Luciano Troisio│Merdèka

Merdèka della Malaysia
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Kuala Lumpur, 3 settembre 2014

 Il 31 agosto la Malaysia ha festeggiato alla grande il 57° anniversario della sua Merdèka (Indipendenza). L’Indonesia la celebra il 17 agosto e la chiama Kemerdekàan . In ambedue le nazioni si parla una lingua affine, appartenente al gruppo del Grande Malese (la fonetica è identica alla nostra), di cui fanno parte anche Singapore, Brunei, Filippine, e parecchi Arcipelaghi dell’Oceania (come già aveva notato a suo tempo Antonio Pigafetta). Quindi Merdeka significa “Assenza di dipendenza”, “Libertà”, esenzione da condizioni, o strutture imposte. Questo interessante lemma mi ha fatto molto riflettere sulle sue eventuali parentele semantico/etimologiche. Essendo in vacanza e privo delle mie fonti, vado a memoria da profano, sfidando le giuste ire dei glottologi di ruolo, anche perché da queste parti Internet funziona malissimo e usarla è davvero penoso. Intanto, riservandomi più attente verifiche, cerco di elencare altre parole (anche nomi propri soprattutto di ambito mesopotamico/iranico/semitico, non dimenticando che nel Grande Malese esistono molte parole di sicura origine sanscrita):
Merdokai eroe liberatore (antico giavanese?)
Mordekai altro eroe
Mardocheo?
Marduk re/dio di tutte le Mesopotamie,
liberatori ma anche sterminatori, nascondono forse un ambivalente perso significato cui si potrebbe risalire attraverso l’indoeuropeo Murder e Mort(em)? E già che ci siamo: è forse verificabile un nesso tra Marduk e il più mediterraneo Mart(em)? E tra Murder e Merd? Celano forse ambedue la radice di definitiva Mort(em)? E cosa vuol davvero significare il servo Merdha, personaggio anche in ruolo comico (mediatore tra il linguaggio aulico degli aristocratici e quello del volgo che non lo capisce) del teatro delle ombre balinese?
Sarà quasi inutile l’usurata eliotiana citazione in cui Assassinare è contrapposto (probabilmente non del tutto) a Creare.
“Libertà-Merdeka” connessa a Murder?

 2 [Nota stonata: per la seconda volta da quando sono partito, oggi mi è giunta una ferale notizia: un altro amico se n’è andato. In ambedue i casi sapevo della loro malattia, avevo telefonato, scritto, ci eravamo incontrati. In vacanza, in viaggio me n’ero quasi dimenticato. In ambedue i casi speravo davvero che le cure servissero a tirare avanti. Si resta sbigottiti dal rude ancoraggio.]