Marisa Aino ♦ L'estasi, dov'è l'estasi?

Marisa G. Aino
L’estasi, dov’è l’estasi?

1.
Mi chiesi perché mai
ammise che neppur io
ci pensavo
sotto un certo aspetto
mi sentivo
perché continuavo
mi piaceva in modo particolare

avrei potuto abusare

il giorno dopo andai
d’accordo di vederci
e quando ne uscimmo
mi spinse sulla via del ritorno
avrei dovuto sentirmi
ma non fu così

2.
Ci mettemmo d’un tratto
Oh, guarda!
decidemmo di andarcene
sebbene mi avessero detto
di solito era sempre
non certo quel senso di vertigine
dopo un po’ cercai
sebbene mi sentissi
se fossi stata
mi sarei messa

3.
L’estasi, dov’è l’estasi?
io pensai subito
continuando a fare
sentendoci ormai
facemmo lungo il margine

non ero delusa
al contrario aveva poco a che fare
da quel giorno filò abbastanza bene

4.
Io in quel periodo andavo
avevo preso l’abitudine
anche allora ero annessa al suo
si comperò e prese gusto
la osservavo mentre agganciava
quella vista mi spinse
anche la storiella di quel tale
e ancora
sotto certi aspetti
avrebbe considerato
seppur con molta prudenza

5.
Dopo un paio di mesi non provavo più
sarebbe falso ma non ne ero
avevamo ben poco
quell'agosto prima del nostro ci arrampicammo
per ammirare entrammo nell'interno
al ritorno incominciò
ci riparammo ci sdraiammo
restammo lì
entrambi ci sentimmo
finalmente cessò

6.
Le raffiche ci impedivano
guardai e provai
in me sembrava e risaliva
avevo la certezza
avevo la sensazione
forse si trattava
come allentare i freni o accendere i fari
ma era pur sempre la miseria e la noia

7.
Per anni avevo
non avevo mai
poiché temevo quello
era il pretesto per concedermi
ne uscivo fresca
e inoltre mi dicevo
all’inizio, infatti, fu così

8.
Ma la cosa non durò
inoltre mi accorsi
mi sentivo furibonda
avrei voluto
ma ecco che quasi subito ripiomba
ci fanno uscire per cacciarci
per esempio riesco ascoltando un po’
ed ecco che scopro
allora mangio e mi viene sempre una nuova

9.
Quando lavoro e penso mi pare
allora mi sveglio
io ci sono riuscita
soprattutto Wagner è stato
ascoltavo per tentare di trattenere
il mio cervello era bollente
d’improvviso si fermò
come se avesse truffato
ed io avessi assistito

10.
Fuori ci sono
dentro un altro che si sforza
mi misi camminando
con l’impressione di aver scoperto
era affiorata tutta, dura, levigata tesa
cosa imperiosa che cerca di dominare
che non smette, che lo fa sentire
e che ha sopportato non troppo maestoso
ma forse un po’ più potente

11.
E tuttavia non sono
scassinatori, che sventrava e orinava
il senso doveva esprimersi
allo stesso modo come due cose
eppure non sappiamo
non diede mai l’impressione di essere
teneva continuamente
veniva spesso quando io vendevo
e mi parlava e mi raccontava
quando esplose si sentì    balzò e si mise
avrebbe voluto ma è sempre un po’
mentre invece accettò con entusiasmo


!▐ ©  marisa g. aino 1979


© marisa g.aino 1971
▐ La giovane poesia
Marisa Aino & V.S.Gaudio
a due anni da "La temporalità dell'ombelico"