Il poeta invisibile, la nonna Aurélia Petrone e la strada imperiale🚫🚶

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Zona arancione


Pantano di Villapiana

12 maggio 2021  ore 19.28

 


∑ Sigmapost36

Lo spirito aspro del Dasein

Il poeta invisibile, la nonna Aurélia Petrone e la strada imperiale creata da pochi minuti

Si fa presto a intravvedere il poeta invisibile che, intravisto alla finestra, egli stesso possa supporre, come Bertrand Russell, nel capitolo IX di The analysis of mind(London, 1921), che il pianeta sia stato creato da pochi minuti, e tutt’intorno ci sia una presupposta umanità che “ricorda”, specie in macchina, un passato illusorio, o un passato ipotetico, ma minuzioso e fatale. Tipo, come scrisse Borges: sorge Adamo e i suoi denti e il suo scheletro hanno 33 anni; sorge Adamo, scrive Edmund Gosse, e ostenta un ombelico, sebbene nessun cordone ombelicale l’abbia legato a una madre[i], un po’ come: sorge il poeta invisibile e come ostenta un ombelico, questo cordone ombelicale lo collega a due, anche tre, madri. Esistono scheletri di glittodonte nella valle di Luján, ma non vi sono mai stati glittodonti. Esiste il [drago Cilistaro] nel torrente [Saraceno], ma non vi è mai stato un torrente [“Saracìnë”]. Esistono strade imperiali, appena sotto la strada statale 106, a lato dell’ex [fornace di Trebisacce], che a un certo punto, ieri, mettiamo, fu data a uno che dissero che era di Taranto, invece, morto,ieri l’altro,  si seppe che veniva da Soveria Mannelli, e con i mattoni della fornace gli si fece una casetta in riva al mare a fianco di quegli ombroni che giunsero da Albedonë su mandato della [madonna del Càfaro], ma dove è la strada sotterranea c’erano antichi aranceti del nonno del poeta invisibile e dentro, a lato di essi, forse con quei mattoni della fornace, issarono casette per i poveri pellegrini scalzacani, ma non esistono poveri pellegrini scalzacani né mulini ad acqua con l’ultima consonante dell’ammašcatura commutata a našca.

Come per la tesi ingegnosa di Philip Henry Gosse[ii], rifiutata dalla scienza e dalla religione,i tenutari di un qualsiasi blog, aperto a sostegno della propria bottega, ridussero la tesi e la visione del poeta invisibile alla dottrina che Dio aveva nascosto le [petrone], sotto la strada statale, per provare la fede dei geometri che prendono i subappalti dall’ingegnere di zona, ma, se anche così fosse, che ne è stato , in quella località cosiddetta “Chiusi”, degli aranceti del nonno del poeta e di sua nonna dello zen, cosiddètta Aurelia Petrone?


Come Borges, nel 1941, così il poeta invisibile, dentro questa [ammašcatura infinita], chiamata ora Lockdown, vuole rivendicare alla tesi di Gosse due virtù: la prima, è la sua eleganza un po’ mostruosa, quasi da ombrone. La seconda, questa stessa riduzione all’assurdo di una creatio ex nihilo, ci si alza una mattina e voilà, che c’è qua sotto? Una strada imperiale romana che i pellegrini ammašcanti percorsero a piedi scalzi, come usavano fare i soldati albanesi, così Thomas Bernhard in “Albania”, la dimostrazione indiretta che l’universo è eterno, e appartiene a chi commuta l’evacuazione del proprio ciuccio nella fabbricazione dei mattoni, o dei massoni, come pensarono il Vedanta ed Eraclito, Spinoza e gli atomisti, gli atomi di Lucrezio, Anas e Giordano Bruno. Il futuro è inevitabile, anche presupponendo che l’impero romano, per la consummatio mundi, prima della [t], come sostiene John Stuart Mill, se può annientare il pianeta, costruendo questa strada imperiale, prima delle Trebisacce, essendo così esatto,potrebbe non verificarsi, altrimenti, come per la seconda virtù rivendicata a Gosse, ci si alza una mattina, questa, in cui, è esatto, il mondo è stato appena creato da pochi minuti, e tutt’intorno che c’è? La popolazione degli scalzacani con la loro bella casetta dentro e a ridosso dei giardini dei nonni del poeta invisibile, sul bordo del decumano(fallace perché in direzione S-N) della cosiddetta strada statale e imperiale, ancorché non sia del tutto consorziale, [via Aurelia] ionica. Dopo questa [t] delle [Trebisacce], mettiamo allu pont’ill’albidònë, Dio che veglia negli intervalli si può pensare che possa avere nascosto glittodonti nell’agriturismo dei cosiddetti beneficiari della [Madonna del Càfaro] o semplicemente una magnifica, madhështore,  [strada imperiale]- rrugë perandorake- fatta-e përbërë- di-prej- [creta e  petrone]-balte e bardhë e gurgur-?


[i] Cfr. Jorge Luis Borges, La creazione e P.H.Gosse, Buenos Aires 1941, in: Idem, Otras Inquisiciones, Emecé, Buenos Aires 1960.

[ii] Cfr. P.H.Gosse, Omphalos, London 1857, il cui sottotitolo, come ci rivela J.L.Borges, è Tentativo di sciogliere il nodo geologico. Invano lo scrittore argentino interrogò le biblioteche in cerca di questo libro per redigere l’inquisizione di cui alla nota 1. Si servì dei riassunti di Edmund Gosse(Father and Son, 1907) e di H.G.Wells(All aboard for Ararat, 1940).