Il
geroglifico di Fourier scendendo per
corso Telesio nel secolo scorso ░
V.S.Gaudio con Marisa Aino
Dissi a
Marisa Aino, stavamo discendendo per corso Telesio, che Fourier vuole decifrare
il mondo per rifarlo, e che perciò per la decifrazione, come scrisse Barthes,
parte dalla condizione più difficile[i]; e lei mi suggerì che c’era
pertanto quella vela , la fitta tenebra, ancora sulla natura, tra avvolgimento
e maschera. Una volta di più, ci vorrebbe a questo punto un bel gelato, anche
perché l’operazione non è “mordere” l’avvolgimento, ma leccare, leccarlo, per
poter poi tirare, o ritirare, la langue, per via del logoteta, il fondatore del
linguaggio, che ha questo compito: ritagliare, leccare, il testo, e ritirare la
langue, senza fine. E allora, mi pare, che in una certa misura, facemmo un
paraffo sulla misura e il ritaglio, e deciframmo il ritaglio dopo esserci calati
in questa profondità piena di corso Telesio, alle tracce di un segreto. Lo
spazio della relazione tra gelato e il Duomo, e la Torre Campanaria, e tra la
Biblioteca Civica e la Nazionale, dubito che ci fossimo stati per un libro di
Charles Fourier, e allora, le dissi: a proposito dei principi segreti, della
borghesia, scoppiò a ridere lei, intanto che comincia a smerciare un centinaio
di menzogne nella sua bottega in virtù dei principi del libero commercio. “Un
borghese va ad ascoltare la santa messa e torna a smerciare da tre a
quattrocento menzogne, ingannare e derubare una trentina di acquirenti in onore
del principio segreto dei commercianti: noi non lavoriamo per la gloria, ci
occorre del denaro”[ii];
se è per questo, nemmeno per il gaudio, salvo quando interrompono un attimo il
raggiro e si portano sull’uscio a rimirare chi passa ed è l’ “elogio del genere umano”, e quindi vuoi
vedere che ascoltano la santa messa e smerciano menzogne per toccarsi ogni
tanto la "brachetta"(nell'accezione relativa, è logico, siamo nel Cinquecento, all'armatura antica)?
Questo
sarebbe il ritaglio? Mi fece
pensierosa Marisa Aino, col gelato in mano. Il
ritaglio pare che sia nell’ambito
della sistemazione, che è, per via della messa, la messa in sistema, ma il
ritaglio di Fourier è in Armonia ed è più universale, quella messa e il
principio segreto delle merci è in Civiltà, così la intenderebbe anche questa
via che stiamo discendendo nella vecchia Cosenza. Ma, di punto in bianco, le
dissi alla mia amata: è del geroglifico,
la cui teoria è data principalmente
nella Teoria dei quattro movimenti,
I, che, vuoi scommettere?, non avremmo trovato né alla Civica né alla filiale
della Nazionale di Napoli, che stiamo parlando, e che, in sostanza, è diverso
dal simbolo, perché il rettangolo è il geroglifico geometrico del libro? E il compasso è il geroglifico
delle terre e delle stoffe, della carta e dei giornali, il geroglifico implica una teoria completa del senso, e Fourier lo
spiegava in tre modi: 1.per contrasto,
l’alveare vs vespaio, l’elefante vs il rinoceronte;2.per collegamento, il cane vs la pecora, il maiale vs il tartufo, l’asino
vs il cardo, che, è sintagma, dice quel portento di Barthes, la metonimia; 3.per
progressione, e feci le corna, lei
sgranò gli occhi leccandoselo con gusto il gelato, e aggiunsi: per via dei
cornigeri: giraffa, cervo, daino, capriolo, renna, ecc[iii].
La copertina è quella di Charles Fourier, Contro la Civiltà, a cura di Maria Moneti, Guaraldi editore, Bologna 1971 |
Daino allittera il tuo cognome, il capriolo e la renna il tuo segno solare, e anche il cervo, che
potrebbe essere nel tuo geroglifico,
mi disse mia moglie: per via della tua pubertà a Cervia, che è pur sempre un po’
come il cervo a primavera. E’ ignota alle classificazioni linguistiche, è la serie, paradigma esteso, e, cazzo, l’hai
già finito il gelato, ne prendiamo un altro?, e tenendola per il braccio: in
Associazione, la giraffa è il geroglifico
della Verità, è strambo, lo so, e decisamente ingiustificabile se si cerca,
disperatamente, di trovare qualche tratto di affinità o anche di contrasto tra
la Verità e questo grande mammifero ungulato. Omologie ce ne stanno con il
castoro e il pavone, per quanto l’animale giraffa sia inutile quanto la Verità
in Civiltà, e quindi , se avessimo una contro-Giraffa, che dici?, potremmo
farla entrare qui nella Torre Campanaria del Duomo in attesa che un giorno tiri
fuori la Verità? O ci mettiamo un daino come anti-Giraffa e sta più comodo, più
sotto almeno e non diventa sorda come la giraffa che sta proprio con le
orecchie sotto la campana, e nell’ordine
societario della nuova società in Civiltà anche nel secolo che ha da venire, sai che
diritti di proprietà potrà reclamare sul territorio della Repubblica
mercificato tra i cosiddetti Cavalieri di Gerusalemme e la Sacra Romana Chiesa!