Due amici hanno un
legame di singolare complicità: il primo crede di essere un eroe tattile, come lo intende V.S.Gaudio
nel Manualetto della Mano Morta[i];
il secondo crede di essere un Lafcadio
Incaricato dall’Accademia per l’Assassinio
dei Poeti come una delle Belle Arti[ii].
Questa condizione, di per sé tutto fuorché noiosa purché si abiti una città ad
alta urbanizzazione, come per gli amici di cui all’Ottantré della Centuria
di Manganelli[iii]
è complicata dal fatto che entrambi si giudicano degli esteti e quindi dei
contemplatori, se non dei metafisici, mistici non diremmo proprio, della
propria mania. Il maniaco della pratica tattile plebea è di una singolare
castità e di una introversione al livello massimo come solo il tipo
sentimentale della caratterologia francese può avere; il Lafacadio Incaricato ha
la stessa innaturale ed elegante mitezza del maniaco omicida nell’Ottantré
della Centuria di Manganelli.
Così anche questi due
amici fecero come i due del microromanzo Ottantré:
ciascuno dei due ha delegato all’altro il compito di perseguire la propria
mania: per cui tocca al maniaco della mano morta soddisfare la mania di
Lafcadio Incaricato dell’amico, e al maniaco lafcadico di vivere la mania
erotica plebea dell’amico.
Naturalmente, il
maniaco lafcadico, nella veste di eroe tattile plebeo, è del tutto inetto, ignora la grammatica
inerente gli items del contatto e della carezza, nulla sa dei fattori della
prossemica e della cinestesia, e l’amico sa di questa sua inettudine; allo
stesso modo il maniaco del contatto con i quarti posteriori non sarebbe capace
di compiere il più modesto e ovvio degli omicidi, anche di un semplice e inoffensivo poeta dialettale.
Pertanto, hanno deciso di farsi credito: il maniaco della mano morta chiede al
maniaco lafcadico di compiere qualche anonimo contatto se non delle ignote
carezze, ed egli acconsente; nel giro di ventiquattro ore, se è in città che
opera, o nel giro due-tre giorni, se andrà a operare nei luoghi affollati in
una città limitrofa, torna a rapporto raccontando di giovani donne toccate in
metropolitana, indica con ostentata pedanteria
le linee usate e la frequenza degli item e la disponibilità all’accettazione
da parte della toccata a seconda del tipo morfologico, anzi fa di più annota
anche il colore dei capelli e il colore e il tipo di scarpe: naturalmente egli
non ha fatto nulla di tutto ciò, solo l’idea di toccare il deretano di una
giovane donna gli fa irrigidire la mano, figuriamoci poi se su un mezzo
pubblico, o al mercato, o in certe sale stampa affollatissime, e se vedesse una
reporter toccata seppur solo sul braccio
da un bruto accorerebbe in sua difesa, come un antico cavalier pubblicista,
anche se nei due anni richiesti di pubblicazione e relativi pagamenti non ha
mai pubblicato un cazzo né ha mai percepito un compenso, anzi ha sottoscritto
almeno cento abbonamenti se periodico o
cinquanta se quotidiano, se telematico ha pagato le bollette telefoniche alla redazione del
foglio per i due anni prescritti; è che per l’affetto che lo lega all’amico
egli è disposto a fingersi abietto toccaculi e incallito palpeggiatore. In
cambio, il maniaco eroe tattile uno dei prossimi giorni gli descriverà
minutamente un terribile e ingegnoso delitto di un poeta sconosciuto, compiuto
in circostanze talmente sottili e fantasiose, quasi poetiche, oltre che
improbabili, che nessun giornale, anche se registrato come supplemento a una
testata del 64 ormai inesistente da almeno 4 lustri, ne recherà notizia. In tal
modo, il maniaco lafcadico passa alcuni giorni di perfetta letizia e di sommo
gaudio, e va addirittura la domenica in parrocchia per infiltrarsi tra gli
invitati di un matrimonio e, favorito dalla pressa, lasciarsi toccare lui
stesso dai podici più sodi e dai terghi più teneri, è un vero ringraziamento
per aver incontrato un così caro amico. In realtà, ciascuno sa che l’amico è
del tutto innocente, e mai e poi mai
potrebbe essere uno stratega del contatto per potersi dare all’amore
cavalleresco o all’amor cortese per lavorarsi la parte cavalleresca di una Dama
mai vista seppur in un luogo sacro e perciò delle sacre visioni; anche l’altro
amico si rende conto che una amicizia tra due innocenti non sarebbe adeguata
dagli abissi della loro anima: tanto che segretamente hanno deciso che ciascuno
dei due sarà l’anima nera, una sorta di luna nera, dell’anima dell’altro; la
delicata amicizia si fa di volta in volta sempre più sollecita e fine che,in
determinate combinazioni dei loro rispettivi bioritmi, l’amico chiamato a farsi
eroe tattile farà rapporto solo per riferire di aver usato solo l’item B della Carezza: “Strofina”(= è il gesto che corrisponde alla seconda porta: quella
della preghiera)[iv] anche con toccate
appartenenti al ceto alto che, si sa, gradiscono in modo assoluto, se adulte
over 33, l’item 0 del Contatto(= accarezzare
e trattenere o toccare pienamente con il palmo le natiche del corpo desiderato)[v]; l’amico chiamato a farsi
Lafcadio Incaricato farà rapporto solo per riferire di aver delicatamente
torturato un poeta dal genus subtile, tipo Ennio Cavalli, se non gracile, come
Milli Graffi e Vivian Lamarque insieme: con un ordo procedendi sottile,
qualcosa come “strusato a coda di cavallo” o “tratto a coda di cavallo e poi
sospeso”.
▬ by Gaudio Malaguzzi
[i] V. S. Gaudio, Manualetto
della Mano Morta, Scipioni Bootleg, Viterbo 1997; il bootleg fu
stampato in centinaia di migliaia di copie in una tipografia di Rossano
Calabro(Cs) che, poi, come la polizia
giudiziaria in aliquota Finanza disse, all’autore piratato, durante l’apertura
di un momentaneo mod.45 da parte di quella ex Procura, risultò essere chiusa,
non in esercizio, per intenderci, e avevano fatto arrivare una presunta
tipografa dalla tipografia viterbese presso cui si presuppone che svolgesse le
sue mansioni.
[ii] Cfr. Anonimo del Gaud, L’assassinio
dei Poeti come una delle Belle Arti, © 1999-2003.
[iii] Giorgio Manganelli, Centuria.
Cento piccoli romanzi fiume, Rizzoli
Editore, Milano 1979.
[iv] V.S.Gaudio, Items della Carezza, in: Idem, Manualetto
della Mano Morta, ed.bootleg cit.:pag.18.
[v] V.S.Gaudio, Items del Contatto, in: op. bootleg
citata: pag. 12.