6|→La perdita dell’anima di Parrot(t) e la schedina del TotoGaz
Che ci perdo io, se
non vado più da Šcattacànë ? o sarà
lei che, curvando verso la stazione e tenendoci là dietro per tutta via del
Lutri nel suo passo, quel maledetto passo di quella bbrèscia fricàta, può domandarsi: Che cosa ci perdo io, se non
curvo giunta qui all’altezza di Mangone, che non fa più quella miscela tra
alcool a 95° che gli veniva dalla Valtellina e l’anice, e non vado più verso la
stazione? – per quanto ci sia un’altissima probabilità che io un giorno ci vada
di nuovo, giù in stazione, a prendere il treno su per Taranto, dice Gaudio e,
intanto che ci siamo, ci beviamo una gazzosa
da Šcattacànë, anche se non è detto
che possa andarci con De Gaudio, che preferisce, a questo punto della sua biografia, proseguire per il marciapiede
disconnesso di quell’edificio che a un certo punto il cosiddétto comune farà in
modo che sia attributo al cosiddétto Aletti, e la stessa via Roma, che dalla
stazione va verso Corso Vittorio Emanuele III, il cosiddétto re d’Italia e d’Albania,
mandato in esilio in Egitto, che ha questo corso intitolato a lui dal comune di
questa cosiddètta Repubblica che statuisce, nella cosiddétta Costituzione, che
se ne stia lì in esilio e che intanto noi gli titoliamo la via, anzi il
cosiddétto Corso, che, poi, andando verso ovest, incrocia la cosiddetta strada
nazionale, che, a un certo punto, sarà titolata al tale cosiddétto Alfredo Lutri, cosiddétta medaglia
d’oro, cosiddétto disperso( come un altro disperso della cosiddétta Repubblica
Sociale Italiana, quel tale Alfredo Visini, che nato in un villaggio in
Valtellina come Giorgio Luzzi, il cosiddétto poeta che fu amico del V.S. Gaudio
torinese, in realtà aveva lo stesso cognome della madre di un cognato del
cosiddétto poeta-visionatore torinese e romagnolo d’adozione, che fu amico di
quel valtellinese a Torino col cognome riulesë)
e poi, quando il poeta aveva una certa età, il cosiddetto sindaco
ombrone del cosiddétto comune, in cui è costituito il cosiddétto atto di
nascita del cosiddétto Gaudio o De Gaudio, a detta del cosiddétto cavaliere del
cosiddetto stato civile di quel siffatto comune, cosiddétto dal poeta : “Tutto in comune, niente a Gaudio!; tanto
per dire, all’uno di corso Vittorio Emanuele III risulta nato il cosiddetto
poeta V.S. Gaudio, anche se a volte, si alzava la mattina, andava sull’altro
marciapiede provando a leggere i numeri cosiddétti civici apposti alle
cosiddétte porte del caseggiato dove lo custodivano, e, se la sera erano: 1, 3 e
5, la mattina, si erano trasformati in 100, 98 e 96; quel cosiddétto sindaco
ombrone cosiddétto Mundo, cosiddétto massone anch'egli nelle liste sequestrate da Cordova come quegli altri socialisti d'a cosiddétta "capitāla", ne fece ritrovare, quell'ombrone cosiddétto ammašcato, e quindi nell'anello, il cosiddétto "dispositivo di alleanza" all'ombra, le disperse ceneri di quel
cosiddétto Lutri nella cosiddétta Urss e allora fu data via libera alla
costituzione del cosiddétto polo assicurativo, sanitario e previdenziale delle
badanti, visto il cosiddétto suo passato come facitore della cosiddétta “tassa
della salute” altrimenti al poeta-visionatore gli ombroni e tutti i quadarari
ammašcati gli facevano venire come minimo anche l’Aids alla faccia di Mullis, e
della sifilide di Parrot, Jules
Parrot! Probabilmente, posso dire, a mio
avviso, che a un certo punto, quand’ero ragazzo, non andavo mai da Šcattacānë, a differenza di Le Voci, La
Polla, Gallo, Miglionico, Solazzo, Santagada, De Vita, La Regina, Fioravanti,
Romeo, non perché ci fosse il biliardo, e nemmeno perché c’era la ricevitoria
del totocalcio, il cosiddétto, che, questo disse De Gaudio: non giocavi la
schedina al cosiddétto tuo nonno lì da Šcattacanë?
Probabilmente, anche se ero propenso a prendermi io la giocata per i pronostici impossibili se non improbabili che dava: probabilmente, armato di colla, una volta conservate le varie matrici
che una volta si incollavano sulla schedina, e poi una a te come ricevuta e l’altro
pezzo, tagliato, a Šcattacanë, che, se
vai a pensarci adesso, non è strano che nel cosiddétto paese degli Scalzacani
si giochi a Totocalcio dal cosiddétto Šcattacānë?
Vincendo, si chiedeva Gaudio da ragazzino, che cosa si vince? Un paio di scarpe
o un cane scoppiato? Ponendo questa domanda, o anche quell’altra della bbrèscia fricàta, vediamo che alla
domanda non possiamo rispondere, perché nel frattempo tutta quella gente che
andava a sedersi lì, sotto quella specie di portico nel cosiddétto bar di Šcattacānë, tutt’a un tratto non ci va
più, e allora chi ci perde di più? La figlia di quel cosiddetto arbrësh di Shen
Vasìli che, passando da lì con quei maledetti jeans della Levi’s, così a pelo
del culo, il cosiddétto culo arbrësh,
che, se poi, è correlato al Vasìle,
non è più per il Gaz, ma è per il
cosiddétto Shumta Gaz, che cosa ci
perde adesso che a tutti quei nomi, così abbonati all’erizzo per il passaggio
della figlia di quell’arbrësh della cosiddétta loggia della cosiddétta Madonna del Castrato, nei cosiddétti
jeans comprati dal cosiddétto ombrone compare del cosiddétto padre a sorteggio
del cosiddétto poeta-visionatore, non farà più venire il sobbalzo del terzo e
del quarto grado della cosiddétta scala dell’erizzo di Eric Berne? E lo stesso
rivenditore dovrà per forza di cose rinunciare alla concessione, tanto lei non
metterà più nemmeno uno skinny jeans della Levi’s perché sotto il portico del
bar Šcattacanë ormai non c’è più
nessuno , e allora a chi potremmo chiedere di quelli, solo quelli o altri
ancora, che sostituivano, di volta in volta, quelli sopra nominati, per il
passaggio della cosiddétta bbrescia
fricàta nei jeans del cosiddétto Levis
Gaz o Levis Nga Gaz? Ma a
prescindere da questo, si pongono ininterrottamente milioni e milioni di
domande a cui si danno risposte, specialmente su twitter, e chi domanda e chi
risponde non si preoccupa se ciò è falso o meno, addirittura abbiamo i ministri
di vari ministeri che ringraziano i loro addetti tramite un cinguettio, che a
volte è una cosiddétta pappagallatura, tanto che allora il poeta-visionatore
non può ancora una volta non pensare al suo cosiddétto o cosiffatto nonno, che
era anche soprannominato “Parrot”,
che, in questo caso, ma con una t in più[i], non è solo il cannone americano, che, come
ogni cannone, ha la cosiddétta “anima”, e che questa “anima”, nel linguaggio
militare, sia chiamata la cosiddétta “minchia”[ii]; e allora sarà anche per
questo che c’è tutto sto Gaz e anche
questa cosiddétta “Minchia” per il
camminare di questa cosiddétta arbrëshë con tutto questo Vasìlë, che, in quanto ad anima e a gaudio,quanto Gaz, di volta in volta, ngaza e porta a casa? In più, se
aggiungiamo che è probabile che mio nonno non era mai tornato dall’America,
dice Gaudio, allora a cosa sarebbe servito giocargli la schedina del Totocalcio
dal cosiddétto Šcattacanë, che, poi,
una volta che era andato a caccia, con il cosiddétto Sannicandro, quando non
andava a prendere le cozze a Taranto, e
l’altro il futuro cosiddétto edicolante-tabaccaio Assi,o quello Stasi in
bicicletta, e cani al seguito, si era sparato alla mano e allora come potevi
fargli tagliare la schedina con la mano così manomessa? Quantomeno fu allora
che furono associati nella cosiddétta setta dei cacciatori, quella confraternita
americana, se non un ordine, di cui non ricordo proprio il nome forse connessa
al cosiddetto Sant’Uberto, che ha anche una sede in Italia nella cosiddétta
Santa Maria Capua Vetere[iii], dove il poeta fu
mandato a congedarsi pur avendo fatto il servizio militare alla cosiddétta
Direzione di Commissariato della cosiddétta X Regione Militare Meridionale[iv]? E non andava anche a
caccia, forse del cinghiale, quel cosiddétto arbrësh di Shen Vasìli, così
ritenuto padre di quella sua figlia, che, con quei cosiddétti jeans Levi’s, con
quel suo passo, faceva, per via del Lutri fino alla stazione, passando davanti al
bar di Šcattacānë, la caccia grossa
dell’erizzo e del grande, infinito, Shen Gaz?
Le Voci e/o Bloise
|
1°
|
2°
|
3°
|
La Polla e/o Rucireta
|
2°
|
3°
|
4°
|
Miglionico e/o Fiorello
|
3°
|
2°
|
1°
|
Gallo e/o
Chiddichimo
|
2°
|
1°
|
4°
|
Solazzo e/o Tucci
|
1°
|
2°
|
3°
|
Santagada e/o
Bianchi
|
4°
|
3°
|
2°
|
De Vita e/o De Gaudio
|
1°
|
4°
|
3°
|
La Regina e/o
Petrone
|
2°
|
3°
|
4°
|
Fioravanti e/o
Catera
|
3°
|
2°
|
1°
|
Romeo e/o D’alba
|
4°
|
1°
|
2°
|
Assi e/o Di
Lernia
|
3°
|
2°
|
1°
|
Sannicandro e/o Calvosa
|
2°
|
3°
|
1°
|
Gaudio e/o
Amorosi
|
3°
|
4°
|
2°
|
TOTOGAZ
“Al servizio del
Piacere Singolare”[v]
Schedina della
Settimana dell’Erizzo | n.1
da lunedì…a sabato….
per il passaggio
della Arbrëshë di Shen Vasìli in jeans a Levis Gaz
Se il risultato è
uno dei quattro gradi dell’erizzo di Eric Berne[vi], vorrà dire che il nome
indicato nella settimana ha avuto per quella
di Shen Vasili l’erizzo corrispondente a quel grado almeno 3 volte su 6
passaggi (→l’altro nome indicato è quello di un eventuale
sostituto, si tratta in ogni caso di un subentro, qualora il primo nome
indicato, per quella settimana, non sia stato in campo virtualmente per tutti i
6 passaggi della cosiddétta Arbrëshë ‘i Vasilë):
1° primo grado: leggermente gonfio e pende a breve
distanza dal corpo; lì al bar, il proprietario può appena accorgersi di essere
eccitato, e non si sente imbarazzato. Berne la chiama “eccitazione mondana”.
2° secondo grado: l’organo è lungo e rigido, ma si piega
ancora se viene scrollato con la mano, questo dice Berne, o se incontra un
ostacolo. Viene cosiddétto il malanno del Kent
o anche la prudenza del pene.
3° terzo grado: il f. raggiunge il massimo delle sue
dimensioni ma non tutta la sua nobiltà. Rigonfio, rigido, anche se a volte
vacilla troppo presto ed eiacula. La cosiddétta impazienza del pene, o l’orgoglio
peyronico, scrisse Eric Berne.
4° quarto grado: è
come un unicorno che carica, rigido e anche pronto, ma così turgido e ardente
che il visionatore sente di dover cominciare a muoverlo se non vuole esplodere
per eccesso di potenza…e proprio lì dal cosiddetto “Šcattacanë”!
[i]
Parrott (dal
nome dell’inventore americano Robert P. Parrott, 1804-1877). Nome di una famiglia di cannoni a canna rigata(…)
prodotti a partire dagli anni della Guerra civile americana(il brevetto è del
1861): cfr. Riccardo Busetto, il dizionario Militare, Zanichelli 2004: pag.644.
[ii]
Cfr. Riccardo Busetto, il dizionario Militare. Dizionario
enciclopedico del lessico militare, Zanichelli 2004: minchia→ mastio: pag.554|→
mastio:
pag.536 (…) SIN. Mastio, dongione, minchia . 2(def.gerg.)[ingl.
mould] Anima dello stampo di fusione
delle bocche da fuoco.
[iii] “Fondatore di quest'Ordine(…) si benignò di trasmettere e
trasferire i propri diritti sovrani, i propri poteri sovrani e le proprie
prerogative sovrane, per altro riconosciutiGli anche dalla Magistratura
italiana con una sentenza datata 25/6/1955, passata in giudicato ed
irrevocabile, a Sua Eccellenza il duca Cavaliere di Gran Croce di Giustizia don
Francesco Vittorio Gennaro Picazio ed ai suoi legittimi successori”: e naturalmente
festeggiano il 3 novembre…per via della cosiddétta santa del giorno, Silvia? Che, messa qui, si connette alla
discendente di quella cosiddétta Visini, con lo stesso cognome di quel disperso
della RSI, nato in Valtellina, che era la madre del cognato così dato del
poeta-visionatore, che, però, non si chiamava, come la cosiddétta discendente,
Silvia…
[iv]
Cfr. Riccardo Busetto, il dizionario Militare, ed.cit.: pag. 233: commissariato militare (…) Corpo che
fa parte dell’amministrazione militare e che si occupa della sovraintendenza ai
viveri, al casermaggio e all'approvvigionamento dell’esercito. È formato da una serie di
ufficiali suddivisi in ufficiali di
sussistenza e ufficiali di
commissariato.
[v] Il regolamento del gioco
si poteva pensare, dice De Gaudio, che fosse stato depositato presso quello
stesso notaio di Civita, per via della “coppia” e dello schema verbale dell’accoppiare
così come attiene a Çifti,
lo si arguisce dal testo di Aurélia M Gurgur, I libri di Uh Magazine 2018,
e quello stesso notaio, sta precisando De Gaudio, fu quello dove il
poeta-visionatore fu inviato dalla sua preposta e presupposta zia La Vitola a
ritirare il testamento, cosiddétto olografo, palesemente falso, del suo presupposto
nonno, in quel della pineta o della pinoca, a Villapiana Lido, la cosiddétta "114", d’inverno, a ridosso di uno dei
lidi naturalmente deserti, in una casetta, tra gli alberi, sede mobile di quel
notaio di Çifti, e
afferente al cosiddétto paese della diocesi e degli zingari, Cassàno allo Ionio, così denominato anche in Prefettura, e quindi non
competente, per territorio, con il cosiddétto comune delle Trebisacce, anche
perché, alla data di quel falso testamento, in quel cosiddétto comune, tutto
occupato e amministrato dagli ombroni e dagli arbrësh palesi e ammašcati, il cosiddétto notaio lì preposto era
un altro. Tanto che, precisò un detto Cavallo, che quello che a Çifti fu arrestato per la
operazione cosiddétta “Galassia” insieme ai cosiddetti clan operanti, per
Cutolo e famiglie attigue, nella cosiddétta sibaritide; a Çifti, dice Gaudio,
era stata, a suo narrare, la cosiddétta mia suocera durante il regno della
Repubblica Sociale Italiana, e quel Cavallo, che era compatibile, per
comparaggio e bardinelle, con questa pia donna ammašcata arbrësh,
a tratti si era intrattenuto, fors’anche nei cosiddétti propri uffici, con
quella cosiddétta usufruttuaria della legge
della Lejlek, la cosiddétta “Cicogna”,
in virtù della Vergine Fedele, disse
tale Tocci, bilocato tra Castrovillari e Civita.
[vi]
Cfr. Eric Berne, La potenza virile,
in: Idem, Fare l’amore, trad.it.
Bompiani, Milano 1971.
ph. medaglia Direzione Commissariato Militare Napoli retro collezione privata V.S. Gaudio |