli che abitavano in parti opposte del globo, uno dei quali ha fatto una volta il bagno mentre l’altro, senza che ci fosse la colf che viene dall’Ucraina, per via dell’emergenza antivirus, che è nazionale, e intercomunale, e quella oltre che dall’Ucraina, deve attraversare il ponte del Saraceno, perché viene dal paese dove stava il poeta, e lui gli ombroni l’hanno mandato nel pantano, e questa è venuta qua dall’Ucraina per andare a pulire i bagni anche nel pantano, insomma : è successo questo: quello faceva il bagno, l’ha detto Baudrillard: è simultaneo: l’altro bagno diventa improvvisamente pulito!
Fantascienza? Appena appena. Come nell’informazione e nella comunicazione, nessuno avrebbe mai pensato al cosiddetto sistema di quello della farina, che, da La Spezia, se ne andò sullo Stretto, e che ti fa con i molini del cosiddetto? Passa da comune a comune, da uno di 200 abitanti all’altro di 80 mila, tutta la Calabria, il giornale si fa di là dello stretto, e senza ponte: noi tutti godiamo, intendo noi calabresi, di questo nuovo valore centrifugo come di uno spettacolo, più siamo "inalfabeti" e più ne godiamo, e nello stesso tempo godiamo della patologia segreta di tale sistema, dei virus che, già da allora, vengono a installarsi in questo mulino così bello e a guastarlo: ogni scalzacane che si rispetta, dal portalettere all'applicato di tipografia e di segreteria alla scuola elementare, figuriamoci gli insegnanti stessi, il  ferroviere, anche il commesso, o anche chi, preso da non si sa dove, arriva e lo mettono allo stato civile e, via, giornalista e cavaliere, ha anticipato, nel suo piccolo ma controllava anche l'ufficio leva,  di mezzo secolo certi inviati de "La Stampa" ! 
E difatti i virus, questo disse Baudrillard[iii], non fanno parte della coerenza iperlogica dei nostri sistemi, non ne imboccano tutte le vie, dallo stretto fin qui nella sibaritide, ne tracciano addirittura delle nuove: i virus eletronici esplorano dei confini dei sistemi reticolari che i sistemi stessi non avevano previsto, e figuriamoci quelli del mulino, e allora ecco perché sono l’espressione della trasparenza mondiale dell’informazione attraverso il mondo. L’Aids era l’emanazione della trasparenza micidiale del sesso a misura di interi gruppi. E quindi anche i crack di Borsa sono l’espressione della trasparenza micidiale delle economie delle une sulle altre, della circolazione folgorante dei valori che è la base stessa della liberazione della produzione, non solo del plexiglass, e degli scambi, anche umani, tra cinesi, ad esempio, e italiani del rione Shangai di Trebisacce, per dirne una. Uno degli aspetti più affascinanti è anche la loro imprevedibilità, Baudrillard parlava di ritorni di congiuntura[iv], manco fosse il ciclo di Metone della luna per la Pasqua e la Resurrezione: disse:
𐰷 occorre scommettere sul Witz evenemenziale.

𐰷 Ciò che resta, disse De Gaudio, al telefono, ormai non potevamo passeggiare (a meno che non fossimo diventati cani, anziché scalzacani, quelli, ma anche questi, pure ⭌ sul lungomare e senza zoccoli...) per via del Lutri: è un’immensa incertezza, la quale abita il cuore stesso dell’euforia operazionale, metti che sia qui, come tutti questi cinesi con gli empori a Trebisacce, e tu, di là, confinato nel pantano di Villapiana: questo è lo svanire delle posizioni del soggetto e dell’oggetto, e anche della geografia e del tempo, è l’espansione del plexiglass. Se fosse così, rispose Gaudio, come mai mia moglie, a cui dissi: abbiamo questa cornice nera che abbiamo preso all’Ikea, da cui abbiamo tolto tempo fa il plexiglass per metterlo a un’altra cornice con una cartina dell’Istituto Geografico Militare; ora: prendiamo un’altra lastra di plexiglass e mettiamo pure alla cornice nera dell’Ikea un’altra di quelle cartine, tutta questa installazione del territorio non sarà l’installazione di una trasparenza definitiva?
E quindi? FeceDe Gaudio.
Andò, la povera donna, da un emporio cinese all’altro, tra Trebisacce, Villapiana, forse anche Corigliano: niente, non riuscì a trovare una lastra 50x70 di plexiglass. Una sorta di biancore operativo, si imbianca la violenza, si imbianca la storia, si imbianca la società, si imbianca la luce, la luce, tutto è illuminato da tutte le parti: anche qui, fino al casello ferroviario, il rudere, numerato 112, della linea ferroviaria Reggio Calabria-Taranto, a partire dal casello scoperchiato e col pollaio a fianco, e nel bosco adiacente anche ci sono le luci comunali, lì l’uomo ha perso la sua ombra, direbbe il Maestro dello Spirito che vola nella Controra, il Magnifico Maestro Saverio, esclamò anche De Gaudio e fece una genuflessione all’altro capo del telefono, mentreGaudio: fin là la luce e la rete protettiva al binario; di qua, passando il treno, niente rete sul ballast che è qui davanti la nostra Umwelt abitativa, e di là, sulla strada, manco un lampione da mezzo secolo; c’è pure la fibra, appena installata in piena emergenza sanitaria nazionale dalla stessa Tim[ii], e non si sa se è erogata o no, ma la luce no, tu esci, se non accendi le tue luci: bussa uno, fai luce, ti spaventi, è senza mascherina, è il cinese dell’emporio che c’era qui nel pantano di Villapiana e che anche lui, non parliamo del radiatore a olio elettrico, non aveva il plexiglass, mi spavento del biancore, chiudo la porta. Mi chiedo: se faccio una corsa quando all’improvviso si mette a piovere, o mi insegue un cane di quello che stando all’informale appartiene a non so che clan mafioso di Corigliano, posso correre anche se non sono un runner?
𐰷 De Gaudio: la corsa, seppur breve, ha a che fare col performativo.
𐰷 Gaudio: il godimento, il gaudio, stavo per dire – eDe Gaudio: ah, ah!- o il dolore, vs dolor, e De Gaudio: dai, Enzù! – non è né sportivo né carnale, non è quello di un puro dispendio fisico, il gaudio è quello della smaterializzazione e del funzionamento senza fine, è l’ascesa e l’estasi del performativo
Così pare che facesse, negli ultimi tempi della sua breve vita a Milano, ancheNadiella Campana: faceva correre il suo corpo, lo lasciava correre, in verità: il corpo era ipnotizzato dalla sua stessa performance e correva senza soggetto, manco fosse la poesia, cosiddetta, di quei Novissimi, anche Porta era senza soggetto, come una macchina sonnambula e celibe: la décuplette di Alfred Jarry, è macabro: i morti continuano a pedalare da soli, povera la mia Nadia; l’aspetto interminabile del jogging, come della psicanalisi anche non lacaniana, dipende d’altra parte da questo carattere di performance senza finalità, senza obiettivo, senza illusione.
𐰷 Disse Baudrillard: ciò che non ha fini, o scopi di lucro,aggiungo io, non ha alcuna ragione di fermarsi. 
Non è per la forma del corpo, è per la sua formula, e jogging e computering si equivalgono: stupefacenti, narcotici, performativi, come i batteri.
𐰷 E il plexiglas com’è finito in questa nostra storia? Chiese De Gaudio.
𐰷 E Gaudio chiuse: Il plexiglass, tra l’insignificanza e al limite della trasparenza, niente, era sparito, forse per via di quei box che pare si allestiranno quest’estate sulle spiagge non solo della riviera romagnola per proteggere i bagnanti dal virus di Wuhan. Peccato per quelli che vanno a Qelm: là, la temperatura è di 1300 gradi sotto zero, i bagni sono vietati e gli alberghi, mica come a Milano Marittima, o sono chiusi o sono stati trasformati in locali di strip-tease. Su Qelm, che è un bel po' lontana sia da Wuhan che dal centro del sistema solare, la gravità è inesistente ed è difficile montare dei box di plexiglass sulla spiaggia anche perché il mare non esiste.


[ii] Che ha,come logo, il trigramma del Monte , o dell’arresto, della via secondaria, i piccoli sassi, significa porte ed aperture, eunuchi e guardiani, le dita e il cane e il topo da chiavica e la specie di uccelli dal becco nero. Si chiama: Kenn e, quando si fa esagramma=, e quindi si raddoppia, è l’immagine della quiete, come schema verbale è il sostare, il fermarsi. Come patologia dal sei all’inizio, che tiene ferme le dita dei piedi al nove al terzo posto che tiene ferme le anche e vi è pericolo che il cuore soffochi; il sei al quinto posto, per dire, tiene ferme le mascelle, fino al nove sopra: la magnanima quiete. Wilhelm dona quest’interpretazione: “La salute della quiete magnanima proviene dal fatto che sussiste un’abbondante chiusura”. I King, trad. it. dal tedesco,  Astrolabio, Roma  MCML:pagina 489.
[i] Cfr. Woody Allen, Breve introduzione ai fenomeni medianici, in: W.A. Citarsi addosso, trad.it. Bompiani, Milano 1976.
[iii] Cfr.Jean Baudrillard, Gli eventi sovraconduttori e Il biancore operativo, in: Idem, La Trasparenza del Male, trad.it. Sugarco edizioni, Milano 1991.
[iv] Ibidem.



Anche tu non trovi più il plexiglass? 
Vuoi portare il cane al mare? 
Il topo sta passeggiando? 
Non perdere tempo: 
scegli, puoi usare 
anche due dadi 
o lanciarne uno due volte
(non dimenticare di fare la somma; 
se ti esce 1+1, puoi scegliere, 
in ogni colonna, da sopra, o l'1 o il 2, 
e, da sotto, la colonna che vuoi del 12 
combinandola, a tuo piacere, 
con altre colonne dell'1 e/o del 2:
 sembra che sia 
le coup de Bonheur!), 
un elemento di
ogni colonna 
e sei a posto: 
tu sta fermo in casa 
anche senza fibra Tim 
anche se la paghi!
Esempio: 1^ col.Il cane
2^ col.sta passeggiando
3^ col.con il radiatore a olio elettrico ...
                
Il plexiglass
La trasparenza
Il cane              
Il virus 
Il cinese            
Il topo              
Il monte
La décuplette
Il crack 
Lo scalzacane
Il poeta-visionatore 
La colf dell'Ucraina     
sta passeggiando
si ferma
naviga            
abbaia                
va al mare         
cade in trappola
tiene ferme le mascelle
corre senza soggetto
folgora i valori
tiene ferme le anche
fa il runner
lancia due dadi  
a Wuhan
sulla ex strada statale 106
con la fibra Tim
con il radiatore a olio elettrico
a Sellia Marina
nel mar Ionio
nell'euforia operazionale
nel pantano di Villapiana
nel rione "Shangai" a Trebisacce
sul lungomare
per colpa dei cani liberati nel bosco
e si becca l'Aids