W.H.Auden ● Mosaico




Wystan Hugh Auden

Mosaico per Marianne Moore
(in occasione del suo ottantesimo compleanno,
il 15 Nov. 1967)

I giardini conclusi della simpatia personale
sono habitat incantati
dove veri rospi possono prendere mosche immaginarie
e il clima accoglie insieme la tigre
e l'orso polare.

Così in mezzo ai tuoi (dov'è umano
sedersi) ti vediamo seduta
con un largo cappello sotto un'araucaria
e ai tuoi piedi hai le bestie che per noi hai animato
pensando ad esse.

Il tuo leone dalla feroce testa di crisantemo,
il tuo topo delle piramidi, eretto
sui suoi artigli Chippendale, il tuo pellicano che si comporta
come carta carbonizzata, il tuo bue muschiato che sente d'acqua,
il tuo appassionato nautilo,

fan fronte a ciò che li sorprende e salutano l'estraneo
con accento mid-western,
persino quel dissoluto, la creatura non elefantesca
che è certamente qui a adorare ed è sovente
prescelto a piangere.

Egocentrico, eccentrico, egli chiamerà un gatto
Peter, una nuova auto Edsel,
darà importanza al suo compleanno e a pochi altri
che pensa degni, come noi oggi proclamiamo il tuo nome,
Miss Marianne Moore,

che, esigente ma giusta, non sei affrontata
da coloro la cui disposizione
è l'affronto, che chiedi il perdono del cobra,
che sei sempre puntuale e mai scriveresti tu stessa
errore con quattro erre.

Per le poesie, dalla grazia delfinica dei carri di Svezia,
il nostro grazie dev'essere una bella
e buona salva d'abbaiamenti: è troppo smorzato dire
«che bene e con quale integrità senza lentiggini
è stato fatto tutto».


(traduzione di Aurora Ciliberti)

da: W. H. Auden
Città senza mura e altre poesie
 in: "Almanacco dello Specchio", n. 2, 1973
Arnoldo Mondadori Editore


&
W.H.Auden 
è in :
Ettore Bonessio di Terzet
Aracne 2013