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| Catherine Deneuve, Repulsion(1965) | 
Non la firmo. Non sono d’accordo sul testo della petizione,
non ho alcuna fiducia istituzionale e costituzionale nei destinatari della
petizione, a Cosenza i funzionari delegati firmano i decreti per il cambiamento
del cognome [vs
violazione dell’articolo 22 della Costituzione della Repubblica Italiana] solo con il nome(intendo il loro nome, ad esempio se la delegata si chiama Catherine Deneuve firma il decreto scrivendo "Catherine"!) e senza bollo e nemmeno la marca da bollo!...
Ma essenzialmente non capisco cosa c'entri l'atto della petizione in una faccenda demaniale per un immobile che era della Santa Romana Chiesa, e poi la modalità dello sfratto, i sigilli, perché non hanno sgomberato i locali come fanno, con le forze dell'ordine autorizzate dalla locale Prefettura,quando sfrattano i cittadini di questa Repubblica in cui si paga la tassa della Rai all'Agenzia delle Entrate della provincia di Torino quando accendi la luce e paghi all'ex Enel di Potenza?!
 
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vuesse — C'è una petizione su Change.org che
      pensiamo che possa interessarti: 
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Petizione diretta a Pietro Grasso
      (Presidente del Senato della Repubblica), Sergio Mattarella (Presidente
      Della Repubblica Italiana), Paolo Gentiloni, Dario Franceschini, Laura
      Boldrini, REGIONE CALABRIA, comune di Co... 
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Sergio Mattarella: Giù le mani dall'Accademia
      Cosentina. 
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PetizionediGiuseppeCapparelli ,IT 
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1.183 Sostenitori 
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Francesca Canino, Sigilli alla
    Biblioteca Civica di Cosenza, a chi interessa la cultura? 
    #emergenzacultura 
     
C’è un luogo a Cosenza che da oltre cento anni custodisce gli strumenti del
    sapere: la Biblioteca Civica, nume tutelare della conoscenza
    umana, fucina del futuro. Dal 2 agosto scorso è stata sfrattata da una
    parte degli storici locali in cui è ubicata da oltre un secolo, poiché non
    sono stati corrisposti i canoni d’affitto all’agenzia del Demanio. Gli
    ufficiali giudiziari hanno sigillato un’ala dell’istituto, mettendo a
    rischio il futuro di migliaia e migliaia di testi antichi e
    manoscritti . Il comune non ha corrisposto il canone all’agenzia
    del Demanio. A ciò deve aggiungersi la mancata corresponsione degli
    stipendi ai dipendenti, che da anni vivono una situazione di precarietà
    economica. 
Cosenza, da Atene della Calabria, da sede di una delle prime Accademie
    d’Italia (l’Accademia Cosentina è stata fondata nel 1511 da Aulo Giano
    Parrasio), da città che ha dato i natali a filosofi, medici, letterati, astronomi
    è diventata da alcuni anni la città dei balocchi. E la recente chiusura di un’ala
    della Biblioteca è la conferma della deriva culturale della
    città , proiettata verso movide scatenate, ricerche di tesori
    inesistenti, crolli nel centro storico che hanno cancellato secoli di
    storia e arte avvenuti nell’indifferenza dell’amministrazione comunale,
    passando, purtroppo, per la concessione-regalo del Castello a privati –
    dopo lo sfregio subito con la realizzazione di un ascensore al suo interno
    – che lo gestiscono a loro piacimento e lo hanno fatto diventare un
    ‘’lounge bar’’. Ora è la volta della Biblioteca e pare che non sarà la sola
    struttura destinataria dei sigilli da parte degli ufficiali giudiziari. 
 
 
Quanto accaduto alla Biblioteca Civica deve far riflettere sull’importanza
    dei Libri in una società civile: apporre, infatti, i sigilli a un luogo
    deputato a custodirli equivale, metaforicamente, a metterli al rogo. E con
    i libri si manda al rogo la cultura, si fa terra bruciata, menti bruciate. 
 
  
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