SIGMAPOST Lo spirito aspro del Dasein |
Ancora un’altra Stimmung, se non una Lebenswelt,
con Thomas Bernhard, Gehen/Camminare
Càtera o De Gaudio, non
aveva mai detto, dice Gaudio: non c’è nulla
che non abbia definito un solo Cosiddétto, e la sua competenza, in
questo, è arrivata a un incredibile rigore. Un anello, da qui alla Val Locana: il tutto in quanto Cosiddétto tutto, tanto che allora che
ci siamo persi in questo pensiero infinito per quella che fu la cosiddétta Vazëxhins non fosse altro per via dei cosiddétti jeans
della Levi’s che aveva misurato, o provati?, in nostra presenza quella mattina
da Armentano, che era il rivenditore autorizzato, forse perché all’origine,
essendo il padre il compare del poeta saraceno un cosiddétto Ombrone, era la
bottega così autorizzata perché afferiva ai cosiddétti “ombroni”, è
perfettamente semplice, disse De Gaudio, guardando la figlia di quell’arbrësh
massone che provava i jeans davanti a noi rifacendoci la camminata che ci aveva
fatto in via del Lutri, per arrivare qui dal cosiddètto rivenditore dei cosiddétti
jeans Levi’s, che erano forse speculari al cosiddétto poeta saraceno cosiddétto
Levis, essendo il suo cosiddétto
cognome afferente anch’esso al latino, e: le cose e le cose in sé, questo pensò
Gaudio, sono solo cosiddétte, l’ha detto Thomas Bernhard, che potrebbe essere
parente, anche alla lontana con il cosiddétto Ernst Bernhard, che, questo
dissero solo nel XXI secolo, era stato in un cosiddétto campo di concentramento
cosiddétto di Tarsia o cosiddétto Ferramonti, che era lo psicanalista junghiano
a cui Mario Ubaldini aveva affidato la collana “Psiche e Coscienza”[i] per le edizioni cosiddétte
dell’Astrolabio, dove venne pubblicato proprio nell’anno in cui fu formalizzata
la cosiddétta data di nascita del poeta
saraceno la versione cosiddétta
Wilhelm dell’I KING, così scritto[ii]. C’è nel modo di portare
questi cosiddétti jeans di questa cosiddétta arbrësh fajkonnuàr, che è perfettamente semplice, dice De Gaudio e
anche Gaudio lo ripete: il concetto del cosiddétto culo patagonico da che cosa in sé deriva se non dalla mente del
poeta-visionatore, che è d’accordo solo una cosiddétta materia, ma su questo,
questo disse Gaudio, fondiamo tutto. E’ perfettamente semplice, ebbe a dire
Armentano che leggeva l’Unità, il quotidiano del cosiddétto Partito Comunista
Italiano, che comprendeva il cosiddétto Togliatti, quello della cosiddétta
amnistia Togliatti per i criminali di guerra cosiddétti fascisti o
nazifascisti, cosiddétti della Banda del cosiddétto Pignatelli, cosiddétto
Principe Nero di Cerchiara, questo tutto così nominato in quanto Cosiddétto
tutto, anche della ruota essendo della cosiddétta Cerchiara il cosiddétto
Principe; ora il padre di chi provava i jeans, davanti al poeta, cosiddétto
saraceno anche se non si esclude che potesse essere addirittura di origine
veneziana se non americano anche di Cuba, era un cosiddétto seguace e servitore
del cosiddétto occupatore del territorio delle Tre Bisacce per via della
cosiddétta incazzatura della Madonna del Càfaro, che era la cosiddétta Madonna
del cosiddétto Castràto, essendo il Càfaro stesso così detto e quindi essendo
anche seguace di quell’altro ombròne che proprio allora stava facendo la
carriera con la cosiddétta tassa della
salute per il cosiddetto poeta saraceno ancorché potesse essere in parte
veneziano e in parte così detto torinese, per via dei cosiddétti soldi in quell’orbita
e in quella bisaccia, cosiddétta, fatti insaccare non era cosiddétto comunista ma era un cosiddétto
socialista afferente al cosiddétto collegamento al Cosiddétto anello del
petrolio di Sant’Arcangelo, insomma disse De Gaudio: come si può calcolare
e progettare un mondo, non importa quanto grande e non importa quanto
ragionevole o irragionevole, innanzi a questo cosiddétto culo arbrësh nei jeans Levi’s? Un cosiddétto e così via facendosi
vedere ancora in un altro jeans fu allora un susseguirsi ininterrotto di
processi del pensiero, dice Gaudio, che spesso abbiamo sviluppato a lungo l’uno
accanto all’altro e poi d’un tratto abbiamo concluso uscendo in via del Lutri,
camminare e trasformare un pensiero, il mio, e un altro pensiero, di De Gaudio,
in un pensiero unico, il suo, quello della cosiddètta figlia di quell’arbrësh
nell’anello di quell’ombrone che
aveva fatto incazzare la Madonna del Castràto. Lo sappiamo che un pensiero
duplice è impossibile, scrisse Bernhard, Thomas, non quello che fu, stando a
chi l’ha detto nel XXI secolo, a
Ferramonti e che nella collana cosiddétta sopra
pubblicò anche il Trattato di Psicoanalisi di Otto
Fenichel[iii], che quella cosiddètta
libraia a Taranto in alto sulla scala andò a prendere una copia originale e
antica al cosiddétto poeta saraceno giusto per fargli una cosiddétta azione
sintomatica, essendo quella libraia una cosiddétta perversa esibizionista per
via della pulsione cosiddétta uretrale da Leopold Szondi. E allora c’era il
duplex che, essendo una linea telefonica, non è un pensiero, forse una
chiacchiera, una sorta di archisistema del pappagallo e di twitter e quindi non
si può dire che accanto a questo pensiero c’è un pensiero, in questa
impossibile costellazione, pensò Gaudio, come viene definito questo mio
pensiero su per il modo di camminare nei jeans della figlia di quello, per
quanto anche De Gaudio, non certo Catera, o Nigro, o De Nigro?, aveva un
pensiero, e qui bisogna dire che ci trovavamo ininterrottamente in tale
condizione, per quanto un cosiddetto pensiero ininterrotto, che è un pensiero
importante, almeno per il piacere singolare di ognuno di noi, non è mai un
pensiero, è una somma di tutti i pensieri riferiti a una cosiddétta questione
importante, dice Gaudio, quindi il pensiero molto importante non esiste, anche
se adesso camminiamo ancora a lungo in via del Lutri, e lei, con la sacca dei
jeans Levi’s comprati da Armentano, ci sta già camminando davanti, ognuno
cammina per proprio conto e ognuno avendo fissato nella mente e scrutato questo
pensiero, che poi sono due pensieri, di colpo scrutati e visti tra De Gaudio e
Gaudio, pienamente, là dentro da Armentano, e qua fuori, in via del Lutri,
adesso questa arbrësh fricàta ci porterà
nel suo pensiero così lungo dentro quei jeans Levi’s, e camminando a velocità
lieve, levis, come il cosiddétto
Gaudio, l’insignificante[iv]
così cosiddetto forse da un altro massone afferente alla cosiddètta congrega
del Papato, si arriverà da Šcattacânë, e ci fermiamo all’improvviso davanti al
bar, che poi forse era anche una locanda, del cosiddétto Šcattacânë, Gaudio
dice questa frase: il pensiero è tutto giusto, che cosa ci perde per questo patagonico camminare di questa bbrèscia fricàta dentro questi maledetti
jeans Levi’s? O Levis?
E' proprio la copia del MCMLI che quella cosiddétta libraia a Taranto sulla scala andò a prendere in alto al cosiddétto poeta saraceno(...) |
[i] “PSICHE E COSCIENZA” Collana di testi per lo studio della psicologia
del profondo diretta dal dott. ERNST BERNHARD, ASTROLABIO, Roma.
[ii] I KING (Il libro dei
mutamenti), vol. XIV della Collana “Psiche e Coscienza”, Astrolabio, Roma MCML.
[iii] OTTO FENICHEL, TRATTATO
di PSICOANALISI, vol. XX della Collana “Psiche e Coscienza”, Astrolabio, Roma
MCMLI.
[iv] L’insignificante Gaudio, cosiddetto
da quel cocompilatore della Encilopedia delle Scienze Anomale, Zanichelli,
Bologna 1999, che in latino, lo stiamo vedendo, sarebbe qualcosa come Levis Gaudio(vs→ Gaudium), e quindi il Gaudio dato come se
fosse afferente o genealogicamente compatibile con Levi; in shqip, che è la langue della "bbrèscia" con i jeans Levi’s
dell’ombròne Armentano, o, quantunque fossero i discendenti multipli, ombroni,
seppur cosiddètti “comunisti”, tu pensa, fece De Gaudio: ‘mbròni e comunìst!, allora la figlia di quell’arbrësh al servizio di quello ombrone
della Madonna del Càfaro così avrebbe potuto pensare, avere questo unico
pensiero, sull’insignificante Gaudio, Levis Gaudio: “ Gaz i pavlérë”(si leggerebbe: Gàs i pavlérë, ma c’è
chi sostiene, come De Gaudio, che lei, alla richiesta prima del padre e poi del
marito su chi fosse incentrato il suo unico pensiero, lei rispondesse con il
suo tipico accento personalizzato: Càz ‘i pavvlèra e, se voleva ancor di più
commutare l’intensivo del suo pensiero su qualcosa di “insignificante” e di poco conto, commutava ‘i pavlérë con “i parëndësishëm”:→ “ i parëndësishëm
i Gaz!”→ “i parentsùscèm’i Càzz”!).