Kristin
Lehman e il corpo leggibile della detective Angie Flynn ○
Kristin Lehman è
una normolinea ectomorfa, basta guardarla attentamente in “Motive”[i], è da lì che parte la
nostra visionatura come analemma esponenziale del nostro oggetto “a”: per quel
suo porsi, sulla linea dell’orizzonte, per imbragallarlo, l’orizzonte e
l’occhio del visionatore.
Posto che sia alta
5 piedi e 6 pollici, che, da noi, fanno sì e no 168 centimetri e non è vero che
pesi 121 libbre, sì 55 chili, ma
facendola pesare questo tanto, allora è quella normolinea ectomorfa, non
ci sono dubbi: 88 cm di fianchi x 100 :
altezza 168 centimetri= indice costituzionale 52.38, che, nella nostra Tavola dei Tipi Morfologici[ii], la mantiene ancora nella
tipologia della normolinea ectomorfa, che
ha sempre un indice costituzionale al di sotto di 53, sarebbe comunque
una ectomorfa quasi mesomorfa, e già stiamo intravedendo certi bagliori
anamorfici del suo pondus , no? L’ indice del pondus, con questi numeri, sarebbe
[altezza 168 – (peso 55+ fianchi 88=)143] pari a 25, che, nel nostro sistema, è un indice
medio-alto, che va da 26 a 21, più decresce l’indice, più il valore s’innalza. Se, poi, passa un po’ di tempo, e in certe
stagioni televisive, il peso della Lehman pare che sia vicino ai 59,60 chili,
allora eccola qua che la nostra normolinea ectomorfa si fa tipo "normolineo paramesomorfo" per via
del fatto che, stando quel peso, allora avremmo questo indice del pondus:
altezza 168 – (peso59+fianchi 89=)148= 20, che è compreso nel valore definito
“alto”, che, nel nostro sistema va da 20 a 12 ( e anche qui, più decresce
l’indice, più il valore s’innalza), un indice del pondus alto ma al gradino più
basso[iii].
Il corpo della
Lehman mi fa pensare al corpo leggibile
di Corinne Cléry[iv],
per via del fatto che è innegabile che il corpo di Kristin Lehman, almeno come
corpo del detective Angie Flynn che è in “Motive”[v], è come l’erotisme de la phrase di Roland Barthes:
è ricco di affettività e il fascino cresce dalla deriva che rende improbabile
l’interazione dei segni, ad esempio tra il suo indice costituzionale e la fisionomia,
è così che il corpo della detective Angie Flynn–Lehamn affascina, per via del
fatto che un segno fisiognomico non risponde, o non corrisponde, all’altro
segno morfologico, costituzionale, affascina perché rende leggibile ciò che non
può essere codificato; diciamo che il visionatore, o il poeta, non regge alla
misura di ciò che quel corpo scrive.
L’azione
fantasmatica è sempre sul modello della “Passeggiata amorosa”[vi], a vederla camminare
negli episodi di “Motive”, anche quando e come arriva sul luogo del delitto,
con quel passo e quella faccia è un po’ come se il visionatore-poeta la stesse
conducendo per il lungomare di una stazione balneare durante un mese della
stagione fredda: una volta a passeggio l’allegria si risveglia di colpo,
l’escursione abitua piacere e apprensione, l’angoscia è proprio stretta, quasi
rinserrata, all’oggetto “a”, la festa sta per farsi perpetua.
E come per Corinne
Cléry, nel secolo scorso, è azione: mano del Visionatore sul culo del personaggio femminile[vii]
Auctor: agli attori:
F “Andate, circondate le selve, che
sono piene d’ombra, e le altissime cime della montagna, perlustrate, per ogni
parte, con il piede veloce, i luoghi che si stendono sotto il roccioso Parneto
e quelli percossi con onda impetuosa dal fiume che corre attraverso le valli di
Tria: salite sopra i colli che sono sempre bianchi di nordica neve”[viii].
La macrosequenza
non è più la caccia in cui la deissi sia
resa esplicita da una serie di atti perlocutivi e dalla funzione conativa, la
macrosequenza è la caccia di lei come detective di “Motive” cosicché, poi, tra
riferimento, codice ermeneutico e scena:
Questo personaggio
femminile, la detective Angie Flynn che Kristin Lehman è in “Motive”, merita
un’attenzione particolare, da voyeur ma a patto che il visionatore-voyeur non
perda la testa. Il visionatore-poeta sa abbordarlo con tatto e in caso di
insuccesso sa ritirarsi in buon ordine.
Dall’occhio allo
sguardo, è lo sguardo il motore e il mezzo del poeta-visionatore: è quello che
gli fa dire che le gambe di Angie Flynn-Lehman
sono “compassi che misurano il globo terrestre stabilendo il suo equilibro e la
sua armonia”[x],
ma è anche l’occhio della cinepresa o della telecamera che si sostituisce alla
prospettiva del poeta-visionatore offrendo, quindi, a lui stesso parte della
sua visione del mondo.
Il pondus e le
gambe della detective Flynn riempiono la
scena; Seneca, tranquillo, trova confronto e senso alla scena di caccia
nell’appetenza del poeta-visionatore, la scena, quella in cui lei pondera sull’orizzonte
o vi sta passando, è la somma del senso che le repliche ripetono all’infinito. Per cui
Azione
èKristin Lehamn, solidale e compatibile, muove il corpo con andatura che rende la sorpresa dell’occhio
come riconoscenza di un
senso che è forza:
economia di forze[xi],
corpo leggibile,
erotismo della frase costituzionale,
o frase somatica,
che
numericamente fa interagire,seppure in modo improbabile,
l’indice
costituzionale 52.38 con l’indice del pondus 20.
O 25?
25, lo sappiamo,
potrebbe essere, con l’alfabeto in uso nella mnemotecnica, “Nail”[N=2;L=5],
l’"unghia", l’"artiglio", se non il "chiodo"; come verbo transitivo starebbe per
“inchiodare”, c’è qualcosa dell’artiglio o del chiodo in Flynn-Lehman, che
graffia l’anima del visionatore per via del 52 del suo indice costituzionale,
che è “lean”[L=5;N=2] che, è innegabile, essendo un tipo ectomorfo, è “magro”,
“scarno”, ma che, come schema verbale, fa “appoggiare” il suo pondus o,
semplicemente, è questo “inclinarsi” del suo indice costituzionale che inchioda
l’anima o l’occhio, quantomeno, del visionatore. Se poi si usa il 52 come
“line”, è la "linea", l’"equatore", il "limite", la "lenza", il "ramo", la "ruga", ma anche
la "parte" di un attore, ed è talmente nella parte della detective Angie Flynn
con quell’indice costituzionale che, come schema verbale, non può non
“riempire” o “rigare” lo sguardo del poeta-visionatore. Il 38 aggiuntivo che
definisce il suo I.C., stando per “move”[M=3;V=8], al suo I.C. darebbe
“movimento”, quel punctum specifico del suo “muoversi” che fa “procedere” il
suo Indice del Pondus, quello che se non è chiodo è artiglio o unghia; poi,
quando da 25 si fa 20, potrebbe essere “nose”, e a “naso” siamo sempre connessi
a quella linea e a quella inclinazione che è la “line”, 52, la linea, del suo
personaggio. “Noose”[sempre 20], in più, è la “trappola” del suo indice
costituzionale[52.] quando fa questo
movie[38] televisivo che è “Motive”.
[ii]
V.S.Gaudio, Oggetti
d’amore. Somatologia dell’immagine
e del sex-appeal, Scipioni Bootleg, Viterbo 1999: pag.72.
[iii] Ibidem:pag.77.
[iv]
Cfr. Corinne Cléry, il
corpo leggibile, in: V.S.Gaudio, op.cit.:pag.14.
[vi]
Cfr Corinne Cléry, il
corpo leggibile, in: V.S.Gaudio, op.cit.:pag.14.
[vii]
Ibidem.
[viii]
Ibidem.
[ix]
Ibidem.
[x]
Ibidem.
[xi]
Cfr.ibidem:pag.15.