- Siamo a gennaio inoltrato, forse
tardi per augurare “buon principio” al governo Gentirenziloni, ma in tempo per
augurargli ”buona fine”.
- Un ministro dell’Istruzione che
tarocca il proprio curriculum, promozione per due ministre che hanno visto
bocciate sonoramente le loro riforme, tre sottosegretari indagati, un ministro
del Lavoro che tratta a pedate i giovani, un ministro degli esteri turista per
caso… roba che non si sa se si tratta di una gang o di una compagnia di comici.
Devono vergognarsi? Sì, certo. Di più chi li vota.
- Diciamo la verità: la più grande
riforma l’ha ideata il confermato ministro d’origine renziana Poletti. Via dai
piedi i giovani! Tutti all’estero. Scompare così di colpo la disoccupazione
giovanile.
- 11 gennaio 2016.
Renzi a Repubblica Tv: “Se perdo il referendum costituzionale, smetto di far
politica”.
Ha poi varie volte replicato il concetto. “Tu, lingua biforcuta, augh!”.
Ha poi varie volte replicato il concetto. “Tu, lingua biforcuta, augh!”.
- 22 maggio 2016.
''In 1/2 ora'', Maria Elena Boschi "... se il referendum dovesse andare
male, noi non continueremo il nostro progetto politico ”.
Lucia Annunziata l’incalzò: "Io voglio un sì o un no, se Renzi perde, lei
lascia la politica o no?".
La Boschi rispose testualmente: "Sì, perché è un lavoro che abbiamo fatto
insieme e quindi ci assumiamo insieme le responsabilità di un progetto politico
nel quale abbiamo creduto e lavorato per tanto tempo”.
- Un precedente.
Il famoso video di Walter Veltroni che annuncia da Fazio la sua partenza per
l’Africa una volta terminato il mandato di sindaco di Roma è stato rimosso da
YouTube su richiesta della Rai che, in verità, aveva già annunciato tempo fa di
voler richiedere la rimozione di contenuti generati dagli utenti. Dovendo
iniziare, si è cominciato eliminando quella promessa non mantenuta da Veltroni.
- Perché tante cavolate sia nella
gestione e sia nei programmi radio e tv della Rai?
Scorrendo i nomi dei vertici aziendali di questi ultimi anni, da Finocchiaro a
Delle Fave a Campo Dall’Orto, se ne può notare la coerenza onomastica di marca
ortofrutticola.
- Lontani i tempi di Pertini che le diceva
chiare, ogni anno il messaggio del Presidente della Repubblica a reti unificate
è un’elencazione di ovvie constatazioni dei nostri problemi.
Il fatto è che quei dolenti belati, siano poi riportati dalla stampa, dalle
radio e dalle tv come ruggiti.
Il 31 dicembre 2016 è avvenuta la stessa cosa. Elenco di questioni irrisolte
che, dette fissandoci severamente dallo schermo, sembrano siano colpe nostre e
non di chi governa.
Quest’anno l’elenco è stato particolarmente nutrito e attento, salvo due
dimenticanze; mai, infatti, sono state pronunciate le parole “evasione fiscale”
e “corruzione politica”.
Che volete farci, càpita di dimenticare. Com’è accaduto al sindaco Pd Sala che
nella dichiarazione dei redditi ha dimenticato una villa in Svizzera e una
società in Romania.
Ecco perché la lecitina di soia giace invenduta nelle farmacie.
- Zoom.
Matteo Renzi: "Nessuno ricorda cosa abbiamo fatto in mille giorni".
Mica vero. Lo hanno ricordato benissimo il sessanta per cento degli elettori italiani.
Mica vero. Lo hanno ricordato benissimo il sessanta per cento degli elettori italiani.
Esco e chiudo. Se qualcuno mi cerca sto al bar.
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