la crema idratante ✒ Carlo Pava

 


Carlo Pava

la crema idratante

La dottoressa della visita angiologica escludeva una patologia del circolo venoso e arterioso, per cui la causa dell’anti-estetico imbrunimento dei piedi fino a sopra i calcagni [sorry per la volgarità], che all’inizio mi sembrava una micosi da porre in osservazione a un dermatologo [ma il medico di base paventava di peggio], risiede in un normale invecchiamento cutaneo e soprattutto nella secchezza da trattare, per schiarirla e ammorbidirla, a una banale idratazione… udite… attraverso la tradizionale crema nivea [non prodotti innovativi e profumati], sempre vista in casa, mia madre la usava per le mani. Vado a comprarne un vasetto, anzi, una scatolina rotonda. E quale immagine-simbolo trovo sul coperchio? Ovvio, se di continuo non mi si sbandierasse addosso la bandiera arcobaleno correrei il rischio di diventare un omofobo: omofobi noi di una certa età di qualsiasi tendenza in fatto di sex, fatti nostri?


Da bambini, fans di James Dean e di Elvis Presley, poi abituati ai Beatles e ai “figli dei fiori” e alla psichedelia semifredda o moderata o oltranzista, poi no problem in discoteca con i Boy George e con le schiere dei settori rock e pop e punk e quant’altro [ostentatori di qualsiasi trasgressione], butto là a caso, e con imparzialità in feeling e/o in fregola virtuale con le ragazze talentuose e innovative del mondo musicale e dello spettacolo, una lista assai lunga.

I saccenti intransigenti in rima, infine, nel periodo 2000-2030, trasformavano in ideologia settaria perfino le rivendicazioni elementari dei diritti umani e civili, consapevoli del sostegno politico del potere globalista, riassunto come una coalizione di aderenti all’atlantismo, quindi agli USA, alla NATO, all’Europa dell’Est filo-americano, a Israele [smaniosa di sostituirsi in toto alle popolazioni stanziali dei Palestinesi] e alla sua Stella di David esibita a sproposito nelle carnevalate delle pulsioni erotiche d’ogni tipo, un [Gay] Power [ora una Lega polimorfa parallela ad altri fondamentalismi], mi venivano in mente le Pantere Nere anni sessanta e settanta. Ignorando le affinità con le SS e con i potenti hitleriani promotori dell’invio nei campi di concentramento dei loro simili in fatto di pulsioni erotiche, o indifferenti nella loro contiguità con vaghe forme di neo-nazifascismo di tipo sadico.


Inoltre, stavo riordinando le idee per cercare di ricordare a quali filosofi, oltre a Socrate, fosse riconducibile la formula “conosci te stesso”, con le varianti “sii come sei”, “diventa ciò che sei”, l’autenticità esistenziale della persona, il rifiuto dell’alienazione e della malafede, la libertà individuale nell’evitare qualsiasi etichettatura stigmatizzante e quindi bloccante in una tipologia più o meno molesta [sconosciuta nell’antica Roma, lo ripetevo da decenni]. La trovavo sulla scatoletta succitata in un supermercato nel reparto dei prodotti per l’igiene e dei cosmetici: “be you”.

 

foto:

la crema nivea con la propaganda dell’arcobaleno

Carlo Pava, una tavola di graffiti domestici: “patografie secretate”, cm 35x50, 2023 

 una mia vignetta cartacea, prima, poi digitale, del periodo 2009-2011