Lamberto Pignotti • Propositi lungimiranti


© by andie bottrell · "beach easy 1950"



Propositi lungimiranti



“Se vuole la presenterò a qualche signora…”
“… Il fatto è che da tempo, non ricordo più, una diecina d’anni almeno, mia moglie e io non facciamo più sesso”, si lamenta.
Ogni volta che ha tentato, lei ha sempre detto che non vuole, che non può. Alla sua richiesta di spiegazioni lei finisce sempre col rifiutare qualsiasi discussione; alla fine lui, che dimostra meno di cinquanta anni, ha smesso di farsi avanti poiché non gli va più di elemosinare. Tuttavia non è pronto a rinunciare a vivere, al sesso, all’amore e ha cominciato a cercare quello che sua moglie non gli dà più…
…“Fai entrare quella ragazza!”
Poco dopo la giovane impellicciata che aveva visto nell’anticamera veniva introdotta nel salottino. Sotto la bella pelliccia indossava un elegantissimo vestito nero. Era bruna e molto bella. La pesante treccia nera che le incorniciava il volto le dava un aspetto di straniera, di donna d’altri tempi. E aveva le labbra rosse e umide.
“Le presento questa magnifica signora…”
Quella sua situazione lo ha alla fine portato a pagarselo il sesso,  e per la prima volta dopo un quarto di secolo è andato con una prostituta. Avvilente. Due ore a parlare, cinque minuti di sesso. Non sa se è stato più appagato dal rapporto sessuale che non è riuscito a completare o dal fatto che ha potuto parlare con qualcuno dei problemi che ha con la moglie…
…“Perché non ti rilassi e parli un po’ tranquillamente con me? Non sono pericolosa…”
“Davvero?”
Si fissarono lungamente, poi la donna esplose:
“Senti, giovinastro, a che gioco giochiamo? Sei venuto per scocciarmi?”
Lui, scuotendo la testa, sorrise per rassicurarla. Le raccontò che si era accorto di passare le giornate a pensare sempre la stessa cosa, eppure sapeva che non era solo sesso. Aveva voglia di sentirsi desiderato, aveva voglia di poter baciare, aveva voglia di amare.
“Mi sono sposato a ventiquattro anni, siamo stati bene all’inizio, poi qualcosa chiaramente è mancato. Ci siamo stancati? Io, mi sono stancato: penso a un futuro senza mia moglie”.
In quell’accogliente locale aveva in seguito imparato un sacco di cose. Lo frequentò sempre più spesso, con crescente affabilità.
Tornata presso la scrivania quel giorno – era il suo compleanno -  la padrona suonò un campanello. Poco dopo una di quelle ragazze si affacciò alla porta.
“Vuoi qualcosa da bere?”, interrogò la padrona.
“Un doppio whisky e soda”.
La signora lo guardò con meraviglia.
“Mi sembri già mezzo brillo… Ti sei dato alle bevande scozzesi? Ami quelle porcherie?”
“Sì, molto. Quelle di questo genere, per lo meno”.
Lei rise : “Bravo! Sono anch’io del tuo parere. Vada dunque per due whisky doppi e soda… Ma parlami dei tuoi propositi”.
“Propositi…”, disse lui sempre più alticcio. “Meglio parlare di sogni suscitati dalla rabbia repressa. Ma non voglio che nessuno mi deluda nel momento critico… Voglio rivalermi, salire, salire di grado. Voglio andare oltre il grado di capitano, oltre quello di maggiore, oltre quello di colonnello… Oltre qualsiasi grado inferiore a quello supremo… Voglio arrivare al comando unico dell’esercito. Prima dell’inizio della prossima guerra voglio avere il comando di tutto… E dopo la guerra voglio arrivare a un grado che nessun uomo, nessuna cosa, nessun evento della natura, mi potrà mai togliere. E’ chiaro?”
“Sì”, disse la signora.
“Bene”. Si mise a sedere e sorrise, ormai completamente ubriaco. “Voglio che proprio lei, che fin qui mi ha incoraggiato e spinto su questa strada…, abbia il comando del miglior plotone quando partiremo alla conquista di Venere”. Sollevò rapidamente lo sguardo. “Sorpresa?”
La signora stava pensando che lui le ricordava qualcun altro. Venere? Era il nome del suo locale…Continuò a centellinare il suo whisky, gustandone la qualità raffinata, e chiese:
“Immagino la sua invidia e la sua rabbia, quando metterai tua moglie al corrente dei tuoi propositi lungimiranti; o l’hai già informata di questa tua intenzione?”



L' Antologia "La Micro-Narrazione"
Nuovi progetti di narratori italiani
a cura di Carlo Marcello Conti e Lamberto Pignotti
numero monografico n.10-1988 di "Zeta"
Campanotto editore Udine