Il poeta adolescente e il vento.
by Marisa Aino & Gaudio Malaguzzi
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Il poeta ancora quando
era quasi ragazzo e d’aspetto sempre e di più colto, non frequentava cinema ma
già amatore di cineserie, non aspetta, sul lungomare, quel pomeriggio, forse
già dentro la primavera, la adolescente che già gli ha afferrato l’animus sui
banchi di scuola, appena avviata la pubertà, e con quelle sue trecce, e sa che
è affascinante la sua ragazza adesso e di delicata bellezza; è uno dei loro
primi appuntamenti, ed egli non affronta il vento, che, a conti fatti, a
ripensarci ora, non può che essere scirocco per quanto non è detto che non
fosse, è logico, grecale; è tardo pomeriggio,ed egli non va sul lungomare con
tutto questo vento che gli scompiglia i capelli, non lo sopporta, il giovane
poeta capellone, questo longilineo ed ectomorfo individuo che, nonostante sia
miope, non sopporta nemmeno gli occhiali e forse neanche le canottiere, che gli
ricordano Salvatore Giuliano, specialmente quelle di lana e a banda larga. Il
poeta, ancorché sia così giovane, nulla lo umilierebbe di più dell’idea di fare
aspettare quella adolescente, già così dentro i suoi solitari pensieri e anche nei piaceri singolari non solo
notturni, saperla lì sul lungomare con quel vento, e sconvolto dal sentirsi
scompigliare i capelli, che lo rendono insieme affascinante e geniale, taluni
dicono che, a vederlo nel giardino Zen di Mia Nonna, anche sopra il munzillo di
pietre dove ci sono i fichi d’India, pare che abbia la figura di Gesù il
Salvatore, tanto che, molti lo pensano, pare che chi gli ha dato questo secondo
nome questa somiglianza prefigurasse, e perciò questo secondo nome non gli fu
dato per prefigurarlo come discendente di Salvatore Giuliano, anche perché
l’adolescente poeta pare che fosse un pacifista russelliano ante-litteram[i].
Nei confronti della
ragazza che sta amando, egli prova un sentimento misto, forse addirittura
triplo, che mescola desiderio, venerazione, rispetto con l’erezione dell’ ”orgoglio
peyronico” di Eric Berne, quel quarto grado, che, quando si spiega, include,
nella pulsione uretral-fallica dell’adolescente, il proprio orgoglio e il
brivido di vanità per il bagliore ainico
che già intravvede nella giovane figura che è la sua ragazza, che ha una
bellezza che ha sempre un che di silenzioso e di mistico, di misterioso, con
una sensualità sobria e allo stesso tempo tutta dentro la carne, o il tergo, che
costituzionalmente ha sempre una bellezza
contemplativa, ancorché sia una longilinea
ectomorfa[ii].Dalla
pulsione trasformativa di contatto,
che nasconde i suoi fantasmi oro-anali e fa del suo corpo una mappa di
sorprese, abissi, sporgenze, percorsi o fiumi dell’angoscia, ma anche dello
splendore profondo in quanto pianeta immenso per la navigazione eroica.
VS su un muretto del lungomare: con a fianco la A cerchiata dell'ammascatura: scritta apparsa 4 lustri dopo quell' appuntamento bucato dal poeta adolescente per il vento |
Egli, con quel vento,
allora, non si è recato a quell’appuntamento. E quindi parve allora, quel giorno,
che non ci sarebbe stata poi una lunga serie di appuntamenti, e lì sul
lungomare la loro storia non potrà diventare un inesauribile deposito di
ricordi. Qualcosa, quel pomeriggio, dice bruscamente all’adolescente, mentre
dalla finestra, che dava verso la ferrovia e il mare, guardava il fluire
dell’acqua dalla fontana pubblica: “Qui il tuo matrimonio non comincia”. Cosa è
successo negli astri, nei cieli delle stelle fisse, dei punti arabi, nella
contabilità degli angeli, nel ronzio della matematica della genetica e del
dispositivo di sessualità? Ebertin, poi, nella sua “Cosmobiologia” che dirà mai
del passaggio di Urano sull’Ascendente della ragazza in amore col giovane
poeta? Lei dunque non appoggerà la mano
sul braccio del giovane poeta, e non avrà inizio quel percorso che non avrà
fine, è bastato il levarsi del grecale o
l’ostro-scirocco che fosse? E se fossero stati a Trieste, un po’ di bora
e…niente, amore mio, odio il vento e, anche a Cervia, il garbino non mi andava
giù, anche il rezzo o un groppo, un semplice spiffero tra i miei capelli mi
inquieta l’anima e mi scompiglia il (-φ) manco fossi Sansone e non semplicemente un
poeta adolescente che dentro l’acronimo del nome reca l’omaggio genetico al
brigante Salvatore Giuliano, per questo,
poi, quando mi farai quella foto sui fichi d’India, che cosa diranno i visionatori?
Ma questo non è un giovane poeta, è Gesù Cristo nel giardino dell’arancia di
Mia Nonna dello Zen!
Il rapido passo di una
donna che s’avvicina lo fa trasalire, è il giorno dopo, e mancano pochi minuti
all’apparizione di un angelo,ed è ciò che entra nell’orecchio[iii], un’amica dell’adolescente
amata del poeta che gli domanda:”Perché non sei venuto ieri all’appuntamento?”
Il giovane poeta
affascinante, che è un incendiario, per via della pulsione uretrale e del vento
che gli scompiglia la poesia e i
capelli, a volte ha anche sonno, e specie di pomeriggio pensa che la giovane
donna affascinante, che ama concentrare i significati ma anche sorprendere per
le soluzioni sensoriali estreme, non vada all’appuntamento per via del vento, e
si addormenta, prende sonno fino a sera, e allora risponde a Sara Gallerano,
quantunque fosse senza l’ermellino[iv], come se rispondesse a
una ragazza timida che gli chiede un’indicazione, non degnandola nemmeno di uno
sguardo: “C’era vento!”
Il vento soffia anche in "La Centaura e il Poeta": ma quella è un'altra microstoria...di Simona Pisani! |
[i] Ci si riferisce a Bertrand
Russell(1872-1970), la cui opzione pacifista si era precisata e radicalizzata
con la creazione del “Tribunale internazionale contro i crimini di guerra nel
Vietnam”.Ma nel riferimento a Bertrand Russell sottentra Marriage and Morals, di cui il poeta adolescente aveva il pocket
Longanesi del 1966: “Matrimonio e Morale”, traduzione di Gianna Tornabuoni.
[ii] Che, per questa tipologia
costituzionale, la ragazza, che pesa quanto dovrebbe pesare una normolongilinea
ectomorfa al livello più basso, e che, per questo indice costituzionale che può
essere, per il waist, sotto 50 e, per i seni, sotto 53, così giovane delizia ha ancora l’indice del pondus medio, tra 31 e 27, fin quando, una
volta che il matrimonio è cominciato, si farà medio-alto, tra 26 e 21.
[iii] Plutone che passa sulla
Luna della giovane amante; il Nodo lunare che sta per raggiungere il Nodo del
giovane amato ed è in transito equidistante tra il Nodo di questo e il Nodo
della fanciulla, con l’allineamento stesso di Urano, l’Urano del vento e della
pulsione sorprendente e meridianica, demonica della ragazza, sul punto più
freddo del meridiano e dell’Herkunft del poeta. Posta la pulsione di sorpresa, che nei fattori
pulsionali di Leopold Szondi si pone come connettore tra spinta pulsionale di
tipo E e quella di tipo HY, come motore del punto “f”
e dell’Ascendente della ragazza, il bisogno di apparire, il desiderio di
piacere, anche la civetteria che cosa non potrebbe non concretizzare, tra reale
e carne, mondo e reale, se non la patafisica sorprendente, che, dissaldando la
connessione tra dispositivo di sessualità e dispositivo di alleanza, sarà
l’energia, e il vento, dell’amore-uragano, l’amore assoluto e patagonico?
[iv]
Cfr. il ritratto della quasi omonima Cecilia Gallerani, la Dama con l’ermellino,
di Leonardo da Vinci, 1488-1490.