Aurélia Steengroot con la 'ndrappa verde
5.
Non so cosa le risposi a quella ragazza con la ‘ndrappa verde,
seduti sui gradini del ⇢[Rendano a Cosenza]
o ricordo poco o niente di quello che ho detto
o che è stato detto, anche di quello che ho scritto
o è stato scritto, lei non aveva di certo un completo da fatica,
la casacca e i pantaloni grigi,
ricordo però che facemmo questo gioco:
✒ se volessi parlarmi con un tuo linguaggio profondo,
questo cazzo di naso che hai, qual è la parola?
“Sampògnā”;
questi calzoni bianchi che indossi?
“Bballusi jāncusi”;
la camicia verde tesa?
“‘ndrappa”;
solo ‘ndrappa?
“Sulu ‘ndrappa”!
e lo spirito? :
“Tuo?”
No. Lo spirito tuo…
“Cianciarusu”;
e sedere?
“Trunānte”;
e stare qui fino a stasera?
“Fare stàfice fino acc’ambrunìja”;
e l’asino che mangiò la letteratura?
“’u marmuru chi sgranò ‘a littiratūrā!”;
e tua cugina Furgiulia Cuticchjùna?
“Senza ‘ndrappe?”;
con l’orologio…:
”cuncutrillu”;
dammi la mano…:
”strangélla”;
e mammelle?
“Cibbèrne”…
e, guardandomi sorniona:
maiale sibarita potrebbe fare:
“dercu i sìbbāri”;
lingua?
“Serpentina”.
6.
Sei una normolinea mesomorfa, le dissi,
cambiando lingua, e hai un indice del pondus alto:
“per via di che cosa?”:
il pondus? Della costanza e della fermezza,
e della lingua ammaŝcata, e i vestiboli aperti,
sei polisemica e ambigua, ma anche iconica,
un po’ come Daniela Poggi
per via del suo culo comprensivo e prosaico.
6.1
Aurélia Steengroot non mi rispose
- come quella ragazza con la stessa ‘ndrappa verde a Cosenza-
anche perché non è una normomesomorfa
ma una paralongilinea più ectomorfa,
che di riguardo ne hai, non c’è dubbio,
ma manchi un po’ a Lenzasicca, che è il sale, [zout]
e da poeta come se fossi nella sua fitting room ,
alla ciottella di Brussel, le toccai il culo,
che fa kon e cul
detto da lei che è bilingue.
7.
Lei: ⇢Guarda il culo della... [⇢Moet je de kont zien]
ragazza con la ‘ndrappa verde e i jeans HTC ;
Io: ⇢avrei voluto rivederla senza camicia.
[ zonder je shirt ].
E lei:
ma non eri tu a scrivere: “Fare la pubblicità del “Martini”
e recitare non sono la stessa cosa.
Muovere il culo [⇠achterkant]
a 18 anni in uno spot pubblicitario per farne il bersaglio
dell’oggetto “a” del visionatore e calcare il palco
a Sanremo a 40 non sono la stessa cosa”?
Il didietro che si vede nello spot
non
è il didietro che porti sul palco a Sanremo.
Vai a vedere, Charlize è più romantica di Victor Hugo,
ma, carina, non è ciarlatana come il romanziere francese
secondo Paul Lafargue. Charlize sta semplicemente
chiedendoci se è vero che il suo culo piace agli italiani.
E a te piace?
E io:
Dissi a qualcuno e lo ripeto a te:
“C’è della verità nel didietro di Charlize
che incanta gli italiani nello spot del “Martini”;
costui allora tracanna una bottiglia di Martini
aspettando
che ne stilli il filo di quella verità.
Tu dici:⇢ E se fosse stato “Cinzano”?
Cosa sarebbe stato vero?
Agli italiani sarebbe piaciuto il suo didietro
vent’anni dopo ?
E sarebbe andata a Sanremo?
Ovvero: e sarebbe andata senza mutande?
E’ vero che è lei che ha vinto Sanremo?
8.
Senza mutande quella del video,
con la stessa camicia che hai tu- ti rispondo-
ma anche senza ha lo stesso [kont] che hai tu,
e hai visto che dal numero del video di 21 secondi
esce come somma [40]? Veertig.
Che, lo sai, no?, fa di te l’⇢[attrazione di Brussel»
het aantrekkingstracht van Brussel ]?
L’imbracatura ti dona»het vastsnoeren
nei jeans HTC di Los Angeles:
⇢ “Guldenhelia, kolere, wat een vastsanoeren!”
9.
Come archetipo di fica del Brabante⇢
[oevorm-poes van Brabant], sarai lodata
per il bagliore ainico e immaginata dagli epigoni
di Harry Mathews in nuovi piaceri singolari
anche decontestualizzati dal territorio
della cosiddetta Magna Grecia
un po’ come la Maruzia, quella delle
“Eroine del Ciclo Troiano”,
insomma, si va dalle lettere dell’alfabeto
al bioritmo connesso alle posizioni
del Foutre du Clergé de France,
come dire che se sei al 23° giorno del ciclo Fisico,
al 14° del ciclo della Risonanza
e al 3° del ciclo Emotivo,
se stai provando lingerie della Maison Lejaby
anche a Brussel se non a Waterloo,
financo a Oostende, come minimo ne prenderesti
⇢40[lul o pik] nella posizione numero ⇢40[houding veertig]
quella che tu stessa, per come ti imbrachi
in quei jeans che stavi provando in quella fitting room,
hai rinominato »[Het aantrekkingstracht van Brussel]!
da: Aurélia Steengroot. Il tergo di Brussel