Deriva del Berg [♅♂⚸] Sotto il ponte che cazzo piove...

 

[campo spaziale della deriva] ponte stradale(sulla ex SS 106) del Saraceno

[Depozìtë enzuvë] []*

 

Chiudo la finestra, nel senso che abbasso la tapparella, non fino in fondo, e:

c’è questo grigio infinito, e prima veniva giù qualche goccia,e, di là a est,

il mare sta attraversando il bosco del Torinese e il cementificato orto di Gelsomino,

forse un fratello di mio nonno, che di certo non era cataro e nemmeno valdese:

21.6 sull’altro davanzale a ovest e 70% di umidità,

i titoli dei giornali di Bilderberg inneggiano al ritorno della musica,

per via della “festa del lavoro”, la “festa del lavoro”, come la festa del tempo libero,

la festa dell’impiegato, e non so che faranno, un assemblaggio di youtube,

sempre con quei quattro di trenta,quaranta anni fa, sempre loro, e questi di adesso, che, adesso, uno che  dovrebbe "cantare", invece farà dal palco, senza il popolo dei “lavoratori”, un comizio perché fa l’ “influencer”per l’azienda della moglie

e domani il giornale dei lavoratori della ex Fiat titolerà la censura della Rai, la polemica del pappagallo: il sistema rai e la bolletta della luce che stampa la P2 e l'agenzia delle entrate di Torino e la partitocrazia(e 5 stelle cosa sarebbe, un partito da un blog...) questi che fanno i titoli sui giornaletti di Bilderberg online la scoprono adesso su indicazione di questo similcantante?, e tutte le 5 stelle e i comici della Rai con lui, anche il paladino(ma vuoi vedere che è come S.Giuseppe l'artigiano?) del popolo rinserrato a virus perenne, poverino (l'aizzatore della massa idiota, non il popolo assente)… e, che fare?: 

metto su dal mio blog la Rebecca Ferguson con [roar] e chiudo la finestra:

facciamo un lockdown anche di luce grigia, è tutto grigio là fuori, qua davanti a sud, la temperatura sarà più alta e più bassa l'umidità, e se arriva qualcuno chissà che puzza di vaccame, alle 15.17, che è l'ora esatta per l' []"èrë e keqe", il vento del male, il puzzame, forse sarà meglio spargere sul davanzale non certo il Napisan,

e poi coricarsi: DDT ci vorrebbe, anche per la maiala, quella troia che, se si fa vaccaia, biascica il suo canto,

e s’apre, e cola, e s’unge,

e fa dietro piano piano,

e s’enzùv’u trunàntë,

e nel giorno della troia,

avrà pure []Venere in opposizione

e []Saturno non ti dico,

ma che merda, ma quale [Berg]

potresti modularle per tre giorni di fila(lo stesso Guy Debord disse che alcune derive di sufficiente intensità si possono prolungare per tre o quattro giorni), tanto,comunque, gli dura al poeta e, specularmente alla dosë e a quell'altra di  cui al gruppo di tre pervenuto a una stessa presa di coscienza sincronizzata nel piacere singolare a specchio; in media la deriva senza interruzioni si svolge in alcune ore deliberatamente fissate, mentre lei s’introna accuratamente di banane col suo [Berg] sull’[Enzuvë], e:

patapum, il poeta si rompe il cazzo, e:

come si fa a ingrassare  una porca, che troia sarebbe se allunga il Dasein grigio e spugnoso, l’aria, quest’aria e questa troia grigia e spugnosa,

anche gli alberi, ah: l’erba, l’erba infinita tagliata e ritagliata e concimata, e: gli alberi, anch’essi stavano a guardarla perplessi, fra qualche ora anche la []luna gli si metterà in quadratura al mezzopunto del buco di troia[=☼♇] e allora finalmente se la ingoia la ciquita

quantomeno dà tregua al fantasmato glande

(che a modo suo fa:kokëngaz (capo (che)ingaudia), un po’ fa il verso a:cap’icãz”, in realtà si pronuncia:”kokëngas”, ma lei biascica:

kokikãz!) del (-phi) del poeta che gli fa ‘u ’ngazmendje (l’ingaudia-mente!) dalla mattina alla sera a ghiande per la scrofa che quando stilla tutto impregna e lei:

ojmmèn, chi ‘nzuvatorë, oj chi ‘ngazacùlë

famelica la bestia in aspre selve tra fronde

e foglie deposita l’enzuvë accumulato

dai gravami torpidi del poeta, tanto che

lo stesso, prima, pensava che ci fosse, sul sentiero

nel bosco, un cumulo depositato frammisto

a enzuvë della troia[=☼♇+♂♅] , grùmbull i mut[i],

e lei, che se le dai della dosë[ii]

fa finta di non capire:

-E’ grande-!

Come se l’avesse detto una volta

e mormorando a bassa voce

stringendo da presso il poeta:

-…devo andare in paese ma

se m’ ‘ngasij e ci fshkisë[iii]-aìnd[iv], poi vieni a vedere domani quanto s’è impastoiato il cumulo!

E il poeta:

-se andiamo là fuori, prendo il montgomery

così mi viene più duro e poi, che dici?,facciamo

una passeggiata lungo la carrareccia parallela al mare, passiamo da dietro il ponte, passiamo da dietro?

-Facciamolo, aveva detto la troia:

passiamo da dietro, tanto

chi vuoi che venga a cacare

asùtt’u pònt du saracìnë?!

Come dosë, farebbe:

Anë urë i saracinë

(pron:”anùr-isaracînë)

che se andiamo a vedere ur, il ponte, tira dentro

la [pulsione uretrale] per come

è speculare a urè, urea…

Ma se subentra il crepuscolo serale

ti si può intronare a ovest

e- disse piano il poeta:

-…che ne dici di provare l’[enzuvegaz]

dentro, metti che piove,pa ombrellë,

nel Texas Providence Rrush”?

- ç’ i kujdesshëm[v]…quando si tratta

di non bagnarti ‘a kokë-i-gaz[vi]!

[campo spaziale della deriva] il fico, i fik, bruciato...'a fis,la stirpe, bruciata...

-Pa ombrelle – rispose il poeta-

senza ‘mbrèll :Prapanicë njòmet me gaz[vii]!

(Più o meno: [‘u trunante s’inzuppa a..gaudio]!)

E quella:-[A sutt’u pònt chi kàz cchjovidë][viii]

mbi e [ndenjëse e makine]

cchjòvidëfarë, ‘nzuvë[ix]!

[campo spaziale della deriva]ponte ferroviario del Saraceno

*[♅♂⚸]Leggi:Deposìtë Ensùvë [♅♂⚸] [Magazzino-Enzuvë]


[i] Mucchio, cumulo, di merda.

[ii] Troia.

[iii] Ngàsje è “tentazione”; Fshìkë è “vescica”.

[iv] Dentro.

[v] Che premuroso.

[vi] La testa del gaz, gaudio.

[vii] Sedere s’inzuppa a gaudio[cazzo].Invece che prapanicë(leggi:”prapanìz”), si può chiamarlo të ndènjura, che fa più culo perché è femminile(come prapanicë, d’altronde) ma è plurale! D'altronde, il gruppo articolato è a tre e, all'[appuntamento possibile], potrebbe venire l'altra, se non altro è lì in mezzo come fantasma del poeta e della dosë, anche se, così fosse,  quell'altra, di cui al paradigma del piacere singolare originario costituito,non riconosce o ignora il luogo o i luoghi qui indicati.

[viii] Sotto il ponte che cazzo pioveDebord, nella teoria della deriva del 1956:"I temporali o altri tipi di precipitazioni sono piuttosto propizi alla deriva".

[ix] Sul sedile della macchina piovesperma, enzuvë.