Massimo Sannelli
da⇢📖 Il culo in cinerama
questa Maiden in Italy è più pura di me nomade.
une étoile de sang significa riderai, tu con
la sera. Poca ansia al risveglio, ma chi dorme?
Ho visto il gatto della fionda, la volpe con il mago dell’acqua –
vola il 1000 degli anni; vola il decennio 8
dal fuoco di lamiera sulla nave: ci fu la leggerezza, allora?
nervo diventa aria, aria diventa ombra, ombra diventa
embrione, embrione fa il suo gioco. Alla Maiden in Italy: tu
continui. Alla madre: la grazia è il segno ebraico che mi porti.
FESSURA NONBINARIA
Il culo in cinerama è un disturbo radio, con la mano che riprende la possibilità di fare spettacolo. Il culo in cinerama è un disturbo (forte) nel sistema binario. È una linea che affila lo sguardo nel trucco nero, ma senza oscurità. È come la molla-collana: una torsione senza groviglio. Una torsione che scatta e si fa scattare. Il testo ha la stessa importanza delle immagini e le immagini hanno la stessa importanza del testo. Suonano, e questo non riguarda solo il puro linguaggio, altrimenti qualsiasi cosa potrebbe stare al posto di qualsiasi altra. Ho passato i miei anni scolastici senza conoscere il viso degli autori. Perché ti insegnano il pensiero, e non considerano che dietro c’è una mente, e dietro la mente il corpo. E quindi arriva il taglio: o l’uno o l’altro. Ma al di là del taglio sono interi e uniti.La serie Slitude ritrae una persona che credeva di non avere un corpo, come chi scrive questa nota. Un’apparenza mutevole, sia agile sia goffa, e mai col movimento giusto al momento giusto, cioè socialmente utile. Allora si spiega la «personalità lievemente immatura» accanto alla «prestazione intellettiva nettamente superiore alla media»1: dovrebbe essere un ossimoro. Invece è una logica perfetta, se personalità deve leggersi con il suo contrario, cioè capacità di adeguarsi alla norma sociale.«Non è facile inquadrarti», mi ha detto qualcuno cinque o sei anni fa, con un tono che poteva voler dire tanto «è un casino per te» quanto «è un casino per noi». Ma noi chi? La trappola sta in questo: non si può ribattere a una frase senza soggetto e senza tono. Fin da Pilato e Gesù, il tono è anche storia. Bisogna proprio mettersi d’impegno, per fare un brutto film su Mario Mieli.
La critica (in ogni senso della critica) è pubblicata insieme all’intimo (in ogni senso dell’intimo) e Il culo in cinerama grida un nuovo equilibrio delle parti. Un’opposizione dialettica a un certo uso impersonale della lingua. Alla dittatura dei principi, che sono un’ottima scusa contro la paura di avere un’identità. «Il corpo / non calmo fa le cose definitive» e il cinerama alterna maschio e femmina, bianco e nero, largo e stretto e «Io non contiene, Io suona» con topo Gigio e Giglio, si dà all’esterno con paragrammi e opposti infranti. Per avere e dare (tanto) piacere. La testa indossa la criniera di tubi della Medusa di Caravaggio, e una vagina di carta, artificiale ma non falsa: un «seno di colpa superata». Suonare è giocare con le corde del mondo. C’è gioco e spettacolo, però tutto è vita vissuta e dice quello che vuole, in senso volontario, non casuale. Non più parole (frasi fatte) né piogge di piombo. Rebis è liber*. Da ogni crepa entra la luce. Ed esce il nudo.
⇢Silvia Marcantoni Taddei
Massimo Sannelli⇢ la lotta di classico ha zanne chiare |
⇢Promemoria per il cosiddetto Server, chiunque e che cosa esso sia
(ho ragione di aver capito che il server,che è sostanzialmente qualcosa di indefinibile e inconoscibile come il ⇢virus di Wuhan, possa essere ubicato in apparenza, e a differenza del virus anzidetto, nella bottega di chi vende abbonamenti telefonici, a meno che non sia uno di quei cosiddetti 9 punti che, mi sembra di aver letto questo da qualche parte secoli orsono, sono disposti nel territorio amministrativo di questa nazione a distribuire le connessioni e le censure secondo le disposizioni del caso o del soggetto assoggettato al cosiddetto server secondo la sua linea ben definita e numerata e ben messa nel mirino, volendo, anche, prenderlo per il “culo”;Debord di sicuro lo avrebbe catalogato -il [server] e anche il ⇢culo- tra i ⇢governatori della passività, come d’altronde quella specie di ⇢webmaster che ha impostato il [blog di quel che era un “comico”] che è nato lo stesso giorno di Hemingway e Dio solo sa, e la figurella di Padre Pio pure, quali “governanti della passività” ha mandato ad amministrare Banca d’Italia, Inps e Ministeri dell’Interno, della scuola, della Giustizia e della salute, Esteri, Commercio non solo con la Cina):
ad esempio, volendogli mandare un’email📧, per dirgli: non mi funziona questo, mi hanno hackerato qua, mi hanno sabotato laggiù, mi hanno resettato l’accesso al mio sito su WordPress [e questi, tramite l’ingegnere ⇢Felicità, essendo io [Gaudio], mi hanno dato una ⇢semplificata procedura per riavere l’accesso al mio blog che, invece, portava definitivamente al niente e, quindi, alla totale espropriazione dei miei post creati in non so quanti anni!], me lo date l’indirizzo? Chi è sto server? Vuoi vedere che è ‘u figliu di quill ill’anello🔃 càvvinùto da Mònz, a parole, e facivid ‘u zimmërë a Bbàrë?
☐
[Cùlo], ci ricorda il ⇢DELI, ⇢[s.m. deretano(av.1300, Rustico), ‘fondo d’un recipiente o d’un oggetto’(av.1571, B.Cellini)]⇠pag.423 seconda edizione in volume unico, Zanichelli, Bologna 2007.
Addirittura il buon Tullio De Mauro , nel Vocabolario di Base della Lingua Italiana, lo mise tra le 6700 parole , nello specifico tra le 1800 parole del vocabolario di alta disponibilità.
[Cinerama] , invece, non c’è né nel ⇢Deli né nel ⇢Vocabolario di Base.