▐ 1 marzo 1985
Se c’è oro o polvere…è apparso per la prima volta in “Atti della 3^ Biennale di Alessandria”, Edizioni Amnesia, Alessandria 1986; vedi anche: “Prospettive Culturali”, anno XIII, n.n.2-3, aprile-settembre 1988,Società Editrice Napoletana, Napoli; è apparso online anche su gaudia 2.0
Se c’è oro o polvere o quest’estasi che nel crepuscolo
1.
la notte se è di ferro
dentro l’universo o lo specchio
che lo moltiplica e l’acqua che sa di fango
2.
se c’è oro o polvere
tempo che disegna il ricordo
l’ombra che la luce stringe
3.
o quest’estasi che nel crepuscolo
illude e fa pieno l’istante
non dirmi se il sole sa d’acqua
4.
una voce infinita, più docile è il mare
che non è fuoco o sogno e nemmeno amore
non c’è lampo che guizza e non morde
5.
misura o trama il lago all’alba
sbianca sorprese e cava sillabe, artifici
già cade l’autunno traccia storie
non ha colori quando dorme
la palpebra sigilla simulacri
6.
non c’è angoscia o sguardo
la luce è tenera, tempo che se fruga
non fa vago il mondo o se c’è terriccio
sul ponte, l’ombra che con brio stende
il giallo, seno fatto di tango
7.
o se suona il tempo afferra l’eco
o vibra ciò che poi si ritrova
l’ombra, l’episodio, la fiaba
o amor che già ieri vago e rosso
8.
mi sciorini il senso, se fossi petto
con grifi e lance azzurro che
a nord o a sud cavalca nel vento
ma sei sera quieto approdo
o pianura che l’acqua ha e cieli di silenzio