—ph. by enzo monti
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!IL FUTURO VISTO CON GLI OCCHI DELLA
CINEPRESA
Come fosse
l’anticipazione di un futuro prossimo venturo, se non addirittura incombente
sull’homo civitas; immerso in scenari apocalittici costituiti da grattacieli e
nonsense linguistici, si dipana la trama di Lei: un film del genere drammatico quanto al disfacimento del
nucleo familiare, pentimento e richiesta a se stessi di perdono.
Opera sicuramente
pregevole per il lento dipanarsi della storia che si conclude in un improvviso
finale, finalmente sopraggiunto, a togliere dal disagio lo spettatore.
Sceneggiatura eccellente da meritare l’Oscar, tanto quanto il montaggio e il
doppiaggio ancor più meritevoli di un premio speciale. Fotografia di interni ed
esterni; primi piani degli attori nitidi, seppure talvolta immersi in una
realtà fantasmatica al limite del turbamento psichico di chi viene tormentato dal
dubbio: se egli stesso non debba cadere nella solitudine senza via di uscita a
meno di crearsi un ipotetico interlocutore. Silenzi del personaggio – ottimo interprete,
senza le intemperanze o gesti paranoici visti in tanti altri film – vissuti con
la pacatezza della rassegnazione ma intrisi di speranza per una comunicazione
reale con l’altro. Geniale la previsione di doversi rivolgere a un ipotetico Sistema Operativo; un artificio
parlante, ammaliante a tal punto che la voce femminile per poco non fa nascere
un amore autentico nel protagonista, in sostituzione della pura e semplice
finzione.
Denuncia della società
dell’elettronica che sempre più si sostituisce all’oralità spontanea; che
veicola standard amorfi di scrittura; che trascina sempre più nell’onanismo,
intenzionalmente quasi destinato a sopprimere sentimenti, emozioni, libido e
fantasie. L’uomo sta per diventare definitivamente vittima dell’apparentemente irrimediabile
progresso tecnologico? Quale quello, indagato da Platone per conoscerne la
psiche e la materia cerebrale prima ancora che le pulsioni della carne? Processo
inarrestabile e futuribile incremento sempre maggiore delle sue facoltà
sensitive e ideative? Il timore sarà smentito dal possesso – al quale ognuno
può attingere – di facoltà un tempo inimmaginabili, oppure sopravverrà la spersonalizzazione
dell’uomo, e destinati tutti a vivere in una società di robot?
La conclusione cui
pervengono regista e produttori, ma sopratutto il testo del copione è che alla
fine tutto si ricompone; prevale l’amore sull’indifferenza nella quale sta per
precipitare l’essere umano di oggi. Un segnale dunque di speranza che si
accompagna al sorriso di chi lascerà la sala all’esito della proiezione.
Ce ne fossero altre di
pellicole film simili a questa a rendere attuale il problema della
disumanizzazione affettiva dell’uomo, invece che occuparsi di tante banalità.
In altri termini un prodotto
artistico, quello in esame, destinato ad essere apprezzato sopratutto dai cinefili.
!
Ignazio Apolloni
Titolo: Lei
Regia: Spike Jonze
Attori: Joaquin Phoenix, Scarlett Johansson, Amy Adams, Rooney Mara, Olivia Wilde, Caroline Jaden Stussi, Laura Meadows, Portia Doubleday, Sam Jaeger, Rachel Ann Mullins, Katherine Boecher, Alia Janine, Jeremy Rabb, Lynn Adrianna, Luka Jones, Eric Pumphrey
Uscita nelle sale: 13/03/2014
Genere: commedia, fantascienza, romantico
Durata: 126 min.
Nazione: Usa
Anno: 2013
Attori: Joaquin Phoenix, Scarlett Johansson, Amy Adams, Rooney Mara, Olivia Wilde, Caroline Jaden Stussi, Laura Meadows, Portia Doubleday, Sam Jaeger, Rachel Ann Mullins, Katherine Boecher, Alia Janine, Jeremy Rabb, Lynn Adrianna, Luka Jones, Eric Pumphrey
Uscita nelle sale: 13/03/2014
Genere: commedia, fantascienza, romantico
Durata: 126 min.
Nazione: Usa
Anno: 2013