LUDMILLA TOURISCHEVA
IL CORPO IPERESTESO
Ludmilla Tourischeva è l’ultima
ginnasta russa dalla morfologia non sottoposta alle costrizioni fisiologiche e
somatiche che, a partire da Olga Korbut, ha finito con il riguardare tutte le
generazioni di ginnaste, non solo sovietiche.
La Tourischeva, nata il 7 ottobre
1952, è stata una ginnasta normomesomorfa,
con un Indice del Pondus medio-alto e
una discreta Polisemia.
Da quel che ricordo, poteva avere,
al meglio della sua forma, un Indice Costituzionale attorno a 52, che, essendo al di sotto di
53, limite-normativo del tipo Mesomorfo Normolineo[1], teoricamente la farebbe considerare Longilinea Mesomorfa, ma, come per ogni
atleta, i valori degli Indici Costituzionali e degli Indici del Pondus,
correlati alla tipologia morfologica, vanno reinterpretati e stabiliti in
ragione della disciplina sportiva praticata.
Il fascino fisico della Tourischeva[2],
però, si sprigiona proprio dall’equilibrio che il corpo, in quanto
compagine mesomorfa, riesce a mantenere tra
i limiti ponderali del tipo longilineo e del tipo normolineo: una ginnasta
così, al massimo della forma, sfiorava di sicuro il Pondus Alto (=20) creando, nelle sue esibizioni, un effetto attrattivo la
cui potenza sospesa allargava l’atto
dell’osservazione, contenendone il respiro e l’attenzione: come se l’esercizio
dilazionasse l’osservazione fino a persistere come fantasma nel desiderio
dell’osservatore.
Alle parallele asimmetriche, tra i
movimenti fondamentali, ci sono i tempi di kippe, i giri d’appoggio e i
movimenti derivanti dall’oscillazione lunga allo staggio alto[3]:
pensate cosa può essere una kippe
lunga (è un movimento in due fasi che può essere
eseguito indifferentemente su ciascuno dei due staggi) in cui c’è l’oscillazione in
sospensione lunga operata da una mesomorfa compatta come la Tourischeva
ventenne rispetto alla leggera, impercettibile, volatile kippe operata da una
brevilinea alla Olga Korbut, o da una quattordicenne il cui Pondus è come il campo di coscienza in
un pugile: ristretto o inesistente o deficiente!
Oppure, pensate all’oscillazione
lunga allo staggio alto fatta col movimento slanciappoggio[4]
di una ginnasta mesomorfa di almeno 18 anni rispetto all’impercettibilità di
una miniginnasta dodicenne senza peso e senza pondus:
la prima passa dalla sospensione
all’appoggio, mantenendo il corpo in atteggiamento lungo, e voi che guardate
sentite l’atteggiamento lungo del Pondus
Alto,
perché , per eseguire questo
movimento, è necessario sfruttare la reazione elastica dello staggio basso, sul quale la ginnasta appoggia
l’addome, e la conseguente
azione di frustata frusta
l’aria con tutto il peso di quel Pondus Alto , e non con il semplice frullìo
d’ali o di un trottolino: Ludimilla Tourischeva, questo otteneva, sospesa allo
staggio alto, frustava la libido di
chi guardava con tutto il peso del suo Pondus facendogli
commutare(all’osservatore)la temporalità dell’esercizio con la forza di gravità
di quel corpo.
Allo stesso modo, i vari volteggi al
cavallo: un corpicino leggero leggero passa per la verticale e voi non
l’afferrate nemmeno un istante; un corpo mesomorfo alla Tourischeva, se passa
per la verticale, mantiene il corpo in atteggiamento lungo o, meglio ancora, iperesteso
e voi vedete com’è pesante
mantenere la testa in linea con il
tronco
o com’è esteso il corpo che posa le mani sul cavallo
con il corpo inclinato di 50° circa.
Quel che venne dopo, in fatto di
ginnaste, a partire dal 1972, con le Olimpiadi di Monaco incluse , quando
Ludmilla vinse la combinata, fu la proliferazione della morfologia delle
brevilinee ectomorfe(la minuta Olga Korbut che catturò già nel 1972
l’attenzione del pubblico con il suo esserci
bambino che sostituì del tutto l’atletica muscolare non solo sovietica, da non
dimenticare l’agilità e la grazia della cecoslovacca Vera Caslavska; poi venne
la rumena Nadia Comaneci che a soli 14 anni, nel 1976, a Montreal vinse l’oro
nel concorso individuale, nella trave e alle parallele asimmetriche; il
minimalismo – come età e costituzione – continuò con le russe Elena Mukhina e
Nelli Kim) fino agli assurdi degli anni ottanta e novanta delle minibrevilinee,
corpi privi di qualsiasi indice somatico.
GINNASTE
|
FORMULA
DI SHELDON |
TIPO
MORFO-
LOGICO
|
POLISEMIA
|
INDICE DEL
PONDUS
|
· Ludmilla
Tourischeva
|
1/5/3
1/4/2
|
Normolineo
mesomorfo
|
-
|
Medio-Alto
|
· Nadia
Comaneci
|
1/3/4
|
Normolineo
ectomorfo
|
-
|
Basso
|
· Olga
Korbut
|
1/3/3
|
Brevilineo
ectomorfo
|
-
|
Basso
|
Tavola:
Tre ginnaste a confronto:
tipo,pondus,formula di Sheldon
Elena Mukhina
|
Olga Korbut |
Note
[1] Come si
rileva nella TAVOLA DEI TIPI MORFOLOGICI E DELL’INDICE COSTITUZIONALE, in Oggetti d’amore, Scipioni bootleg, Viterbo 1998 , pagina 72,
l’Indice Costituzionale per il tipo NORMOLINEO MESOMORFO può variare tra 53 e
56 ; quello del tipo LONGILINEO MESOMORFO va da 50 a 53.
Il 52 , ipotizzato per Ludmilla
Tourischeva , rinvia a quanto detto per le atlete di sci a pagina 73 dello
stesso testo: pur essendo pesante 68 chilogrammi, e perciò nella norma del tipo
Longilineo Endomorfo, essendo sciatrice la Nowen appartiene al tipo Longilineo
Mesomorfo. C’è una variazione di scala che, tendenzialmente, consiste, per le
atlete,nell’essere denotate come tipi appartenenti alla caratura morfologica
più bassa.
[2] Il corpo educato della ginnasta è
inscritto, come sema fatalistico, anche nel cosmogramma di nascita:
SOLE/SATURNO in BILANCIA in rapporto con URANO sono alla base di quella
speciale temporalità equilibrata che,
in una ginnasta, deve essere somatizzata per far sì che ogni movimento abbia la
sua precisione e che si coordini con ogni spostamento settoriale.
MERCURIO(in
sestile con PLUTONE, che, a sua volta, è in erigono con MARTE)carica di fascino fisico questo equilibrio tra i
“valori di gravità”(=Saturno) e i “valori di verticalizzazione”(=Urano): la
morfologia mesomorfa(MARTE in sestile con MERCURIO) acquista una “profondità
implosivi”(=Plutone).
Dal punto di
vista delle opposizioni caratteriali, qui, come è regola per ginnasti e
ginnaste, oscilla l’asse Primarietà/Secondarietà e son costanti la
Non-Emotività e l’Attività: se l’opposizione FLEMMATICO/SANGUIGNA in un’attrice
come la Loren dà, come Significante Somatico, un culo maestoso e in Ava Gardner
un movimento intenso, in una ginnasta dal corpo mesomorfo non può che dare
un’andatura ad alto potenziale erotico.
[3] Gli
staggi sono le due sbarre che compongono le parallele. Nella ginnastica
femminile, essendo le parallele asimmetriche, gli staggi sono posti ad altezze
differenti: lo staggio alto, quello superiore, è a metri 2.30 dal suolo, lo
staggio basso, quello inferiore, è a metri 1.50. La larghezza interna tra le
due sbarre è di centimetri 42-46.
La kippe
lunga consiste nell’oscillazione , su qualsiasi staggio, in sospensione
lunga.
La kippe breve è una doppia oscillazione in
sospensione.
[4]
Mediante lo slanciappoggio, la
ginnasta passa dalla sospensione
all’appoggio, mantenendo il corpo in
“atteggiamento lungo”. Dopo aver slanciato con vivacità le gambe
all’indietro, la ginnasta, con una pressione a braccia tese sullo staggio,
chiude l’angolo braccia-tronco per arrivare all’appoggio.
[da: V.S.Gaudio, Miele e altri oggetti d'amore, © 2000-2003]