Chlöe , e allora tu che trotti in campagna con una coppia di cavalli bai?
Se è tutto così colorato Chlöe e non ho freddo allora
non sono in quella notte di Catanzaro e com’è possibile dunque che abbia un
cuore di carta non eri tu che come Aner Clute al cancello mi rifiutavi il bacio
di saluto dicendo che bisognava prima fidanzarci e io, ma dai, come facciamo a
fidanzarci in questa notte fredda a Catanzaro, nemmeno in Sila fa così freddo
questa notte davanti al distretto militare e tu solo con una distaccata stretta
di mano e senza una coperta non mi davi nemmeno la buona notte certo che avrei
voluto accompagnarti a casa a Bolzano dalla pista di pattinaggio o dalla chiesa
e tu avresti detto ma che stupido che sei, mica sono Carolina Kostner, certo
che non lo eri, come Aner non andavi a trottare con i cavalli bai, quella
robusta coppia di cavalli bai, con Atherton che s’era infilato furtivo per la
finestra e tu non mi davi nemmeno un bacio sulla porta, i poeti, dicevi, non
amano andare in giro per la campagna, io pensavo che tu ti riferissi a Thomas
Bernhard che, lo si sa, se non stava in città, fosse pure Vienna,quella che
riteneva una città insopportabile, e l’avrei voluto vedere a Catanzaro in
questa notte di freddo e Atherton che ti porta a cavalcare, Chlöe domani
mattina ci fidanziamo, così vedrai che cuore che ho anche perché non ho messo
dei soldi nella fabbrica di scatolette per avere il posto di ragioniere, manco
a Cirò, che si sa di buono ha il vino e insomma ho capito allora nella notte
fredda di Catanzaro che ero un povero scemo che avevo il cuore di carta e che
tu Chlöe te la spassi con ogni Atherton che ama farti trottare in campagna
(da: Se fosse l’antologia di quella notte a Catanzaro, 2)