⁞ © viviane sassen |
La ragazza di Bagnacavallo
⁞ o forse era di
Cervia quella ragazza con il pane di Bagnacavallo
C’era questa ragazza di Bagnacavallo,
per via del pane di Bagnacavallo che, non è un mistero, quando appare è nella sindrome ipopinealica, costituita per
Adriano Spatola, quelle concrezioni di carbonato, la continuità dei dubbi, i
dialogati effetti duri e riflessi in più immagini, e le coltivate ossessioni,
invettive nel glicerofosfato di calcio e magnesio[i],
e questo sto dicendo: la posizione della ragazza di Bagnacavallo, o forse era
di Cervia quella ragazza con il pane di Bagnacavallo, come lo vidi una volta
anche fotografato su “Pianeta”, e questo
mi è rimasto: la posizione della ragazza, oltre che all’azione appunto,
e, dentro il testo per Spatola, esempi di testicoli grossi così, alcuni gruppi
di fotografie, e un pezzo di pane di Bagnacavallo, tuttavia il livello delle evidenze,
era lì, quella ragazza, i rischi, i problemi di contenuto, come Claretta che
conobbi poi a Torino, era con il vestitino a fior di culo, senza mutande, e
tanto di mammelle, sembrava il culo enorme di Lori, quella di Karel Màcha,
insomma la piacevolezza del testo, l’impronta senza senso, l’incastro, attorno
talami ottici, peli. Non potremmo mai fare una rivoluzione, vestita così e con
il pane di Bagnacavallo che, non è un mistero, a volte ha qualcosa della
fallicità della baguette e per questo è facile pensare alla rivoluzione
francese, o a quando gli oppressori diventano troppo severi e non puoi più
mangiare pane e pomodoro, che, questo è evidente, non puoi farlo con la
baguette ma con il nostro pane casereccio che, poi, fatta la nostra bella
rivoluzione sotterranea, nella trasmutazione del regno in repubblica, è stato
costituito come pane di Cerchiara, non fosse altro per la pignata dei fagioli e
delle cicerchie, e dei ceci; i piaceri della natura, di solito, sono connessi
all’assetto bifallico dell’oggetto “a”, non è un caso che questa bella
toma con i due filoni sotto le braccia cosa rinserra se non il doppio (-φ), che, anche con la farina doppio zero, diventa (+φ), con buona pace dell’angoscia e dell’occhio
di chi guarda, che, quando è apparsa, la toma con i due pani, altro che pane di
Bagnacavallo, cosa le guardava, secondo voi, il visionatore? Nella deissi, la
bellezza sta nell’occhio del visionatore, e se chi guarda ha la vista difettosa
non pensate che si metta a chiedere alla persona più vicina se quello che ha lì
davanti agli occhi è il culo enorme di Lori o quello di Claretta, ovvero quello
della ragazza di Bagnacavallo, che, ora che la rivedo in questa bianca deissi,
mi ha riportato alla mente quell’attimo in cui mi pare di averle detto che se
sei così bianca e hai quel podice che richiama le macine del mulino e il colore
solare del grano, ancorché non abbia ancora letto quanto scrisse Georges
Bataille sull’ano solare, d’accordo potrei mangiare anch’io il pane di
Bagnacavallo a patto che sia con i pomodori della Culavria, ma non trarre
conclusioni affrettate, può darsi che l’incanto sia fallico ma non è detto che
sia amore, perché l’amore, questo dissi alla ragazza di Bagnacavallo, sarà pure
bifallico ma si e no dura un attimo, infilato tra sabato e domenica.
[i] Cfr.
Sindrome
ipopinealica, in: V.S.Gaudio, Sindromi
Stilistiche, Forum/Quinta Generazione, Forlì 1978: pag.31.
i pulcini hanno testicoli così ( ) ,
ancora
lesioni dei centri diencefalici ipotalamici
acquedotto di Silvio bombardato, la posizione anche, e gli increti ad azione diretta i contenuti, le concrezioni di carbonato per la continuità dei dubbi, come dialogati effetti duri e riflessi in più immagini, coltivate ossessioni, invettive nel glicerofosfato di calcio e magnesio, La posizione, oltre che all’azione appunto esempi di testicoli così, alcuni gruppi di fotografie, e un pezzo di pane di Bagnacavallo tuttavia, il livello delle evidenze, i rischi, anche i problemi di contenuto con peli o mestruazioni; e tanto di mammelle, in rapidità il culo enorme di Lori, di Karel Màcha, la piacevolezza del testo, l’impronta senza senso, o lunghe litanie appunto negazioni registrate come delirando l’incastro – attorno, tubercoli quadri gemelli, talami ottici peli
(
22 gennaio ’74)
a
Adriano Spatola
░ da: V.S. Gaudio ENDOCRINOLOGOS
in : Idem│Sindromi Stilistiche│Forum QG Forlì 1978
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