2
considera mia giovane puledra che è mio dovere
essere il cavallo schiumante del mio amore
che drizza sempre una testa bellicosa così alta
e che non è senza pena infinita
che questa pesca che dovrò pian piano addentare
possa diventare rossa come un pruno
o un brugnon che sebbene vada raccolto
dietro una collina viene sempre a mezzogiorno
sirena o poesia, anima o dio che
un giorno fa raggiungere la corriera alla mia follia
di erotismo e un altro mi fa intendere
il cicalio delle gazze
3
Gigolette a une peau de pêche qui
sourie de la joie la plus grande
agréable dessert de l’innocence
et me parle au cœur et me ravit
la guirlande de fleurs
la figure empreinte de malice
de ce tourbillon ce dôme qui est
le plaisir
ce bonheur qui a l’axe vertical
qui est
celui-là de Gigolette
sous ses robes à jouer à pêche
à quinze sous
4
uscita dalla spirale della primavera
oltre la sua frontiera merovingia che si trova
nelle vicinanze del bosco e dell’acqua
in questa strettezza del movimento
che ci unisce e in cui tra pull e leggings
la cui stoffa è come un ombrellone
un po’ arancione e un po’ melanzana
o melagrana questa trasparenza soffice
del copricapo questa pesca piena che allunga
l’ombra come il pomeriggio e quando si dice
che adesso indosserà il genere numero 11
per imitare il desiderio oppure quando non
dice nulla e c’è in questa linea spezzata
la sua forma segreta questa graziosa morbida
equazione frattale del suo farsi pêche à quinze sous
da:La
fille de mon peuple pêche
à quinze sous
e
le mutande de Lol V.Stein
│ph.Encens Magazine #31