🆚Instantphoto
by V.S.Gaudio
Pantano
di Villapiana
9
gennaio 2021 ore 12.02
🆚 Il tempo che fa, e
la poetica del vuoto, l’immobilità del vuoto: la mancanza d’ispirazione, la
scrittura cessata, l’impressione ritornata su se stessa, una sorta di dispendio
imploso.Quando il linguaggio tace, perché non c’è più bisogno di commento, d’interpretazione,
di senso: che cosa avrò mai da dire in questa totale assenza, la défaillance
del discorso e la défaillance del reale, la miseria assoluta del correale, i
distruttori di nuance, avrebbe detto Barthes: la nostra cultura attuale, quella
del sistema editoriale, i giornali del chiacchierismo dei 120, ora 240,
caratteri,per twitter, scoperto fino in fondo il [tempo
che fa] suscita in noi quest’unico interrogativo minimale: ⇢[olio di ricino]? Tale e quale come
chiede [Sherlock Holmes] a ⇢[Joan Watson] in “Elementary”, 1^ stagione-19° episodio:[“angeli
nella neve”].
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