Carlo Pava: "Sto per alienare alcuni libri d'artista e cerco di fotografarli, p.e. questo: "una danza macabra del XXI sec. d. C.", 2019". |
febbraio 2022
Un insegnante di 33 anni si dava fuoco davanti a una caserma dei carabinieri per protestare [in un gesto dimostrativo] in generale contro le restrizioni arbitrarie nella vita quotidiana, in seguito alla sospensione dal lavoro in mancanza del nazipass aggiornato, imposto dal governo per accanirsi sui concittadini. Le immagini e i video via via censurati. Morto dopo alcuni giorni. I giornalisti giulivi fingono di non saperne niente, non ne parlano, alle prese con il Festival di Sanremo: si limitano ai pronostici sul cantante vincitore. Eppure, si sottoponeva a due dosi, a due siringature, doveva riceverne l’amplificazione, ossia ancora e ancora, uno dieci cento vaccini, nel nuovo linguaggio dei criminali filo-farmaceutici furoreggiava la parola “booster”. Se voleva prolungare la validità del lasciapassare per accedere all’aria da respirare.
Molti provinciali ignorano sé stessi nel ritenersi pronti a seguire le ultime novità in fatto di tecnologia e in altri settori, p.e. l’e-book soppianterebbe il libro cartaceo e la votazione elettronica sostituirebbe la matita tradizionale [con una rincrudita facilità di brogli]. Analogamente il parvenu snob si impavonisce come un VIP se lo si invita sul panfilo della Regina del Catai. Dall’homo sapiens all’homo digitalis.
Nel 1999 l’attuale PdR in un’enclave di cui non ricordo il nome, un ministro della difesa [corre voce del giro della Fabian Society], bombardava Belgrado usando anche l’uranio impoverito: questo e altro tra i neo-nazifascisti della setta dei continuatori delle cosiddette premesse socialiste-liberali di stampo oligarchico [che in passato coinvolgevano in buonafede perfino un George Orwell, poi pentito], ormai improponibili lupi travestiti da pecore in una grottesca immagine disneyana, mondialisti furfanti per sentirsi un’élite autoritaria al di sopra delle masse.
Esiste una tecnologia diabolica [un prodotto, qualcosa] per contagiare a morte una persona designata? Da un po' di tempo si moltiplicano gli improbabili suicidi, le strane morti dei dissidenti in vista o anonimi. Bisogna prestare molta attenzione a chi ci avvicina.
Voilà: in rete si vede e si legge un documento, una lettera dattiloscritta, datata agosto 1962, in cui “a leading personality in the oil industry” riferisce certe dichiarazioni confidenziali di Enrico Mattei, un democristiano, secondo cui ci avrebbe messo 7 anni per condurre il governo italiano verso un’apertura a sinistra e che gliene occorrevano altri sette per spingere l’Italia a uscire dalla NATO per metterla alla testa dei paesi neutrali. Un precursore di Aldo Moro, quindi, per certi versi, un’altra storia e un altro omicidio tuttora da chiarire.
il bello o il brutto di un diario consiste anche nella licenza di ripetersi in variazioni sul tema, in abbozzi di studi e in riflessioni in nuce, in idee fisse, puntando su un neo-espressionismo sintetico risolto in un paragrafo
Secondo quanto si sospetta nella fiction degli scienziati, alcuni veleni di origine vegetale, definiti citotossici, lesivi delle cellule, non sono rilevabili né dai marker[s] né dalle autopsie. Azz, urgeva una maggiore dimestichezza con il gergo erudito della biologia: i marcatori tumorali.
Ricordando un lettore e un editor della Casa Editrice Rizzoli quando, intorno al 1978-1979, mi consigliava di scrivere la narrativa trattando quei temi, la medicina o, in subordine, la religione. Campi in cui mi sentivo un profano totale.
E agiscono nell’ombra, nei Servizi Segreti, le squadre specializzate di killer[s] in grado di ammazzare le persone nel mirino senza lasciare alcuna traccia o simulando i suicidi perfetti? Già decenni fa lasciava stupiti e dubbiosi l’improvvisa morte di Papa Albino Luciani [1912-1978], Giovanni Paolo I.
Accettano l'attuale potere totalitario. Gli stessi personaggi o i discendenti degli anni 60-70-80 quando si sentivano vicini all’estremismo di destra [nel linguaggio di allora]: al giorno d’oggi in sintonia con le ideologie neo-nazifasciste dei gruppi economico-finanziari in preda al delirio d’onnipotenza delle cosiddette élite[s] mondialiste [il pasoliniano fascismo degli antifascisti].
Trattato come un cane rognoso, cliente da quaranta anni, tenuto fuori dalla porta della banca, non esibendo il nazipass detto “rafforzato” e ottenibile con una vaccinazione costituzionalmente non obbligatoria ma coatta con il ricatto governativo. La giovane impiegata mandata dalla direttora per aiutarmi in un bonifico con il bancomat esterno quasi tremava, mi guardava muta con uno sguardo angosciato, la confortavo. Una psicopatologia di massa indotta da una cricca pseudo-politica di farabutti. La mafia globalista con la cupola su mezzo mondo, il mondo cosiddetto occidentale, euro-americano.
Una cosa da poco, data la mia irrilevanza. Tuttavia, una censura arbitraria e stupida: in alto loco serpeggiano le tensioni e il nervosismo? Cominciano a temere gli spifferi d'aria? No. Se la ridono. Odiano i concittadini, determinati portarli alla rovina. Una frase concettualmente ambigua, speculare. La seconda interpretazione una pia illusione.
Quando vedo una foto di Klaus Schwab [il fondatore del World Economic Forum a Davos, Svizzera] mi viene in mente “il gabinetto del dott. Caligari”, il film muto di Robert Wiene, 1920. Il memorabile manifesto del cinema espressionista con le scenografie demenziali ma studiatissime. Una curiosità linguistica: il nome del protagonista è italiano e ricorda una parola dialettale delle mie parti, i “calegheri”, i calzolai, i ciabattini.
Nella demenza totale senza spiragli di rinsavimento. Per spedire un libro a V.S. Gaudio non provo nemmeno alle Poste, là spesso si litigava con gli impiegati mediamente sgarbati e rognosi anche in tempi normali. Sprovvisto di nazipass, non potrei entrare. Vado dal solito corriere, il ragazzo uscito con buone maniere a compilare il modulo fuori della porta, io [ego] considerato un appestato, in ottima salute e impedito di sostare all’interno per non contagiare. L’apartheid del mondo alla rovescia, il mondo dei folli, la nave dei pazzi.
Non me l'aspettavo. Perfino tra le mie frequentazioni reali si accentua un caso di Sindrome di Stoccolma: il paradossale stato psicologico delle vittime di un abuso reiterato, per quanto sadico. Nutrono sentimenti positivi verso i propri aguzzini, l'ammirazione. Capita nei confronti di un PdC, anzi il furbetto delega il “suo” ministro della malattia laureato in economia in rima, intenzionato a multare gli over50, attraverso l’Agenzia delle Entrate, decisi a non sottoporsi alle siringature per i ratti su base obbligatoria ma illegale.
I dipartimenti militari stanno costruendo fabbriche per produrre miliardi di kit[s] e di armi biologiche sotto le mentite etichette di farmaci. Si spendono miliardi per realizzare le distruzioni di massa mirate e silenziose. Le notizie da sottoporre a una verifica basata sulla documentazione rientrano in pieno, comunque, nella predisposizione di un appassionato di distopie, la distopia, un tema balzato alla ribalta come una moda non recente da considerare plausibile. Assassinare qualcuno senza lasciare traccia attraverso un meccanismo a distanza, un prodotto, un dispositivo. Già si notano alcune forme di mortalità sospetta, una letalità da analizzare. L’ultimo caso: la morte del Premio Nobel Luc Montagnier. Le miscele somministrate per la riduzione del genere umano. Colpiscono causando gli effetti avversi: gli organi riproduttivi, il cuore, il cervello, il sangue.
Carlo Pava
diari sconnessi
Apocalypsis cum Figuris