ELISE CROMBEZ▐ LA BRICCONA FOURIERISTA EQUINOZIALE DI V.S.GAUDIO

Elise Crombez
by Hans Feurer for Vogue Türkiye November 2010 


Agent ProvocateuR 2017



Vogue japan 2015

I. In questa storia che avrebbe potuto costituirsi come piacere singolare alla Harry Mathews, in un determinato luogo del mondo, ad Adelaide, a Praga, a Torino,se non a Palermo o sull’isola di S. Pietro, a Barcelona o a Madrid, a Marseille se non a Ghawdesh o a Gozo, che dir si voglia,  anche a nord dello stretto di Bering o nello stretto di Malacca, che passò in un’altra  Lebenswelt dell’Aurélia Steiner del poeta[i], una giovane donna festeggia il compleanno sfidando la sua amica bionda a bigliardo per la prima o la millesima volta. Ma non è quella ventunenne di Sevilla, che, inginocchiata a un confessionale della cattedrale della città spagnola, sta dichiarando la sua inveterata abitudine a masturbarsi. [ii]. La giovane donna, che è nel piacere singolare del poeta, che non è quell’uomo che si masturba contemplando una poesia di Wang Wei, finemente ideogrammata, seduto su una stuoia di paglia nella sua soffitta di Mukden.[iii] La centaura con la passione del biliardo  di sicuro  si è già  masturbata , la prima o la millesima volta, facendo colazione con una speciale marmellata connessa a quella che è la passione, secondo Fourier, correlata al suo segno zodiacale, quello solare, per quanto è dato sapere al poeta. Il poeta è ormai nel contro-freudismo: il sentimento non è la trasformazione sublimante di una mancanza ma al contrario l’effusione panica di un appagamento. Anzi è nel piacere unico di Fourier: come l’utopista francese è solo contro tutti, soprattutto contro tutti i Poeti, e anche i Filosofi, contro tutte le Biblioteche e anche le case editrici, egli solo ha ragione, la ragione del piacere, che è Unico e ha quindi una sorta di carattere incendiario: parlarne brucia, prende, spaventa, non si può rivelare troppo bruscamente il piacere, fosse anche un lieve svelamento di questa possibile passione per la marmellata di arance e del biliardo, e allora come Fourier, il poeta prova come una sorta di obbligo profilattico di freddezza.
II. Ma  ha  i numeri costituzionali, per il calcolo del piacere, prima li ignora volutamente i numeri della giovane donna, e, poi, se ne serve per il piccolo calcolo del piacere,  dopo che lei ha svelato al poeta di essere dentro l’oralità della sensualità fourierista; Fourier, lo sapete, l’abbiamo già detto, rivendica  i diritti della libertà erotica e non la descrive sensualmente; la ragazza, con quella bocca mercuriana che si ritrova, e il bordo sottonasale, ha invece un’oralità seria, gaudiana, oserei dire, con alterigia, quella del senso delle distanze, quella di chi ha un eccezionale concetto di se stesso, avrebbe detto Moricand a Henry Miller,quando era suo ospite[iv]: la preoccupazione costante  di farsi notare si traduce perfino nel modo di camminare, che, riportato qui, per il nostro oggetto d’amore, sembra una banalità, invece, ancora riprendendo dalle qualità e dai difetti, per chi nasce sotto il segno del Leone: guardatela: è mansueta, che dignità che ha, ed è insolente e istrionica, una natura fiera, appassionata, col gusto delle maiuscole e degli estremi, che superba briccona, che ha il dono di sublimare tutto, ed è eroica ed è capace di dedizione, purché, facendosi mia devota, questa dedizione abbia stile e superbia, monomania di grandezza e mistica possessività, con quel portamento e la voce, lo zelo e l’entusiasmo quasi religioso del suo culo, per come crede che nella vita ci siano delle missioni speciali, ha qualcosa della mia amica torinese C.G. e presumo lo stesso pelo, pari allo splendore dello sguardo e del naso, e anche allo stile nello svelare al poeta, a tavola, tra i tanti convitati, che non porta le mutande o, se le porta, è per togliersele, almeno quando gioca a biliardo, e ha chiuso le tende a chi stava giocando, e scommettendo, a somma zero[v].

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│→V.S.Gaudio I nuovi oggetti d’amore 
Elise Crombez.



[i] Sulla base dell’Aurélia Steiner di Marguerite Duras.

[ii] Cfr. Harry Mathews, Piaceri singolari, trad. it. ES, Milano 1993: pag.40. 

[iii] Ibidem.pag.41.
[iv] Cfr. V.S.Gaudio, Miroir d’Hétérotopie.L’esotopia di Henry Miller, in: A.Gaudio, Il limite di Schönberg. Ricerche estetiche con testi di V.S.Gaudio, Prova d’Autore di Nives Levan, Catania 2013: pagg. 89-97.
[v] Elise Crombez, con l’avversaria bionda nell’Agent Provocateur, chiude le tende su questo gioco a somma zero e scompiglia il copione del team Ecate, facendosi, perciò, “nuovo oggetto d’amore” del poeta-visionatore: “Il team Ecate ne aveva ben donde di arrabbiarsi. Accade infatti con una certa frequenza che perfino fra i più incalliti giocatori a somma zero ve ne siano alcuni che si stancano della loro ideologia e passano al nemico”: Paul Watzlawick, Giochi a somma diversa da zero, in: Idem, Di bene in peggio. Istruzioni per un successo catastrofico, trad. it. Feltrinelli, Milano 1987.

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La Briccona Fourierista Equinoziale.Elise Crombez