Il rombo di Lacan strutturato qui sugli indici patagonici della Guiggi
Il poeta e l’ainos del dab della pallavolista ▌by Marisa Aino & Gaudio Malaguzzi
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Un poeta, che non era nemmeno
lontanamente imparentato con il cavaliere che aveva ucciso il drago, comunque
un bell’uomo, di gran portamento, snello e pulito, sebbene vivesse nella
pianura degli Ombroni, e che è, al pari del cavaliere, orgoglioso e stupido in
parti uguali, era preso in quel tempo dall’amore di quella pallavolista, che, a
vederla in campo, era una macchina mesomorfa in cui sembrava che fossero
confluiti gli indici patagonici della Piccinini, da un lato, della Guiggi,
dall’altro, articolati, come se fossero stati pestati nel mortaio del bagliore
ainico o didonico,con gli indici della Havlova[i]; e il poeta, a rimirarla
ogni volta nel gioco, innalzava il (-φ) al meridiano con una potenza
patafisica incontenibile, tanto che non poté contenersi dallo scriverle una
lode, come ai tempi della cortezia, un “poema ainico”, ebbe a definirlo egli
stesso, per via dell’ainos[=αίνός], dato come “terribilmente”, “grandemente”
e “molto”, e dello schema verbale “aino”[=αίνέω], “lodo”, “approvo”, e anche l’ainos[=αἶνος] che sta tra “lode” e “racconto”, nell’accezione di
Erodoto. Forse, nell’incarnazione precedente, il poeta cos’era stato se non
un discendente di Ainea stesso [l’Αίνείας; Enea, figlio di Anchise] o un cavallo
se non un asino, per via del fatto che non ama il mare e che recentemente
l’aranceto della Nonna dello Zen sia stato invaso e occupato dal genere equino
che tanto piaceva a Joanne d’Anjou, anche quand’era a farne culto per il rombo
di Lacan tra Taras e Amantea, da un mare all’altro, appunto, la regina dei due
mari e del doppio fallo, da cui, per la lode dei linguisti, la salatura dell’angioa.
Tra il pestello, il mortaio e il sale,
il poeta, a cavalcare il suo oggetto “a”, l’abbiamo detto, era ineguagliabile;
poi, a montarlo lì nello stesso spazio di relazione, lo schema verbale
afferente all’erezione e all’innalzamento al meridiano era come se
all’improvviso fosse sempre senza sella e bardatura, e il povero (-φ) del poeta implodeva in modo così palese che il “molto” di
cui all’ ainos era strettamente legato, annodato, all’angoscia del rombo di
Lacan e all’ainos di “terribilmente”. Terribilmente depresso, a dir poco.
2 C’est
voir le corps de l’amour
c’est le corps qui fait voir
les jointures des jambes,
l’épaule et le méridien
du dos, la surface du ventre
quand elle allant du bleu
vers le bleu
reprenant le même
commencement
une peau recouvre
le plus grand bonheur
est cette élasticité
de ses shorts
qualité du bois et du
mouvement le long
du gnomon dedans
le cheval écumant de l’amour
4 Sotto i giunti dei suoi calzoncini
sotto
l’inflessione dei giunti
tra
i rettangoli dritti alla giuntura
delle
natiche o delle pietre di legno dove
il
muro gira e lei si innalza verso il cielo,
la
linea della rete con il peso
che
fibra per fibra nell’incrocio
delle
ginocchia quest’incavo aperto
sul
pendio, in cui il muro è gettato al recinto
dove
la siepe non ha più una linea continua
la
ligne des biens nel punto in cui si curva
e
lascia vedere il giorno che sul sentiero dell’
acqua
costeggia la sera
nell’aria
elastica dei suoi calzoncini[ii]
L’aria elastica dei suoi calzoncini e
quello che il poeta chiamava son département
du Bas-Rhin: le cadran solaire et lunaire di Miss Martinguhing, che si trova nelle vicinanze della primavera in un bosco, una potenza stupefatta nello splendore del movimento in cui il
fiancale elastico è sotto la trasparenza da cui non posso che a lungo ammirare
tant de gracieuse beauté, elle monte légèrment l’escalier du filet le vent
tourne quand il change soudain ;et cette fille jolie qui réunit ces
instants d’élégance alors qu’en pleine après-midi s’allonge l’ombre du méridien
dans ce temps chaude quelle soie n’éveille en moi d’érections que je ne sache
rapides et définitives ? Se fossi stato io quel poeta, io che adesso in
quanto “ainos” di Erodoto, ve la “racconto” questa storia delle pietre di legno
e dei calzoncini elastici che dal bleu al bleu, con dentro lo gnomone del
gaudio, è il peso dell’amour, il pondus du bonheur, chiamiamola pure Miss
Martinguhing questa figura che fa 51.36 x 19.5, quest’incavo aperto sul pendio
nell’incrocio delle ginocchia: lode, per l’alfabeto mnemonico,
sarebbe 5(=l) e 1(=d) del 51. Dell’indice costituzionale, moscia, che è 3(=m) e
6(=sc) di .36; del dab[iii],
che è 1(=d) e 9(=b) del 19., quando sta là,(=5 per l), dopo che in campo si era fatto oggetto “a” per il gaudio singolare del poeta. "Lode moscia del dab (che sta) là"?
[i] Un assetto somatico che condensava i 6
piedi dell’altezza e le 152 libbre del peso, tanto che all’indice
costituzionale pari a 51.36, di una longilinea mesomorfa, corrispondeva un
indice del pondus alto, teso tra i valori 19 e 20(il valore alto va da 20 a 12,
e decrescendo si fa più alto). Si disse anche che il punto (S) di una delle
pallavoliste condensate nella figura amata dal poeta fosse in congiunzione con
l’Ascendente del poeta lodatore di Miss Martinguhing. E la potenza patagonica
di questa figura, in un’altra delle pallavoliste visionate e condensate
nell’oggetto “a” del poeta, fosse l’aria elastica dei suoi calzoncini così come
può essere il cielo del grand bonheur con il punctum Mercurio/Plutone di una
pallavolista omologo allo stesso punctum dell’innamorato versificatore, tanto
che allora,e può essere la giuntura delle natiche o il suo dab in assoluto, non
si taccia del Marte della pallavolista stretto stretto alla cuspide della casa
Quinta del poeta , casa Quinta che è la sensorialità espressiva del (-φ).
[ii] C’est
voir le corps de l’amour e Sotto i giunti dei suoi calzoncini fanno
parte di L’armure
di Miss Martinguhing , ©
V.S. Gaudio 2006.
Photostimmung by Blue Amorosi per il Volley-Dab |
[iii] La plénitude du
Martinguhing che si lascia guardare ancora per alcune ore nella sua elasticità
bionda cet esprit de femme déployant son dab: in argot sta per
“Père”,”Patron”,”Maître” ma anche per “Roi”,”Dieu”, le suprême architect,
questo Dab del Martinguhing è chi, avendo generato o costruito cet esprit somatisé
de femme, con questo si pone, si realizza come Heimlich o, appunto, Dab;
le Dab Martinguhing che, come si vede
alla 13 di L’armure
di Miss Martinguhing,
è la patagonistica, a dirla con Jean
Baudrillard, di un oggetto radicale, questo “manifestare il muoversi,
l’andare”, e renderlo assolutamente immobile nella devoluzione del suo apparire
declinando l’Heimlich, ovvero il suo essere “patafisica dagli effetti
incommensurabili”. Il patagonismo di Miss Martinguhing. Fosse stato son dab d’argent, per il rinvio
argotier allo “speculum”,lo specolo,che ispeziona le cavità naturali,lo
sfoggiamento del suo dab sarebbe
stato speculare a questa trasparenza piena e liquida, patente e patagonistica,
del suo esprit de femme.
Per le connessioni dell'ainos e la sua funzione patagonica, ci fu già una prima formulazione in Aurelia Steiner de Buenos Aires, in: V.S.Gaudio, Aurélia Steiner.La langue toquade, ccopyright 2004, ebook on youblisher: cfr. la nota 10 sullo Zahir a pagina 55.
Per le connessioni dell'ainos e la sua funzione patagonica, ci fu già una prima formulazione in Aurelia Steiner de Buenos Aires, in: V.S.Gaudio, Aurélia Steiner.La langue toquade, ccopyright 2004, ebook on youblisher: cfr. la nota 10 sullo Zahir a pagina 55.